Vai al lettorePassa al contenuto principaleVai a piè di pagina
  • 12/06/2025
Tgs Sette, edizione dell'8 giugno 2025

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Musica
00:00Buona domenica, questo è TGS7, il nostro rotocalco settimanale, ci occupiamo di fatti delle giornate che ci siamo lasciati alle spalle e approfittiamo anche di spunti.
00:27Uno di questi è una marina di libri, la rassegna dedicata alle pubblicazioni più recenti che ci dà la possibilità di avere ospiti che altrimenti durante l'anno non sarebbe facile incontrare.
00:42Ne approfittiamo per stare nell'attualità, per approfondire alcuni argomenti che ci riguardano da vicino, nelle ultime settimane non sono mancate le retate contro la mafia, non sono mancate le polemiche sull'antimafia.
00:56E allora noi proviamo ad approfondire questo argomento con un magistrato alla guida di una procura che ha un blasone, se non fosse altro che per essere stata guidata da Paolo Borsellino.
01:08E saluto qui in studio Fernando Asaro, procuratore della Repubblica a Marsala.
01:13Ben trovato.
01:14Grazie, grazie a voi.
01:15E allora, partiamo un po' da lontano per avvicinarci.
01:21C'era un tempo in cui la letteratura ci parlava delle cosiddette province babbe, dove non succedeva nulla sotto nessun punto di vista, anche dal punto di vista della criminalità.
01:32E invece non possiamo dire così del trapanese, non certo del comprensorio di cui lei si occupa?
01:37Assolutamente no, la provincia di Trapani, che comprende naturalmente il circondario di Marsala, è una realtà particolarmente con caratteristiche anche di particolare complessità criminale di vario genere,
01:53comprese evidentemente la criminalità organizzata di tipo mafioso, Castelvetrano, Campobello, di Mazzara e la stessa Mazzara del Vallo, sono le realtà che riconducono da ultimo alla latitanza e alla cattura di Matteo Messina Denaro.
02:11Quindi certamente non possiamo dire che la provincia di Trapani e Marsala in particolare assuma questa caratteristica letteraria, ma non corrispondente a quella che è la realtà che viviamo ogni giorno nel nostro servizio alla giustizia.
02:29Senta, procuratore, le chiedo, intanto c'è coordinamento fra le procure?
02:34Nella fase finale della latitanza di Matteo Messina Denaro era abbastanza evidente che si muovesse in quel territorio.
02:41Dobbiamo supporre che ci fosse una comunicazione fra le due procure, fra Palermo, la direzione sessuale antimafia e la vostra procura?
02:48Ma io posso dire che sono arrivato all'indomani della cattura di Matteo Messina Denaro, il 17 gennaio del 2023.
02:57E sin da subito, con la distrettuale coordinata e diretta dal collega De Lucia, si è stabilito evidentemente, e questo già era presente in epoca antecedente al mio arrivo, una stretta sinergia.
03:16Perché è così? La sinergia nasce dalle competenze che vengono stabilite dal codice di procedura penale, cioè la competenza della DDA per quanto riguarda il fenomeno mafioso,
03:30ma per quanto riguarda tutti quegli atti prodromici che possono essere eletti in un'ottica anche di direzione di distretto dell'antimafia,
03:41il nostro dovere delle procure ordinarie è quello di comunicare e segnalare eventuali informazioni in tal senso.
03:50Se volessimo poi fare un'analisi ex post, cioè successiva a quanto accaduto, ne viene fuori un reticolato di connivenze che veramente lascia di stucco?
04:00Non c'è giorno che non si scoprano delle novità anche sull'humus su cui si è fondata questa latitanza negli ultimi anni di fatto a casa sua, per così dire.
04:11Questo è un segnale che riguarda il territorio, no?
04:13È un segnale per quanto ci riguarda e per quanto riguarda i fatti di nostra competenza della Procura Ordinaria di Marsala,
04:20che riguarda e caratterizza un territorio al di là e oltre quelle che sono le vicende a cui lei ha fatto riferimento,
04:28di competenza della DDA, ma che possiamo riscontrare quotidianamente perché la realtà della nostra attività
04:38è caratterizzata dall'assenza di testimonianze, dall'assenza di denunzie per i fatti che riguardano la criminalità economica,
04:48i fatti di competenza nostra, i reati contro la pubblica amministrazione, i reati ambientali.
04:54Cioè vi è un'assenza di intervento da parte della società civile che possa sostenere, anzi stimolare,
05:03delle attività di indagini, sempre in nostra competenza sul territorio.
05:07Quindi stiamo riscontrando già da anni una diffusa omertà di questo territorio,
05:14che poi ha delle punte, delle situazioni caratteristiche che si evidenziano, per esempio, non da ultimo,
05:22in episodi come i reati di genere, la violenza di genere, dove spesso noi arriviamo quando il fatto è avvenuto,
05:31quando è avvenuto l'omicidio, quando è avvenuto un determinato atto di violenza,
05:38mentre in realtà poi scopriamo che certi segnali e certe situazioni potevano essere previste
05:44o potevano essere anticipate con interventi in prevenzione.
05:50Per esempio, nessun sentore di quanto è accaduto venerdì scorso l'omicidio, suicidio, in centro,
05:56in pieno centro, insomma, marito e moglie morti, la donna uccisa dal coniuge, nessun sentore?
06:01Allo stato delle indagini nessun sentore.
06:03Noi siamo intervenuti solo dopo che abbiamo appreso di questo grave episodio di omicidio e poi suicidio dell'autore,
06:15di quello che sembrerebbe essere il presunto autore dell'omicidio, soltanto a fatti avvenuti.
06:22Nessun segnale che potesse ricondurre a questa litigiosità o a queste situazioni all'interno della famiglia.
06:30Senta, mi viene anche da chiederle, a dare uno sguardo a quello che si vede attorno a Marsala,
06:35un territorio stupendo, splendido, con tante novità anche sul piano dell'accoglienza turistica,
06:42il kite surf è diventato una grande realtà, per esempio, no?
06:46Si ha l'idea di una vivacità economica e questo potrebbe portare con sé non solo un approccio positivo a quanto accade,
06:54ma anche il dubbio che possano anche esserci i gangli dell'organizzazione mafiosa dietro queste attività?
07:02Ma questo non è riscontrabile allo Stato e più che altro noi operiamo sempre in quella che è l'attività ordinaria e non distrettuale.
07:17Però l'attività e la vivacità di queste realtà, di Marsala, di Mazzara del Vallo, la vivacità,
07:23che è anche una vivacità culturale di queste realtà, a volte porta anche a dei profili che possono essere di conflittualità
07:34all'interno di quella che è la movida, diciamo, di questa realtà.
07:39Per esempio, lo abbiamo raccontato ripetutamente negli ultimi anni, anche bande di giovani che si muovono in queste due città,
07:45che pur nel loro sviluppo, nella bellezza, hanno questi aspetti che le fanno sembrare un po' grandi città,
07:51un po' come accade a Palermo, questo si nota, si percepisce?
07:54Questo si percepisce, spesso avvengono nelle zone centrali, non tanto nelle periferie di Marsala o Mazzara del Vallo
08:04o delle realtà di nostra competenza, ma avvengono nelle zone centrali e spesso il fine settimana.
08:11Tant'è che ci sono interventi in prevenzione da parte della Prefettura di Trapani,
08:15che è molto attenta a questo fenomeno, a queste dinamiche di movida che determinano queste situazioni di violenza
08:28che possono verificarsi e la Prefettura è molto presente, perché è presente anche con un comitato per l'ordine della sicurezza itinerante
08:37che raccoglie in ogni realtà, siamo stati a Marsala, a Mazzara del Vallo, al Castelvetrano, a Campobello,
08:47proprio per raccogliere quelle che sono le esigenze sotto questo profilo.
08:52Senta, procuratore, lei ha girato attraverso diverse procure, insomma, il suo lavoro ormai pressoché trentennale, se ricordo bene.
09:0133.
09:0233, ecco, per essere precisi.
09:03A proposito di antimafia, abbiamo assistito a diverse polemiche nelle ultime settimane, attorno al 23 maggio,
09:10insomma, c'è stato un fiorire di liti a distanza fra portatori di un'antimafia, alla fine, se vogliamo, spontanea,
09:17quella dei familiari, delle vittime, delle stragi e poi tutto ciò che ruota attorno.
09:23Lei che idea si è fatto dell'antimafia di oggi, al 2025?
09:27Ma i movimenti dell'antimafia che nascono già poco prima degli anni 90, del 92, delle famigerate 92.
09:40Beh sì, possiamo datarli attorno all'omicidio la torre forse.
09:44Esatto, sono interventi di cui abbiamo preso parte da palermitano, da siciliano,
09:51proprio perché ispirati a quella necessità anche a livello culturale, a livello sociale,
09:59di voltare pagina, di non essere indifferenti rispetto a un fenomeno
10:03che in quegli anni era di vera e propria guerra civile, negli anni 80.
10:08Assolutamente.
10:10E quindi la partenza, l'input che ha determinato questa rivolta verso l'indifferenza
10:17o il girarsi dall'altro lato che spesso avveniva in ogni ambiente siciliano
10:24ha dato impulso a questo fenomeno associativo.
10:28Poi, come ogni fenomeno della nostra realtà, in tal unicasi, ed è stato dimostrato,
10:38lei ha portato all'esperienza, faceva il riferimento alle mie precedenti esperienze,
10:42in tal unicasi, sono stato nella realtà alla procura di Gela,
10:46in tal unicasi ci sono state delle deviazioni da quello che è il percorso di un associazionismo
10:52e di un intervento come quello che ha ispirato il movimento antimafia in generale,
11:00studentesco, degli anni 80.
11:02A un certo punto finisce lo spontaneismo e subentrano interessi di vario tipo,
11:07è questo quello che succede?
11:09Interessi o anche, può capitare, ma non sempre, non va generalizzato,
11:13può capitare che accanto agli interessi, gli interessi che sono gli interessi personali
11:19prevalgano su quello che è l'interesse pubblico generale di intervento
11:24da parte delle, di talune, di talune associazioni antimafia,
11:29e quindi è quello che purtroppo abbiamo riscontrato anche nella realtà di Gela.
11:35Per esempio, sì.
11:37Senta un po', ma in generale che cosa gliene sembra dell'antimafia di oggi?
11:41La vede indebolita, la vede fragile, la vede distante dai fenomeni che l'hanno di fatto ispirata?
11:49Guardi, io mi sono formato in anni, dal punto di vista non solo dell'impegno e del servizio
11:59in magistratura, ma dell'impegno sociale, in anni in cui l'antimafia era quella appunto spontanea
12:09e come riferimento penso sempre ai genitori di Rosario Livatino.
12:15I genitori di Rosario Livatino hanno visto trucidato il proprio figlio a 37 anni, giovane,
12:23loro unico figlio, e hanno vissuto il loro impegno, il loro dolore nel silenzio, nel dolore,
12:30salvo quando incontrarono Giovanni Paolo II qualche attimo prima, nel maggio del 1993,
12:41alla Valle dei Templi e ispirarono quella famosa invettiva, quel famoso intervento di Giovanni Paolo II.
12:46Proprio la madre di Livatino gli disse, me lo hanno ammazzato.
12:49Stando in silenzio, incontrandosi con il Papa, stando in silenzio, me lo hanno ammazzato,
12:58lo disse il padre a Giovanni Paolo II e da lì Giovanni Paolo II ha cambiato.
13:02Questa è un'antimafia concreta che ha determinato addirittura un intervento del Papa, della Chiesa,
13:12e da quel momento in poi l'antimafia è entrata nel nostro DNA.
13:19Le faccio un'ultima domanda. Sul suo tavolo qual è il fascicolo più importante,
13:24se vogliamo parlare di questioni generali che riguardano quel territorio?
13:29Noi abbiamo una realtà dove i profili di pubblica amministrazione, criminalità economica,
13:38criminalità economica significano non solo i reati fallimentari, quindi bancarotte e altro,
13:46ma soprattutto le violazioni finanziarie, quelle che sono le evasioni, che noi proviamo ad intervenire.
13:56E in questa realtà, nella nostra realtà, l'intervento della Procura serve anche a recuperare
14:02somme di denaro in favore dello Stato, magari evase da soggetti che possono essere imprenditori
14:11o altri commercianti, altre attività, ed è un'attività su cui noi svolgiamo molto il nostro intervento
14:22e il nostro servizio, accanto a quelli che possono essere i reati ambientali in una realtà,
14:27come diceva lei, il circondario di Marsala comprende delle realtà, compreso anche il parco archeologico
14:34di Selinunte, particolarmente significative, l'isola di Pantelleria, particolarmente significative
14:40che vanno tutelate.
14:42Quindi la questione ambientale è un tema?
14:45E' un tema, ed è il tema di cui noi ci dobbiamo occupare e ci occupiamo come Procura ordinaria
14:52anche e soprattutto per le dinamiche che possono esserci di cattiva, fra virgolette, vigilanza
15:01e dal punto di vista dell'amministrazione su quelle che è la bellezza di un territorio
15:06come quello di Marsala e d'Inchiudio.
15:07Chiudo con una piccola sollecitazione.
15:09C'è da parte della comunità il riconoscersi nella giustizia, mi parlava poc'anzi di omertà,
15:18c'è anche una questione di tempi della giustizia e di solito questo può anche allontanare
15:22la gente, la gente non si fida perché comunque i processi sono lunghi, denunciare talvolta
15:28non serve, questo è un tema che riguarda tutti, le chiedo se questo accade anche da voi.
15:33Devo parlare, ma non per parlare della propria attività, che è la realtà, l'autorità giudiziaria
15:41di Marsala, sia procura, sia tribunale, è una delle più virtuose, non certo da quando
15:47ci sono io, ma anche prima, nel senso che noi abbiamo un tempo medio di indagini preliminari
15:53che significa il momento in cui si scrive una notizia di reato, al momento in cui si definisce
15:59il procedimento nella fase delle indagini preliminari, un tempo medio di indagini preliminari
16:04che è pari a circa sei mesi, nel senso che entro sei mesi noi definiamo il procedimento
16:11con l'esercizio dell'azione penale o con una richiesta di archiviazione e i tempi del
16:16tribunale sono particolarmente ridotti e sono anche riportati in quelle che sono sia per quanto
16:24riguarda la procura e sia per quanto riguarda il tribunale, sono riconosciuti anche a livello
16:30centrale.
16:31Lo attribuisce a capacità e produttività del personale interno?
16:34Avete il personale sufficiente?
16:36Assolutamente sì, no, non è sufficiente, tant'è che abbiamo chiesto più volte l'aumento
16:44al Ministero della Giustizia, l'aumento della pianta organica del personale amministrativo
16:49ma della stessa magistratura e questo non deve far pensare, è lo sforzo di chi come
16:55personale amministrativo, come magistrati, come chi mi ha preceduto ha organizzato l'ufficio
17:00della procura da un lato o il tribunale dall'altro lato per quanto riguarda la presidenza
17:07del tribunale di Marsala, l'ha organizzato in maniera tale che nonostante la grave carenza
17:13di risorse e gli incombenti che aumentano sempre di più per le procure dal punto di
17:19vista giudiziario, da ultimo la introduzione di 14 nuovi reati, gli incombenti sempre a
17:27costo zero.
17:28Come farete a studiare tutte queste nuove norme?
17:30Soprattutto le dobbiamo studiare nell'emergenza, ogni giorno apriamo il codice di procedura penale
17:37o il codice penale con delle novità e quindi non c'è una stabilità, anche questa è una
17:42mancata risposta perché non vi è una stabilità in quello che è l'esercizio delle nostre
17:48attività visto che i cambiamenti sono frequenti e spesso dettati da fattori emergenziali e
17:55non da una visione ad ampio raggio.
17:57Vi vincola il nome di Paolo Borsellino, vi dà una responsabilità in più?
18:02Assolutamente sì, c'è il nome di Paolo Borsellino, c'è quello di Cesare Terranova che nel 71
18:08è stato procuratore della Repubblica Marsala, i due Cesare Terranova e Paolo Borsellino noi
18:14li vogliamo ricordare perché all'ingresso della Procura della Repubblica, della stanza
18:20negli uffici della Procura ci sono due frasi che ci sono state donate, quella di Paolo Borsellino
18:28dai figli di Paolo Borsellino, da Manfredi Borsellino e l'altra è una frase di Cesare
18:36Terranova che rappresentano l'impegno e il servizio e soprattutto quello che noi oggi percorriamo
18:42grazie a loro, cioè questa autostrada che prima era una stradina, un viottolo di campione
18:50campagna, buio, angusto e che loro, Cesare Terranova e Paolo Borsellino che è rimasto
18:56molti più anni come procuratore, hanno aperto e hanno realizzato e quindi se i risultati
19:02di oggi della Procura di Marsala sono quelli che abbiamo appena detti, lo si deve anche
19:07a chi come Paolo Borsellino e Cesare Terranova hanno costruito questa autostrada della legalità
19:13a Marsala che spetta a noi, abbiamo il dovere di fare adeguata manutenzione.
19:18Grazie procuratore.
19:19Grazie a lei.
19:20Buon lavoro.
19:21Grazie.
19:22Ci fermiamo, fra poco un altro ospite in studio.
19:27Giornale di Sicilia Media Group, l'informazione 24 ore non stop.
19:32Giornale di Sicilia, gps.it, tgs, rgs, ci facciamo in quattro per dirvi tutto.
19:39E allora c'è stata una staffetta in studio, ci ha lasciato il procuratore Asaro ed è arrivato
19:47un giornalista e scrittore sicilianissimo ma che da tempo lavora per Mediaset, lo abbiamo
19:53qui in Sicilia anche lui grazie ad una marina di libri, sentiremo perché.
19:57Saluto in studio con noi Carmelo Sardo, benvenuto.
20:00Grazie, grazie per l'invito.
20:02Grazie.
20:02Anche un piccolo inizio qui dalle nostre parti, no?
20:05Un, chiamiamolo piccolo.
20:06Eh beh, infatti.
20:07Io ho cominciato nell'ormai sepolto dicembre del 1983 pubblicando il mio primo articolo
20:14in assoluto con il Giornale di Sicilia, di lì a poco avrei cominciato a fare anche qualche
20:19servizio a tuo Giornale di Sicilia.
20:22Anche per noi.
20:23E allora, un grande piacere averti, una bellissima carriera da cronista, appassionato di mafia,
20:31narratore di mafia e anche romanziere.
20:35Parliamo oggi del tuo romanzo, ma non prima di averti posto una domanda.
20:41Questa rassegna, con non poco coraggio, ha aperto i battenti in questo 2025, sottoponendo
20:49al suo pubblico una ricerca che ci dice di fatto che la nostra è una regione di scrittori,
20:54e viva Dio, non da adesso, ma di modesti lettori.
21:00Che pensi di questo?
21:01La notizia è uscita proprio nei giorni scorsi ed ha alimentato un dibattito proprio sul
21:07tema che hai sollecitato tu.
21:10E' una cosa veramente triste, diciamo che è un dato nazionale, si legge sempre meno
21:14e potenzialmente si tende a scrivere sempre più.
21:18Recentemente ho partecipato a un dibattito in cui l'argomento che stava fiorando era esattamente
21:23questo.
21:24Alcuni editori si lamentavano del fatto che molti puntano a pubblicare un libro senza
21:31che leggano nulla.
21:33Io mi freggio di far parte di quella categoria che invece divora i libri e pensa che voi donne
21:39rispetto a noi uomini, per ogni uomo che legge ce ne sono sette di donne che leggono.
21:44Purtroppo la Sicilia sforna scrittori, sforna gente che pubblica libri, ma sono sempre meno
21:52quelli che purtroppo, ahimè, la regione.
21:54Infatti, pensiamo alla regione che assieme ad altre due piccole regioni fa peggio, la Basilicata
21:59e il Molise.
22:00Vabbè, insomma, veniamo a quanto ho scritto da te.
22:03Il tuo ultimo libro è Le notti senza memoria.
22:06E' un romanzo, è una storia d'amore, ma non una storia d'amore così che tu dici il
22:10foglietton, no.
22:11E porta con sé anche un carico di mistero e un sentimento che folgora il protagonista
22:19fino a dover scoprire una verità che neanche si aspetta, anzi per niente.
22:24Un po' così, no, che si articola.
22:27Io sostengo che per scrivere e affrontare una storia di questo tipo che metta a nudo ciascuno
22:32di noi con le proprie follie, con le proprie fobie, le ossessioni amorose, anche di natura
22:38erotica, credo che bisognasse giungere non solo a una certa età, ma accumulare un certo
22:44tipo di esperienza, perché se guardo indietro, io credo che a 40 anni non avrei potuto scriverlo.
22:49Non c'è dubbio.
22:49Dovevo accumulare quell'esperienza che mi ha permesso di dire, sapete che c'è questo
22:55diario di bordo che io tenevo in qualche modo nel mio cassetto, proviamo a diffonderlo,
23:00proviamo a dargli un'anima sotto forma di romanzo.
23:03Costruiamo due personaggi, un uomo e una donna, lui che sogna di amare una donna che
23:09non esiste nella realtà, poi un bel giorno si convince che effettivamente quella giovane
23:14donna...
23:14È una specie di fantasma che si porta dietro, per buona parte della vita.
23:18Guarda Marina, una delle cose che mi ha fatto più piacere tra i miei lettori che mi è stato
23:23detto, è che molti si sono ritrovati, donne che si sono ritrovati nel personaggio maschile
23:31in Carlo e addirittura, ai tempi dei social ti raggiunge facilmente chiunque, mi hanno
23:36scritto, persone che non conosco, di aver letto il romanzo, una donna mi ha scritto, dopo
23:40aver letto il suo libro ho capito molto di me, non mi serve più andare dalla psicologa,
23:45giuro ce l'ho qui dietro con me nel telefonino.
23:47In realtà sei reduce anche da ottimi successi, hai inanellato un successo dietro l'altro,
23:53quindi hai un tuo pubblico che ti segue ormai da almeno tre romanzi, è così?
23:58La cosa più sorprendente è che io non immaginavo che un giorno avrei potuto scrivere un romanzo
24:05che mi distaccasse completamente dalla mia formazione, che come hai detto tu bene all'inizio
24:11è quella di un romanziere quasi saggista, a me piace raccontare le storie vere sotto forma
24:17di romanzo, ho scritto la vera storia di Livatino e dei suoi assassini.
24:23A proposito di impegno civile se ne parlava poc'anzi con Asaro.
24:26Esatto, quindi staccarsi e sganciarsi da quel tipo di filone è stato per me un mettermi
24:34alla prova, come si dice terra terra, che ha avuto un grande riscontro soprattutto tra
24:39quei lettori che già mi conoscevano per il mio passato di scrittore di fatti di cronaca,
24:45di fatti di mafia, di redenzione.
24:47Dimentichiamo che tu sei di Porto Empedocle, la città vigata di Camilleri, quest'anno
24:53Marina di Libri è proprio dedicata al centenario della sua nascita, si porta addosso forse
24:59anche un po' un fardello quando si proviene da un territorio come questo, insomma io non
25:04so se hai notato il titolo, scrittore in Sicilia malgrado tutto, ho giocato un po' anche
25:08sulla scuola di malgrado tutto, ti piace questa trovata?
25:12Sì, beh, intanto questa rivista di racalmuto malgrado tutto del caro Egidio Terrana dove
25:17collaborano molti amici, io stesso mi onoro di collaborarvi, di sciasciana memoria, questi
25:23echi che arrivano di questa ricchissima provincia, noi non abbiamo soltanto Pilandello, il tanto
25:28celebrato Pilandello.
25:29È vero, è vero, ed è per certi aspetti inspiegabili perché ce ne sono alcuni che
25:41magari non hanno la fama se non tra gli intellettuali di un certo spessore, tipo Antonio Russello,
25:47un grande scrittore di Favara, per non andare a scomodare Giuseppe Tomasi di Lampedusa che
25:53sappiamo che è comunque gravita nella provincia grigentina con Palma di Montechiaro, più
25:59che un fardello, guarda, il mio caro amico Gaetano Salatteri diceva che fino a quando
26:03fosse rimasto in vita Camilleri non bisognava attingere molto nei nostri romanzi alla sicilitudine
26:10e quindi da usare espressioni molto siciliane perché c'è il maestro.
26:14Ecco, io adesso ho sempre centellinato nei miei romanzi poche espressioni siciliane dialettali
26:19di quella zona.
26:21Però vi siete preparati bene alla successione, bisogna dire la verità, insomma, a cominciare
26:24da lui, con Macari, insomma, i vostri personaggi.
26:27Senti un po', quanto del tuo portato professionale è in queste pagine, in queste pagine ma anche
26:34in quelle di libri precedenti dove ti sei occupato anche di storie di cronaca?
26:40Alla fine c'è sempre la chiamata letteraria, no, per un giornalista?
26:44Guarda, io un giorno mi ricordo presentare uno dei miei primissimi romanzi, Vento di Tramontana,
26:48edito da Mondadori nel 2010 e mi ricordo che ci fu in questa presentazione uno che disse
26:54ma come mai proprio lei, anche lei si mette a scrivere?
26:57La mia risposta, mi lasciò un po' basito, la mia risposta fu di una semplicità disarmante,
27:01ma se non scrivo proprio io, che faccio questo di lavoro?
27:05Quindi è stato un passaggio quasi fisiologico, diciamo, passare dalla...
27:10Io sono fortemente condizionato, lo dico sempre, e chi mi legge lo sa, sono sempre fortemente
27:15condizionato da una necessità di scrivere per accedere a chiunque, per mettere chiunque
27:21nelle condizioni di poter capire.
27:24Potrei saccheggiare anch'io aggettivi sofisticati, potrei scrivere che quella donna passeggiava
27:29sinforosa, ma perché la zia Peppina di Roverato, magari di Soverato, se mi va a leggere la costringa
27:35a prendere il vocabolario per andare a vedere cosa significa sinforosa?
27:38Quindi tutti i miei romanzi hanno questa peculiarità, sono fortemente condizionati dal mio modo di
27:45essere giornalista. Io ancora oggi, da caporedattore cronaca del TV5, ai miei giovani giornalisti
27:50dico sempre, provate a scrivere qualunque notizia, poi tirate sul telefono, parlate con la vostra
27:56madre, con il vostro fidanzato e verificate se lo direste in quel modo.
28:00Rendetevi intellegibili, che è una grande sfida davvero per noi giornalisti.
28:04A proposito di questo, ti sollecito, hai citato un libro importante come evento di Tramontana,
28:11è un libro che hai scritto, ascoltando Nergastolano, Giuseppe Grassonelli, ti si è occupato di stida,
28:17insomma di una mafia violentissima. Che impressione ti fa vedere Brusca, a fine pena, pronto a ricominciare
28:24con un nuovo nome, superprotetto dallo Stato, di fatto un collaboratore di giustizia,
28:29chi è stato sul campo in quegli anni, insomma, ci pensa al piccolo Di Matteo, no?
28:35Io sono molto documentato sulle cose di carcere, proprio perché i libri che hai citato mi hanno
28:42portato a conoscere le regole del carcere, il detenuto, tutta la materia di legislatura
28:49giudiziaria. A proposito del citato Brusca, per singolare coincidenza, io stavo per partire,
28:55il direttore mi ha fermato, mi ha detto scrivi tu il pezzo prima che parti, l'ho scritto io.
29:00L'equazione lì è molto semplice, l'equazione è, si dirà, lo prevede la legge, una legge
29:06che ha voluto lo stesso Giovanni Falcone. Ora, senza annegare nella retorica, oggi immaginare
29:13che il carnefice di Giovanni Falcone, arrestato nel 1996 a 200 metri da casa mia, io vivevo
29:21a San Leone di Agrigento, lui venne arrestato in via Papiglion a Cannatello, dopo appunto
29:2625 anni sostanzialmente di galera, a spizziche bocconi sia fuori, lo prevede la legge, allora
29:34dico rimettiamo mani alla legge? Probabilmente sì, probabilmente no, sappiamo l'utilizzo
29:39dei pentiti che inizialmente è stato molto importante, ma soprattutto non dirlo a spizziche
29:44bocconi o a rate se preferite.
29:46Si è giocato bene la sua partita?
29:48Ti chiedo questo, questo uomo, questo killer, questo assassino di bambini, si è giocato
29:54bene le sue carte?
29:56Guarda, il sospetto è legittimo, come dicono quelli che parlano bene, io ho il sospetto
30:00che lui abbia cavalcato l'onda del pentitismo a modo suo e chissà se con Falcone vivo avrebbe
30:10ottenuto lo stesso, adesso è totalmente libero, è scaduta la libertà vigilata, non
30:15ha più nessuna sorveglianza speciale e può fare quello che vuole.
30:19Ti chiedo adesso da capocronista, hai con te un bagaglio di esperienza enorme, come la
30:25raccontiamo noi la mafia di adesso quando lavoriamo ad un telegiornale, nel tuo caso
30:31un telegiornale nazionale che fa anche molta cronaca? Che regole ti sei dato in questi ultimi
30:36anni? Non ci sono più i capi di Cosa Nostra, non c'è più neanche Matteo Messina,
30:40Messina Denaro, la vedi anche tu residuale la mafia? Qui ci si lamentava, non occupa più
30:45i titoli di prima pagina?
30:47Non li occupa più perché non ammazza più, non spara più, non mette più bombe, i grandi
30:53cultori delle cose di mafia dicono che non è che per quanto non ammazzi più nessuno
30:58vuol dire che la mafia non esiste più, ogni semestre, tu sai perché fai il mio stesso
31:02lavoro, la DIA, la Direzione Investigativa Antimafia, produce una relazione in cui c'è
31:10ancora tutto lo scacchiere delle famiglie con nomi e cognomi, le province di Agrigento,
31:15le province di Ragusa, le province di Trapani, chi comanda, chi non comanda, come tessono
31:20le alleanze. Oggi tutti sappiamo che la mafia più importante è diventata l'andrangheta
31:25e con buona pace di chi sostiene che l'andrangheta sia un fenomeno del sud, oggi non esiste
31:31nessun dranghetista in Calabria, gli dranghetisti sono in tutte le regioni ricche d'Italia.
31:36Nei nostri servizi affrontiamo sempre il fenomeno ma io ci ragiono sempre, cerco sempre
31:42di ragionare attorno ai temi di quella che è oggi la mafia. Noi sappiamo che la mafia
31:46banalmente si è infiltrata, ha allungato i propri tentacoli come si diceva una volta e
31:52le istituzioni sono fortemente condizionate. Fino a pochi giorni fa, ancora adesso ad Agrigento
31:57c'è che è la mia città, c'è una grossa inchiesta su reti idriche, sta succedendo
32:03di tutto nell'anno di capitale della cultura.
32:05Sulle risorse come al solito insomma mettono gli occhi sempre le grandi organizzazioni.
32:10Torniamo al tuo libro per chiudere la nostra intervista, perché le notti senza memoria?
32:15Allora io devo dire la verità, questo titolo l'ho concepito dopo quasi una notte insonne,
32:19perché era uno dei pochi libri che non mi metteva nelle condizioni di trovare un titolo
32:24adeguato. Ho voluto mettere nelle condizioni il lettore o potenziale tale di poter avere
32:31un'idea di che cosa sia questo viaggio, perché è un viaggio onirico, esistenziale quasi.
32:38Quindi c'è qualcosa che richiama il titolo che riguarda la storia del protagonista.
32:45È un thriller psicologico, è anche un giallo psicologico, quindi non si può purtroppo
32:49svelare molto.
32:50È un uomo che cerca una soluzione.
32:52Brava, detta così è perfetta.
32:54Non solo cerca una soluzione, è per dare una risposta a tutti i suoi tormenti.
32:59E alla fine, dopo la seconda metà del libro, c'è una svolta clamorosa, di cui il titolo,
33:06Le notti senza memoria, che scompaginerà tutte le certezze che il lettore si era fatto
33:10fino a quel punto.
33:11Bene, davvero in bocca al lupo, un grande piacere averti avuto in studio.
33:15Piacere mio.
33:16Ti prego di rimanere con me, perché chiudiamo questa puntata presentandovi un altro libro.
33:21Questo è il mese del Pride a Palermo, si terrà poi la manifestazione più avanti.
33:28E sono stati presentati diversi libri sull'argomento.
33:33Noi vi sottoponiamo una intervista al professore Giuseppe Burgio, docente e scrittore, docente all'Università Core di Enna.
33:43Ha ripubblicato un saggio che, tra l'altro, matura proprio in Sicilia.
33:48Debutti d'amore, storie di adolescenti gay a Palermo.
33:52Lo ha intervistato Giovanni Di Marco.
33:55Io vi lascio con questa intervista.
33:57Vi do appuntamento alla prossima settimana.
33:59Ovviamente seguite sempre la nostra informazione.
34:02Carmelo Sardo, grazie di essere stato nei nostri studi.
34:04Grazie a voi.
34:05Arrivederci.
34:06Questa è una seconda edizione di un libro molto fortunato, si intitolava Mezzi maschi, che è andato esaurito e la casa editrice ha chiesto di fare una seconda edizione.
34:17Io l'ho riletto da lettore dopo tanti anni e ho visto come queste storie fossero ancora vive, genuine, efficaci,
34:27e che potessero essere racconti di adolescenti omosessuali di qualche anno fa, ma che possono dire qualcosa agli adolescenti omosessuali di oggi.
34:38Molto è cambiato, ma il lavoro di costruzione di una soggettività omosessuale a Palermo, che ha delle caratteristiche sociali specifiche,
34:52è un percorso complesso che ancora può lasciarsi ispirare da queste storie.
35:01Non puoi tenere due vite separate così, puoi a Palermo che è un buco, voglio dire, e quindi alla fine i miei compagni sospettavano, sospettavano, sospettavano,
35:10finché una volta il mio ex compagno di banco, ex mio amico, ex persona di cui ero follemente innamorato.
35:18La storia che rileggendo mi è sembrata molto intimamente dolorosa, era un ragazzo che aveva il compagno di banco,
35:28che era anche il suo migliore amico, ed era follemente innamorato di lui.
35:34Il compagno era eterosessuale e lui non aveva il coraggio di dichiararsi.
35:39Un giorno questo ragazzo va a casa del primo a studiare e cominciano a giocare, a fare la lotta,
35:45va per baciarlo, l'altro si ritrae e l'indomani lo sapeva tutta la scuola.
35:52Cioè aveva soltanto creato una trappola perché aveva bisogno di sapere se il compagno di banco fosse omosessuale o meno.
36:00Penso che questa sia una violenza estremamente intima, in un'età in cui ci si sta costruendo,
36:09non si è ancora adulti. Quindi ci sono tutte le insicurezze, il lavorare per tentativi ed errori,
36:18che da queste storie emerge con grande freschezza.
36:22Palermo è molto cambiata, è diventata molto più inclusiva, più rispettosa.
36:27C'è il Pride e quindi un adolescente che cresce oggi a Palermo ha più riferimenti culturali, sociali,
36:38adulti e omosessuali cui ispirarsi nella loro crescita rispetto alle generazioni precedenti.
36:45Non diventiamo naturalmente ciò che siamo, ci costruiamo secondo i desideri, l'immaginario,
36:53secondo i punti di riferimento culturali che abbiamo.
36:58E allora in questo senso ciascuna di queste storie è il racconto della costruzione di un piccolo capolavoro,
37:07come forse ciascun adolescente è.
37:11Quindi io tra una crisi, panico, ho lasciato la scuola, ho cambiato la scuola.

Consigliato