A Roma, Angelo, un autista di NCC specializzato nel portare a casa adolescenti ubriachi, viene contattato dalla sorella che vive a Palermo, che gli chiede di occuparsi dei loro genitori anziani.
Angelo e i genitori non hanno più alcun rapporto da anni, ma egli decide di accettare l'incarico propostogli dalla sorella, anche se rifiutato in un primo momento, perché costretto ad attendere un mese per la riparazione della sua macchina, necessaria per il suo lavoro. Nei mesi precedenti i genitori hanno iniziato a frequentare abitualmente uno psicologo, consigliato loro dal medico nella speranza di curare i primi segni di depressione che iniziano a manifestarsi nei due. È proprio lo psicologo a consigliare alla figlia Anna di contattare il fratello, sia per poterle permettere di andare in vacanza sia per cercare di riallacciare i rapporti tra Angelo e i genitori.
Angelo intanto giunge a Palermo e Anna parte, lasciando i genitori nelle mani del fratello, che si mostra sin da subito ostile nei loro confronti. Nonostante ciò continua ad accompagnarli dal medico e dallo psicologo, ma allo stesso tempo cerca di rendere pessima la vita dei due per vendicarsi di tutti i torti subiti da loro durante l'infanzia.
Durante la sua permanenza priva il padre della possibilità di mangiare i suoi cibi preferiti e bere il tanto amato vino, sebbene il medico lo avesse trovato in ottime condizioni di salute fisica e in grado di consumare qualunque tipo di alimento; costringe la madre, affetta da osteoporosi, a salire a piedi le scale del loro palazzo anziché usare l'ascensore.
Angelo conosce nei giorni seguenti la sostituta del medico di famiglia dei genitori, la dottoressa Marta Pedrotta. La donna sembra interessata ad Angelo perché lo crede sensibile e premuroso nei confronti dei genitori, dato che egli chiede spesso se essi potrebbero avere ictus, infarto o un'ischemia da un momento all'altro, malattie che Angelo in realtà spera che possano venire ai genitori nel tentativo di liberarsene. Egli conosce il figlio della dottoressa, Gabriele, ed una sera, durante un turno di lavoro in ospedale, Marta chiede ad Angelo di riaccompagnarlo a casa ed egli non soltanto lo porta a mangiare cibi proibitigli dai genitori perché obeso, ma gli permette anche di guidare la macchina della madre.