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Teramo, undici cittadini stranieri, da anni residenti nel Comune di Teramo, hanno ricevuto ufficialmente la cittadinanza italiana durante una cerimonia istituzionale svoltasi presso l’Ufficio Anagrafe di Piazzale San Francesco.
Teramo si conferma così una città delle culture, aperta al dialogo e alla convivenza, capace di accogliere e valorizzare le diversità come risorsa per il futuro.
La cerimonia si inserisce in un contesto cittadino sempre più caratterizzato dalla pluralità culturale. I dati più recenti sulla presenza straniera a Teramo confermano infatti una realtà in continua evoluzione. La comunità più numerosa è quella romena, con 1.131 residenti, seguita da quella marocchina (849), senegalese (614), nigeriana (581), cinese (559), albanese (556), ucraina (454), macedone (415) e polacca (392).
A consegnare i decreti di cittadinanza il sindaco Gianguido D’Alberto, affiancato dall’assessore all’anagrafe, dal presidente del consiglio comunale, dalla dirigente Adele Ferretti e dal funzionario Valerio Pirocchi. Un momento solenne e carico di significato, che ha sottolineato il valore dell’inclusione e della cittadinanza attiva.

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00:00Viva l'Italia!
00:30Viva l'Italia!
01:00Viva l'Italia!
01:30Siamo pronti alla morte, siamo pronti alla morte, l'Italia abbiamo finito!
02:00Tutto il Consiglio Comunale di Teramo e quindi la massima sede rappresentativa della città, l'assessore all'anagrafia, quindi allo Stato civile, a tutti i servizi democratici, alla cura ovviamente dello Stato, di ciascuna persona che vive all'interno della nostra comunità, l'assessore Pina Ciamariconi e la struttura,
02:30abbiamo voluto celebrare quest'anno in modo più ufficiale questo momento e soprattutto come un momento collettivo perché il riconoscimento, il conferimento di una cittadinanza non è un fatto individuale, non è soltanto un momento che conclude, un percorso individuale di integrazione sostanziale,
03:00di noi singolo, insieme, ma di tutta la collettività che oggi idealmente e formalmente abbraccia anche dei nuovi cittadini.
03:11Il che non significa che il percorso che vi ha portato fino adesso non vi ha visto già vivere nella pienezza ovviamente il rapporto con la comunità Teramo, perché oggi il passaggio formale si concretizza a seguito di quelli che sono i tempi che oggi prevede la legge e questo percorso, ma in realtà la cittadinanza sostanziale, cioè l'appartenenza ad una comunità, il fatto di vivere all'interno di una comunità con un senso di identità, di legare con l'altro,
03:41cominciare dai nostri bambini piccoli, all'interno ovviamente delle scuole l'avete già vissuto, lo avete fatto ogni giorno, quindi oggi si consacra questo momento ma ricordate tutto quello che avete già vissuto e tutto quello che la nostra comunità ha vissuto nell'avervi incontrato, quindi oggi è un passaggio formale comunque molto importante e la cittadinanza come dicevo prima non è soltanto un pezzo di carta,
04:08che pure conferiremo così come la nostra Costituzione che abbraccia tutti, cittadini e persone, perché mette la persona al centro di tutto, prima ancora dell'essere cittadini, prima ancora dell'essere cittadini.
04:23E' appunto un momento non solo formale ma di appartenenza, di riconoscimento di una identità che non cancella le identità precedenti, anzi arricchisce l'identità di ciascuno di voi ma di ciascuno di noi,
04:42arricchisce lo scambio culturale, arricchisce l'appartenenza comune ad un destino collettivo che appartiene alla persona in quanto tale.
04:51E oggi ecco per questo è un momento di festa, è un momento di celebrazione, la cittadinanza italiana legata anche, non dimentichiamolo, alla cittadinanza europea,
05:01perché viviamo ovviamente all'interno di quella che deve essere la nostra patria oggi, la patria europea, in un momento in cui abbiamo tanti conflitti nel mondo e purtroppo anche in Europa,
05:13dobbiamo sentirci tutti parte di uno stesso destino. Così si superano i battieri, si superano i confini anche formali e si costruisce un percorso e una comunità soprattutto di pace,
05:25come quella che stiamo costruendo ogni giorno a Teramo, perché ciò che conta non è soltanto l'accoglienza, quello che conta è l'integrazione,
05:39superare la pur necessaria fase dell'accoglienza e andare adesso l'integrazione che deve essere sempre più solida, sempre più forte, sempre più veloce, ma che è fatta di persone.
05:51E oggi voi, con la vostra presenza qui, lo state dimostrando. Grazie con tutto il cuore.
06:00Sindaco, sono 4.338 gli stranieri residenti nel comune di Teramo. Le comunità più importanti, più affollati, sono rumeni e nigeriane.
06:11Oggi qui 11 famiglie hanno ricevuto, 11 persone, la cittadinanza.
06:16Sì, abbiamo visto anche la provenienza che è molto più ampia, molto più diffusa da tutti i continenti nella giornata odierna con il conferimento delle cittadinanze.
06:27Ed è un momento molto importante, perché è un momento non solo di accoglienza, perché l'accoglienza si è ovviamente avviata all'inizio di questo percorso,
06:37ma è un momento della piena, effettiva integrazione, anche formale, con riconoscimento della cittadinanza.
06:44Anche se l'integrazione viene da prima, la cittadinanza sostanziale deve essere garantita a tutti, fin dal loro ingresso all'interno del territorio.
06:53Ciò significa di poter accogliere e favorire un percorso di integrazione che deve essere serio, strutturato, consapevole,
07:01ma che deve consentire il più possibile l'integrazione, che è un arricchimento, un arricchimento non soltanto per chi oggi riceve formalmente la cittadinanza.
07:13Devo dire che l'emozione nei volti, nelle parole delle persone che oggi hanno ricevuto il conferimento è molto significativo,
07:23ma deve essere un momento di dimensione di comunità, di dimensione collettiva, perché è un'integrazione che favorisce uno scambio anche di culture
07:34e che ci fa percepire tutti, e mai come in questo momento è importante, direi fondamentale, di appartenere ad un comune destino.
07:41E quindi vivere come comunità, una comunità sempre più ricca, una comunità sempre più ampia,
07:46che poi per Teramo ci ricorda, ricorda il titolo, la definizione di città aperta al mondo che abbiamo avuto come riconoscimento Unicef diversi anni fa.
07:57E' contenta?
07:59Sì.
08:00Da quanto tempo risiede dalle nostre parti?
08:04Da 2015.
08:07Lavora qui?
08:08Sì, sì.
08:09Si è perfettamente integrata?
08:11Sì, sì.
08:12Lavoro con azienda meccanica, con commercialista d'estero.
08:20E le ha fatto piacere oggi questa cerimonia?
08:21Sì, sì, sì.
08:22Molto, molto.
08:23Teramo a tutti gli effetti cittadini italiani?
08:26Sì, sì, sì.
08:27Sono molto contenta, grazie.
08:30Lei invece è del Marocco?
08:31Sì, del Marocco.
08:32Sono uafo, sì, pedino uafo.
08:35Io da 2005 che sto qua, 20 anni.
08:38Ha una famiglia, è sposata?
08:39Sì, sì, lavoravo in fabbrica dopo fallita, ho fatto il bambino qua.
08:44Quanti figli ha?
08:46C'ho tre.
08:47Lavoro a casa?
08:48Sì, lavoro a casa.
08:49Miei figli sono nati tutti e tre qua, al centro.
08:53E come si trova a Teramo?
08:55Si vive bene qui?
08:56Io mi trovo benissimo.
08:59Meglio che dalle sue parti?
09:01E' uguale.
09:03Meglio o no?
09:04No, dice di no.
09:05No, dice di no perché?
09:06Per il nostro paese, bellissima.
09:11Noi andiamo spesso.
09:13Io lavoravo in Marocco pure, facevo sarta, sono venuta qua pure e ho fatto sarta.
09:18San Nicolò, dopo la fabbrica fallita, ho fatto i bambini.
09:23Quanti anni ha?
09:24Io, 76 è nata, 49.
09:28Il nostro paese è, come dici, il paese madre e qui è il secondo nostro paese.
09:41Allora, noi, io ho integrato qua con persone italiane, il mio marito è italiano, avevo due figli.
09:50Ma dove vi siete conosciuti con il marito?
09:55Dove vi siete conosciuti?
09:58No, no, durante il voyage di lavoro, lui è venuto in Marocco per lavoro, allora c'è un contratto di là, in Marocco,
10:08perché insieme a un'azienda viene un gruppo di italiani, allora ho conosciuto di là.
10:18Si trova veramente bene nel nostro territorio?
10:20Sì, sì, sì.
10:21Lo consiglierebbe?
10:23Sì, sì, l'Italia è un paese molto bello, Teramo è anche tranquillo, calmo,
10:29allora anche le persone, vive tranquillo e calmo.
10:38Grazie a tutti, grazie a tutti.
10:52Sono contenta di continuare a essere italiano.
10:57Abita dove?
10:58A San Nicolò.
11:01Da quanto tempo?
11:03Perché sei in Italia.
11:04Che sei a Teramo, a San Nicolò?
11:05Da Teramo, da sette anni.
11:07Come si vive a San Nicolò? Bene?
11:10Vive benissimo.
11:12Ha due figli?
11:14Sì.
11:14I nomi dei bambini, bellissimi tra l'altro?
11:17Cognome di Antonio.
11:19Quindi insomma si sente a tutti gli effetti adesso una cittadina teramana.
11:25Sì.
11:26Contenta?
11:27Sì, com'è?
11:28Suo marito invece?
11:30È italiano.
11:32È di qua?
11:33Sì, è di San Donopio.
11:34Lei lavora qui da noi oppure si occupa solo dei bambini?
11:39Lavoro in Dottor Ministro, andiamo a Giuliano.
11:43Aiuto, aiuto!
11:47Aiuto, signore!
11:52Aiuto, signore!
11:53Allora, la famiglia italiana è di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato.
12:11Grazie, Cristina.
12:16No, no, no.
12:17No, no, no.
12:18Prego.
12:19Prego.
12:19Grazie.
12:49Grazie.

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