https://www.pupia.tv - Bologna - ARRIVA MELONI E PER DOMANI SI PREPARA UNA DOPPIA PROTESTA
Bologna, 26 mag. - Domani a Bologna arriva la presidente del Consiglio, e scattano le proteste di collettivi studenteschi e centri sociali contro il decreto sicurezza. In occasione del passaggio in città di Giorgia Meloni, per l'assemblea di Confindustria e per visitare il Tecnopolo, sono infatti già in campo almeno due iniziative previste per domattina alle 11 per contestare la premier e l'operato del Governo. La prima al parco don Bosco, convocata da Osa e Cambiare rotta. "Sicuramente noi domani lanciamo un messaggio forte e chiaro- spiega Aurora di Cambiare rotta, nel corso di un sit-in oggi in Prefettura contro il decreto Sicurezza insieme a Osa e Potere al popolo- questo è il Governo più reazionario della storia della Repubblica". Tra i temi che gli studenti universitari contestano, ci sono appunto "la morsa repressiva del decreto sicurezza, il genocidio in Palestina, e il fatto che la Meloni e tutto il Governo vogliono portare avanti una guerra che però non verrà portata avanti in nostro nome", oltre a evidenziare "un mondo della formazione sotto attacco". Nel mirino il dl sicurezza, un decreto "molto pesante, che inventa tantissime fattispecie di reato, di fatto per minacciare con anni e anni di galera ogni forma di espressione del dissenso", attacca Paolo Rizzi di Potere al popolo. La mobilitazione di domani darà il via a una serie di iniziative in preparazione di una manifestazione nazionale a Roma in occasione del prossimo vertice della Nato in Italia. Una manifestazione "contro il progetto di 800 miliardi di spesa pubblica europea per il riarmo e per i diritti sociali che invece vengono tagliati perché noi sappiamo che ogni euro in più alle armi significa un euro in meno a scuole, territori, università, spesa pubblica". In questo senso, Osa ha lanciato una settimana "di agitazione in tutte le scuole contro il decreto sicurezza e contro la sua conversione in legge". Matteo di Osa ricorda che stamattina a Roma una studentessa si è incatenata davanti al liceo scientifico Cavour "e continueremo in questo modo in tutt'Italia per far sentire la voce degli studenti". In questo contesto si inserisce anche un incontro previsto per il 30 maggio sulle sospensioni al liceo Minghetti dopo l'occupazione dell'istituto e di un'aula studi dell'Università di Bologna per la quale sono arrivate 10 denunce a militanti di Cambiare rotta. L'altra manifestazione invece viene lanciata, sui propri canali social, da Labas, all'incrocio tra piazza Costituzione e via Stalingrado, non molto lontano dall'EuropAuditorium dove si svolgerà l'incontro della presidente del Consiglio con gli industriali. "La democrazia non si piega. No alla passerella di Meloni", scrivono gli attivisti. "Mentre in Parlamento si starà discutendo del decreto Sicurezza, il governo Meloni scappa dal confronto con chi in questi mesi ha fatto vivere nelle piazza l'opposizione a questo decreto legge e fug
Bologna, 26 mag. - Domani a Bologna arriva la presidente del Consiglio, e scattano le proteste di collettivi studenteschi e centri sociali contro il decreto sicurezza. In occasione del passaggio in città di Giorgia Meloni, per l'assemblea di Confindustria e per visitare il Tecnopolo, sono infatti già in campo almeno due iniziative previste per domattina alle 11 per contestare la premier e l'operato del Governo. La prima al parco don Bosco, convocata da Osa e Cambiare rotta. "Sicuramente noi domani lanciamo un messaggio forte e chiaro- spiega Aurora di Cambiare rotta, nel corso di un sit-in oggi in Prefettura contro il decreto Sicurezza insieme a Osa e Potere al popolo- questo è il Governo più reazionario della storia della Repubblica". Tra i temi che gli studenti universitari contestano, ci sono appunto "la morsa repressiva del decreto sicurezza, il genocidio in Palestina, e il fatto che la Meloni e tutto il Governo vogliono portare avanti una guerra che però non verrà portata avanti in nostro nome", oltre a evidenziare "un mondo della formazione sotto attacco". Nel mirino il dl sicurezza, un decreto "molto pesante, che inventa tantissime fattispecie di reato, di fatto per minacciare con anni e anni di galera ogni forma di espressione del dissenso", attacca Paolo Rizzi di Potere al popolo. La mobilitazione di domani darà il via a una serie di iniziative in preparazione di una manifestazione nazionale a Roma in occasione del prossimo vertice della Nato in Italia. Una manifestazione "contro il progetto di 800 miliardi di spesa pubblica europea per il riarmo e per i diritti sociali che invece vengono tagliati perché noi sappiamo che ogni euro in più alle armi significa un euro in meno a scuole, territori, università, spesa pubblica". In questo senso, Osa ha lanciato una settimana "di agitazione in tutte le scuole contro il decreto sicurezza e contro la sua conversione in legge". Matteo di Osa ricorda che stamattina a Roma una studentessa si è incatenata davanti al liceo scientifico Cavour "e continueremo in questo modo in tutt'Italia per far sentire la voce degli studenti". In questo contesto si inserisce anche un incontro previsto per il 30 maggio sulle sospensioni al liceo Minghetti dopo l'occupazione dell'istituto e di un'aula studi dell'Università di Bologna per la quale sono arrivate 10 denunce a militanti di Cambiare rotta. L'altra manifestazione invece viene lanciata, sui propri canali social, da Labas, all'incrocio tra piazza Costituzione e via Stalingrado, non molto lontano dall'EuropAuditorium dove si svolgerà l'incontro della presidente del Consiglio con gli industriali. "La democrazia non si piega. No alla passerella di Meloni", scrivono gli attivisti. "Mentre in Parlamento si starà discutendo del decreto Sicurezza, il governo Meloni scappa dal confronto con chi in questi mesi ha fatto vivere nelle piazza l'opposizione a questo decreto legge e fug
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Questo è il governo più reazionario della storia della Repubblica, però noi sappiamo che ovviamente se c'è la possibilità adesso di questo governo di fare questa morsa repressiva
00:08è perché chiaramente ci sono state delle legittimizzazioni da parte dei governi precedenti, richiamo soltanto in causa appunto il decreto Minniti o il decreto Renzi-Lupi
00:19che comunque hanno tracciato un confine o comunque un punto di inizio per tutto il discorso legato alla repressione, quindi sicuramente noi domani lanciamo un messaggio forte e chiaro
00:30e che però sappiamo essere collegato a tutte queste cose qua, quindi sappiamo non essere qualcosa di casuale ma collegato.
00:39Come Osa abbiamo lanciato a livello nazionale a partire da oggi, lunedì 26 maggio in tutta Italia, una settimana di agitazione in tutte le scuole contro il decreto sicurezza e contro la conversione in legge di quest'ultimo.
00:53La repressione serve alla guerra, la repressione che stiamo vedendo in questo momento non è casuale ma è la repressione operata e portata avanti da un governo il più reazionario di questo paese,
01:04della storia di questa repubblica in un momento in cui c'è la necessità di stringere le maglie per portare avanti un progetto di guerra esterna e di guerra interna
01:12verso gli studenti, verso le classi popolari e noi appunto dalle scuole stamattina a Roma una studentessa si è incatenata davanti al liceo scientifico Cavour
01:22e continueremo in questo modo in tutta Italia per far sentire la voce degli studenti.
01:27Inoltre domani a Bologna si recherà appunto la Premier Meloni e organizzeremo una contestazione.
01:35Oggi comincia il percorso alla Camera di conversione in legge del decreto, a inizio aprile il governo aveva fatto una forzatura
01:43interrompendo appunto la discussione parlamentare e trasformando quello che era il DDL 1660 in un decreto,
01:51quindi tagliando la discussione parlamentare e imponendo la logica della fiducia su un decreto molto pesante
01:58che inventa tantissime fattispecie di reato di fatto per minacciare con anni e anni di galera ogni forma di espressione del dissenso
02:07dalle più elementari a quelle legittimamente più forti in un momento come questo in cui veniamo trascinati dentro una spirale di guerra.
02:17Grazie.