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  • 04/06/2025
C'è stato un tempo in cui le acque del lago Maggiore vennero solcate dalle bandiere nere dei pirati. Assalti, saccheggi e bottini nascosti. Tutto ciò fu all’ordine del giorno nel Verbano, almeno tra Trecento e Quattrocento. Colpa dei fratelli Mazzardi, detti «Mazzarditi», cinque fratelli che con le loro incursioni terrorizzarono il territorio arrivando a sottrarre il potere perfino al duca di Milano, Filippo Maria Visconti.Una storia che viene riportata alla luce da Andrea Lazzari e Rodolfo Gusmeroli, autori di «Vergante Bona alla scoperta!». Una docuserie che racconta le storie e le leggende del lago Maggiore in 12 episodi, in uscita ogni mercoledì alle ore 15. E nella quinta puntata si indaga proprio la vicenda di quei pirati che, un tempo, dominarono le coste lacustri dal loro quartier generale: i castelli di Cannero che ancora oggi affiorano dalle acque. La docuserie è prodotta da Chaawpi, brand della casa di produzione Waamoz, con sede a Lesa (Novara). La puntata è disponibile sul canale YouTube di Chaawpi, dove l’esploratore Vergante Bona (interpretato da Rodolfo Gusmeroli) si avventura tra castelli abbandonati, atti di processi quattrocenteschi e tesori ancora da trovare.

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Trascrizione
00:00la vicenda dei mazzarditi. Immaginate una banda bassotti, cinque fratelli di sangue,
00:06nonché pirati sanguinari, che saccheggiano e depradano la nostra topolinea, il Verbano,
00:13proprio da quei castelli. E per non omettere il nome di questi feroci pirati, sappiate
00:22che i cinque fratelli si chiamavano Simonello, Petrolo, Beltramino, Giovanolo e infine il
00:29più cattivo di tutti, il Carmagnola. Come sempre la pirateria è legata a un vuoto
00:36di potere. Se pensiamo alla vicenda dei fratelli mazzardi, si collocano proprio in un momento
00:45in cui c'è un vuoto di potere. Il Duca di Milano è minorenne, quindi non è ben chiaro
00:50chi deve governare. Loro in qualche modo ne approfittano per affermare un loro dominio
00:57all'interno, peraltro, di una società molto divisa per bande. Non dimentichiamoci che era
01:03ancora il periodo in cui i Guelfi e i Ghibellini si scontravano. Prendere le parti dell'uno
01:08dell'altro può fare la fortuna o la sfortuna di qualcuno.
01:14Apriamo una piccola parentesi. Per distinguere se un territorio fosse schierato con i Guelfi
01:19piuttosto che con i Ghibellini bisogna far caso ai merletti delle loro torri. Un merletto
01:25squadrato o papale indicava un dominio Guelfo, mentre un merletto a coda di rondine o imperiale
01:32un dominio Ghibellino.
01:33Nel 1403 occupano il palazzo del pretore di Cannobio. Palazzo Parasi era sotto la giurisdizione
01:49del pretore Mandelli, di parte Guelfa. I mazzardi decimano le guardie alle porte del palazzo,
01:56incorrono verso la torre dove trovano il pretore. Questo si rifiuta di sottostare ai mazzarditi
02:05che decidono quindi di defenestrarlo. Lasciando cadere Mandelli verso morte certa non ci sarebbe
02:15stato più nessuno in grado di fermarli.

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