A Roma non si arresta la lunga scia di sangue causata dagli incidenti stradali. Dall’inizio dell’anno sono già 40 le vittime, secondo i dati aggiornati della polizia locale. Si tratta di un lieve calo rispetto allo stesso periodo del 2023, quando i decessi erano stati 48, ma resta alto anche il numero complessivo degli incidenti, con 12mila sinistri registrati nei primi cinque mesi, in linea con i 14mila dell’anno precedente.
Le arterie più pericolose si confermano le grandi vie di scorrimento come via Prenestina, Cristoforo Colombo, Nomentana, Tiburtina e Cassia, con oltre 200 incidenti a testa. Seguono Aurelia, Laurentina e Salaria, dove i sinistri non sono mai scesi sotto quota 100.
Per migliorare la sicurezza, il Comune punta sulle “Zone 30” e sulle isole ambientali: otto sono già pronte o in fase di realizzazione, e il piano prevede di arrivare a 69 entro il 2030. Tuttavia, tempi lunghi e opposizioni locali complicano l’iter. Un segnale positivo arriva dalla Galleria Giovanni XXIII, dove l’installazione dei tutor ha dimezzato le infrazioni e ridotto sensibilmente il numero degli incidenti.