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  • l’altro ieri
Elettrodomestici, materassi, mobili, sanitari e scarti di lavorazioni edili. Decine di sacchi contenenti i rifiuti più disparati. E poi centinaia di metri di guaine di materiale plastico dalle quali sono stati asportati i fili di rame. Non siamo in un centro di smistamento rifiuti, ma lungo via del Poderaccio, una strada del Quartiere 4, dove a fine maggio nel vicino parco, da anni oggetto di una curata riqualificazione, è stata celebrata la festa «Argingrosso di Tutti di Più – Il Parco che non ti aspetti», una due giorni con tante proposte per i cittadini. «Argingrosso di tutti di più, non vediamo l’ora» dichiarò annunciando l'evento il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni. «C’è bisogno di entusiasmo e di estate. E di far esprimere al meglio il grande potenziale di proposte, solidarietà, sport, cultura e volontariato che caratterizza da sempre la nostra bella Comunità». A poche centinaia di metri dal «parco che non ti aspetti» l'entusiasmo viene cancellato dal degrado. Le immagini sono inequivocabili. A testimoniare che la situazione non è una novità ci sono le riprese aeree di Google maps che mostrano le colline di immondizia e se si percorrono le strade circostanti le ditte presenti, più che aziende private, sembrano dei bunker: fili spinati, telecamere di videosorveglianza, cani da guardia e minacciosi cartelli che avvisano eventuali malintenzionati a non entrare. Non sembra nemmeno di essere a Firenze.

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