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  • l’altro ieri
Kata, mia piccola, sono passati due anni. Due anni senza la tua voce, senza i tuoi abbracci, senza le tue domande curiose. Due anni in cui mi sveglio ogni giorno sperando che sia finito un incubo. Ma l’incubo continua, perché tu non sei tornata”. È la lettera di Katherine Alvarez a sua figlia Kataleya, scomparsa due anni fa dall’ex hotel Astor a Firenze, una lettera stampata in grandi dimensioni e appesa, martedì pomeriggio, sul cancello d’ingresso della vecchia occupazione. “Non capisco – scrive la madre – Non riesco a capire il silenzio che ci circonda. Non capisco l’omertà, chi ha visto e non parla, chi sa e si volta dall’altra parte. Non capisco i pregiudizi, gli sguardi storti, le frasi sussurrate su questa storia. Tu sei una bambina, il resto non conta, conta solo che tu non ci sei. Conta che nessun bambino dovrebbe svanire così, nel nulla, nel cuore di una città, senza che nessuno riesca a riportarti a casa”. Nel muro dell’ex hotel, Katherine e le rappresentanti dell’associazione Penelope hanno attaccato cuori di carta rossi con tanti messaggi scritti sopra: “Questa città non deve dimenticare”, “Ogni bambino scomparso è una ferita collettiva”, “Il tuo sorriso manca ogni giorno”. Poi Katherine, parlando ai giornalisti, ha detto: “Probabilmente mia figlia è stata venduta, perché non avere niente, nemmeno una chiamata, mi fa pensare questo”. E ancora: “C’è omertà da parte delle persone che abitavano qui dentro, non so niente di mia figlia. Sono passati due anni, per me è come fosse successo ieri, il ricordo di mia figlia è il mio primo pensiero ogni mattina”. Infine, in merito alle cause del possibile rapimento: “A me è stato detto che dovevo andare via dall’occupazione insieme alla mia famiglia, sono stata minacciata, ma non avevamo un posto in cui andare, forse questo è legato alla scomparsa di mia figlia”.

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Trascrizione
00:00insomma siamo qui una freccia
00:07all'inizio che mia figlia di qualche maniera è stata portata la cortina lì dentro
00:21e possibilmente sia stata venduta perché non avere traccia non avere niente
00:26insomma niente una chiamata mi fa pensare questo
00:32in questi due anni nessuno si è fatto sentire anche attraverso altri parenti o amici
00:39ha mandato dei messaggi
00:40no purtroppo no c'è anche questa umiltà da parte di tutte le persone che abitavano lì dentro
00:51anche dall'estero e quindi non abbiamo nessuna risposta mia figlia non lo so niente
00:57non so fino oggi non so nulla
00:59sì sinceramente sì perché sono due anni due anni magari per tutti e molto tempo però per
01:06me no per me come se avrebbe successo ieri e ricordo di mia figlia il mio primo pensiero
01:14mattina quindi per me non è facile nessuno e questa è la cosa più strana e che nessuno
01:20abbia visto in mente perché la telecamera quando io ho guardato ho visto che mia figlia scende
01:25alle 3 15 e dopo qualche secondo anzi un minuto scendono due uomini dell'altra nazionalità che
01:32fanno lo stesso percorso di mia figlia e loro escano nel cortile davanti dopo 10 12 minuti se non mi
01:40sbaglio quindi queste anzi ero lo so dico se magari loro hanno fatto l'estero percorso proprio
01:45quando mia figlia scende dalla scala magari hanno visto qualcosa hanno sentito qualcosa
01:50ma tu questi uomini li riconosci a una di loro lo conosco sì io questo lo ripeto al vivirente
01:56sempre ho chiesto l'attenzione su questo fatto anche sì so che dall'inizio si hanno concentrato
02:01tutte nella mia famiglia e fanno bene e lo possono fare fino a prova contraria o fino a quando volete
02:07però dobbiamo mettere l'attenzione su questo anche su altri che io sono riferita
02:11uomini di che nazionalità lei dice di altra sì erano rumeni sì anzi come ho detto una settimana
02:21o anzi due non mi ricordo bene a me proprio a me mi hanno stato detto di andare via con la mia
02:27famiglia praticamente diciamo tra virgoletta ci sono stata amminacciata no di andare via perché
02:36certamente i perubieni non volevano andare via perché non avevano un posto quindi i rumeni
02:39potevano andare in un'altra anche un'altra struttura loro facevano questo spesso quindi
02:45il problema erano erano tutti noi non solo io se no anche altri capito che non volevano
02:50lasciare l'hotel quindi quella sua stanza serviva a qualcun altro sicuramente sì sicuramente e lei
02:58pensa che questo possa essere alla causa diciamo della sparizione della piccola uno di quello che di
03:07quello che ho pensato sì

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