In un'epoca in cui si parla incessantemente di inflazione, c'è un tema che resta troppo spesso sullo sfondo: il crollo del potere d'acquisto reale dei cittadini. In questa intervista, il giornalista economico Lorenzo Raffo ci guida tra numeri, percezioni e strategie concrete per difendere il nostro reddito in tempi di alta incertezza. Dai consigli per consumare meglio alle soluzioni per investire con consapevolezza, un viaggio lucido e pratico dentro una crisi silenziosa che riguarda tutti.
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NovitàTrascrizione
00:00Buon pomeriggio amici di Moni.it, i nostri spazi di approfondimento in diretta, oggi
00:12con noi il collega Lorenzo Raffo. Buonasera, a seconda di chi ci ascolta. Esatto, di chi
00:27ci ascolta anche successivamente. Oggi faremo poi il punto con Lorenzo proprio sul potere
00:37d'acquisto, come abbiamo detto nel titolo, ma parleremo anche dei beni rifugio, che poi
00:43se vogliamo sono anche temi appunto collegati. Ecco, io partirei Lorenzo da questo, ricordo
00:50che le analisi di Lorenzo sono ritrovate anche sull'agriapremium e non solo di Moni.it. Spesso
00:57si parla di inflazione, che è una cosa ovviamente, ma è minimizzato il tema del potere d'acquisto e
01:07di come un po' lo stiamo perdendo. È così? È proprio così ed è un problema. Io sono anziano,
01:16quindi posso portare il mio contributo storico mentale di cittadino, perché evidentemente
01:22ciascuno di noi parla come cittadino. Io ricordo anni lontanissimi, parlo ancora degli anni forse
01:29inizio degli anni 90, in cui il tema del potere d'acquisto era un tema sentitissimo, perché anche
01:36allora c'era un'inflazione elevata, ancora più elevata, e si diceva non si fa nulla. Ebbene,
01:41sono passati ormai decenni e decenni e non si fa assolutamente nulla su questo fronte. Prima di
01:47tutto, in maniera molto semplice, dobbiamo spiegare cos'è il potere d'acquisto. Praticamente,
01:54in termini tecnici, il potere d'acquisto indica quanti beni si possono acquistare con una certa
02:01quantità di denaro, dato un certo livello di prezzi. E guardate che potrebbe sembrare una
02:06definizione un po' macchiavellica. Non lo è. La dichiarazione ritengo più semplice in assoluto
02:14che si possa fare e sostanzialmente fa capire come il potere d'acquisto sia legato anche all'andamento
02:21dell'inflazione, perché logicamente se l'inflazione aumenta il potere d'acquisto diminuisce e diminuisce
02:27in maniera rilevante. Allora, tu interrompimi quando vuoi, naturalmente, fammi tutte le domande
02:34che ritieni più interessanti per chi ci ascolta. Vorrei solo fare una piccola precisazione di questa.
02:39Se noi andiamo a sentire chi ci ascolta, il cittadino sulla strada, verifichiamo che il potere d'acquisto
02:49è ben peggiore di quello che ci viene raccontato con i numeri, con le formulette, perché ci sono
02:55delle formule che consentono naturalmente di calcolare il potere d'acquisto in funzione di
03:00l'andamento di alcune variabili. Perché? Perché naturalmente ciascuno avverte un sentimento,
03:08la parola forse non è corretta, ha una sensazione della capacità di spendere il proprio denaro
03:16per una certa quantità di merci che naturalmente varia in funzione di tanti fattori.
03:21Per esempio può essere quello se vive in una grande città o una piccola città, se vive in una piccola famiglia
03:27o una grande famiglia, se ha la casa propria o non ce l'ha.
03:30Quindi evidentemente ecco il perché è difficile spesso riuscire a identificare con un solo parametro
03:38come invece avviene per l'inflazione. In inflazione abbiamo un valore che bene o male vale per tutti,
03:43sia che uno sia ricco che non lo sia, che uno abbia la casa o non lo abbia, che abbia dieci automobili
03:48o abbia una sola automobili.
03:50Quindi detto questo, il sentimento sul potere di acquisto è molto labile, molto impreciso
03:58e da questo naturalmente vengono delle conseguenze che possono essere anche molto pesanti sotto il profilo sociale.
04:05Quindi proprio per questo è difficile fare una stima di quanto sia calato effettivamente questo potere di acquisto
04:16per esempio degli italiani negli ultimi anni.
04:19Sì, è vero. Leggevo proprio nelle ultime ore, la vado a ricercare perché credo che sia interessante,
04:27leggevo un sito, un'agenzia stampa che dava una notizia in merito.
04:33Ecco scusate il momento, naturalmente ho sbagliato, come sempre succede, come spesso non dovrebbe succedere,
04:42ma succede e quindi vado a ricercarla.
04:46Diceva che i dati italiani sono effettivamente molto negativi.
04:50Perché? Proprio perché naturalmente mi riferisco, non c'è nessun problema,
04:57credo a un'agenzia stampa riportata a sua volta ad Agostia, che sto ricercando in un momento di incertezza
05:08perché la notizia non la ritrovo più, come spesso succede, perché quando uno trova una cosa poi non la ritrova più.
05:16Comunque il ragionamento era che in questi ultimi anni il potere di acquisto è peggiorato molto di più,
05:26ecco l'ho ritrovato, è peggiorato molto di più di quanto non venga detto, come io accennavo precedentemente.
05:32Perché? Perché i salari reali negli ultimi cinque anni hanno perso oltre il 10% di potere di acquisto.
05:40Il 23% della popolazione avverte questo potere di acquisto come un segnale di povertà e anche questo è un altro motivo di preoccupazione,
05:50naturalmente proprio perché qualcuno che vive nel paese sperduto dell'Apennino ha una valutazione diversa da chi sta nel quartiere periferico di Milano
06:02e quindi naturalmente ha un potere di acquisto molto minore, questo va detto.
06:06Poi ci sono delle formule matematiche che portano a prendere in considerazione quello che sarà il futuro potere di acquisto,
06:18perché questo è un altro problema, noi parliamo del potere di acquisto di oggi, rapportato naturalmente all'inflazione di oggi o all'inflazione degli anni passati,
06:27ma attenzione, c'è un potere di acquisto proiettato verso il futuro e cosa ne sappiamo noi se con il nostro salario, la nostra pensione e i nostri risparmi
06:38saremo in grado fra vent'anni di mantenere il nostro potere di acquisto e quindi il nostro benessere?
06:46Non lo sappiamo, però ci sono delle formule che ci consentono di trovare una relazione, un rapporto con tutto quello che abbiamo detto
06:54e quindi di valutare la capacità di risparmio e la capacità di spesa in un'ottica di 10-20 anni.
07:08E proprio queste ricerche hanno detto che se uno dovesse acquistare fra vent'anni una casa, spendendo anche una cifra assolutamente modesta,
07:21l'importo che dovrebbe essere dedicato, se ricordo bene l'importo era di 100.000 euro, l'importo in termini di valore reale della casa scenderebbe a circa 29-30.000 euro.
07:37Quindi evidentemente si capisce come ci sia una impossibilità di tenere questo trend,
07:45il che favorisce naturalmente chi come noi vive dei propri risparmi o della propria pensione, ripeto, del proprio lavoro.
07:56Ecco, dopo magari possiamo passare che assegna anche i possibili errori che commettiamo in difesa di questo potere d'acquisto.
08:05Intanto una domanda invece dall'altro lato, cioè lo Stato può fare qualcosa per invertire questa tendenza di impoverimento?
08:15Quindi potrebbero essere attuate delle politiche che aiutino le persone a difendere questo potere d'acquisto?
08:25La risposta è triplice, dovrebbe farlo, in parte solo potrebbe farlo perché aumentare il potere d'acquisto vuol dire aumentare i salari, aumentare la spesa pubblica,
08:38quindi un problema strutturale in un paese come quello italiano.
08:42Anche se poi alcuni esempi ci sono stati di economie che hanno applicato delle scelte economiche molto coraggiose e questo ha determinato dei cambiamenti.
08:55E poi però c'è anche un altro aspetto, quello appunto che tu dicevi di che cosa si può realmente fare, di che cosa si può fare anche a livello di singolo cittadino.
09:07Quindi il quadro è talmente complesso da renderlo effettivamente di difficili soluzioni.
09:16Pensiamo a quello che è successo sul prezzo della benzina che incide notevolmente sul potere d'acquisto e le soluzioni che ci sono possono essere tante.
09:29Quello di acquistare una vettura che consumi di meno, quello di acquistare della benzina che costi di meno, quello di utilizzare il meno possibile l'automobile, quello di utilizzare i mezzi pubblici.
09:42Le soluzioni sono tante evidentemente, è inutile che io abusi dell'intelligenza di chi mi ascolta perché sono talmente scontate da non portare degli elementi di valutazione in più.
09:55Ma bisogna dirlo questo, quindi effettivamente lo Stato ha un suo ruolo ma anche il cittadino ha un suo ruolo molto importante.
10:03Lo Stato ha fatto in alcuni casi, ci sono stati alcuni paesi in cui indubbiamente, ricordo tantissimi anni fa la Nuova Zelanda in cui effettivamente lo Stato fece delle scelte strutturali molto importanti proprio per risolvere dei problemi che erano problemi molto sentiti dalla popolazione e che avrebbero voluto portare degli sconquassi sociali.
10:30Lo fece ed effettivamente gli effetti sono stati nel tempo molto interessanti.
10:36Dobbiamo anche dire che c'è un fattore che incide su tutto questo ed è la differenza di inflazione tra singole aree nel mondo.
10:47Pensiamo a quanto sta succedendo in questo momento, gli Stati Uniti che improvvisamente si ritrovano ad affrontare un'inflazione imprevista o imprevedibile poco più di un anno fa e l'Europa che invece si trova in una situazione opposta, diciamo un'inflazione che strutturalmente sta scendendo.
11:04Tutto questo comporta degli squilibri anche a livello di prezzi perché poi naturalmente sul potere di acquisto incidono anche i prezzi.
11:15Nella complessità di questo mondo non c'è una ricetta unica e quella ricetta unica se ci fosse sarebbe una ricetta veramente pesante per salvare il potere di acquisto e quindi la socialità dei paesi.
11:32Ma i margini di oggi credo che per tutti i paesi occidentali siano molto ridotti, vorrebbe dire come dicevo precedentemente aumentare la spesa pubblica, aumentare i salari dei dipendenti pubblici e di varie categorie che sono legate alla spesa pubblica.
11:55Quindi la ricetta se dicessimo, e qui concludo naturalmente non voglio cogliere altro tempo, se noi dicessimo che la ricetta è facile in maniera demagogica o in maniera politica faremmo o non faremmo un buon servizio.
12:14Questo non vuol dire che certamente qualcosa si deve fare e io mi auguro che qualcuno lo farà un giorno all'altro proprio perché il problema se si aggrava di anno in anno naturalmente porta a degli squilibri che sono economici, finanziari e sociali che possono essere anche pesanti.
12:36Questo trend in perdita del potere di acquisto va ad ondate, ci sono delle fasi magari favorite anche ad alcune crisi e ne abbiamo vissute varie, sarà solo per rimanere negli ultimi anni che in qualche modo fanno emergere delle ondate, oppure è una costante e ancora dopo l'introduzione dell'euro è un trend più marcato o è un fattore che non incide su questo?
13:07Allora, alla prima domanda rispondo che indubbiamente ci sono dei flussi che crescono e scendono in funzione di fattori economici che poi possono anche essere negativi o positivi.
13:24Alla seconda domanda, io dico sempre che è facile criticare l'euro ma se noi non avessimo l'euro che ne sapremmo? Non vuole essere assolutamente, vuole essere un ragionamento molto pacato e molto aperto alle opinioni di chiunque perché ognuno ha il diritto alle proprie opinioni e deve esprimerle, però bisogna considerare anche gli effetti e spesso non vengono considerati che una non scelta avrebbe comportato.
13:54Cosa ne sappiamo noi di cosa sarebbe successo alla nostra lira rispetto al dollaro o al franco tedesco? È possibile che in parte ce ne saremmo avvantaggiati e in parte ce ne saremmo svantaggiati, come sempre la verità sta un po' a metà.
14:24Non c'è ancora una dimostrazione che sarebbe stato giusto non fare quella scelta o che sia stato giusto fare quella scelta.
14:50Tornando alla prospettiva del singolo, quali sono gli errori comunemente messi in atto ovviamente nella speranza di fare il meglio possibile che una persona sceglie per difendere questo potere d'acquisto anche in tema di risparmio, cioè se ha senso ancora tenere i soldi tradizionalmente in banca oppure come si diceva una volta sotto il materasso?
15:20E quali sono gli investimenti più adatti a difendere il potere d'acquisto?
15:26Nell'articolo che abbiamo fatto vedere si faceva riferimento agli investimenti cosiddetti scontati.
15:31Le possibilità e i suggerimenti sarebbero naturalmente talmente numerosi da obbligarci a restare forse delle ore a chi ci ascolta collegato al video.
15:49Allora è indubbio che il primo fattore fondamentale è quello della consapevolezza del consumatore.
15:57Il consumatore deve sapere che sta spendendo quando acquista qualunque cosa acquisti e se può naturalmente gestirlo al meglio in ottica di quella che è la situazione momentanea propria, personale o dello stato in cui vive.
16:13Un altro aspetto molto importante è l'attenzione alla facile pubblicità.
16:26Io lo trovo abbastanza antipatico.
16:32Il settore automobilistico negli ultimi tempi, naturalmente con la vastità di finanziamenti che concede agli acquirenti, fa delle pubblicità.
16:44Queste pubblicità talvolta sono un po' confuse.
16:49I valori e i tassi applicati non sempre sono quelli promessi così come ci sono altre situazioni un po' particolari.
17:04Per cui è un esempio fra i tanti.
17:06Devo dire che il ruolo del consumatore in tutto questo è molto importante.
17:10E qui c'è un'altra, a mio giudizio, critica che faccio al sistema un po' in generale.
17:17Il consumatore non è sufficientemente informato, non è sufficientemente arricchito di cultura specifica e questo viene da lontano.
17:27Viene addirittura dagli anni in cui l'inflazione era elevatissima.
17:31Purtroppo la classe politica italiana non ha mai affrontato questo tema, ma non è solo un tema italiano.
17:36Solo alcuni paesi, ci tentò la Francia, ci ha tentato se non sbaglio il Belgio, alcuni paesi europei sono andati in quella direzione ma con dei risultati effettivamente molto modesti.
17:50Un altro aspetto molto importante è quello a cui già ho accennato, l'indebitamento.
17:55È una delle peggiori cause di perdita del potere di acquisto, soprattutto l'indebitamento.
18:03L'indebitamento vorrei dire a larghe mani, ormai siamo diventati degli americani tutto tondi e andiamo a indebitarci per qualsiasi cosa.
18:18Sappiamo quest'anno quanto indebitamento ci sia stato per fare turismo durante alcuni periodi della primavera.
18:28Ciascuno è riuscito a fare quello che desidera, però bisogna rendersi conto che tutto questo comporta dei costi e una perda di potere di acquisto.
18:40Se noi avessimo avuto la possibilità, con tutti e sei, di non rivolgerci a una società, a una finanziaria, probabilmente quel viaggio che abbiamo fatto,
18:53magari riducendone un po' la portata, i costi e via di seguito, sarebbe costato meno.
19:00Tutto questo va molto bene purché si sia coscienti.
19:05Non si accetti questa situazione passivamente.
19:08Si va in un negozio, si entra e non ci si rende conto dei tassi applicati, dei costi reali e dell'incidenza che ciò comporterà nel corso dei mesi.
19:20A mio giudizio è un errore grave, anche perché sappiamo quanti giovani purtroppo non vivono di un salario fisso e hanno dei salari flessibili.
19:35Sono sicuri che fra sei mesi quanto incassato a gennaio potranno garantirselo, oppure all'opposto, auguriamoci che se lo possano garantire spendere ben di più.
19:47La situazione è una situazione più complessa rispetto a quanto non si pensi, e devo dire che la gente non pensi.
19:56Le indagini condotte, uno dei paesi più attento a questo aspetto è la Francia.
20:05In Francia ci sono delle riviste dei consumatori che sono molto sensibili al tema del potere di acquisto
20:12e fanno spesso delle indagini nelle quali emerge proprio che sono delle ampie categorie di consumatori che non hanno una visione così completa del problema rispetto a quanto dovrebbero avere.
20:28Un altro consiglio da dare potrebbe essere quello di estendere naturalmente la vita utile dei prodotti, di scegliere anche l'andamento dei prezzi in funzione dell'andamento dei mercati,
20:46quindi magari anticipare o posticipare degli acquisti in funzione di quella che è l'offerta del mercato.
20:53I ragionamenti potrebbero essere molti, incisivi, importanti, ma naturalmente si parte sempre da un presupposto, la sensibilità, l'attenzione, la volontà di affrontare questi temi da parte di ciascun cittadino.
21:13Passiamo anche al tema dei beni rifugiati di cui dicevamo prima, perché c'è proprio un altro articolo uscito su money.it su quali i beni rifugiati conviene puntare nell'era Trump,
21:30si faceva riferimento a questo, e tra beni rifugio per antonomasia, che però sono diventati rischiosi, e magari altri beni rifugio a cui affacciarsi.
21:43Cominciamo da dire che gli ultimi mesi sono stati certamente dei mesi difficili perché l'epoca Trump ha cambiato tutto, nel bene e nel male,
22:01noi dobbiamo essere degli osservatori molto staccati da tutte le valutazioni faziose che magari altri hanno, però è una realtà, tutto quanto abbiamo visto negli ultimi tre mesi ha avuto un impatto rilevante.
22:18Per esempio ha tolto di fatto per gli investitori europei due asset che sono stati sempre in passato degli asset importanti, che sono quelli dei treasury, quindi dei titoli stati americani e del dollaro.
22:33Era tutto prevedibile, è vero che bene o male è una marginalità quella che ha investito in passato su treasury e su dollaro in funzione di beni rifugio, però c'era e quindi questa parte di mercato ne ha risentito pesantemente.
22:55Poi c'è un altro aspetto, quello dell'oro. L'oro è salito molto, sappiamo che è arrivato sui 3.500, oltre 3.500 e poi è ridisceso.
23:10E questo è un altro aspetto di cui tenere conto, quello della volatilità. Si dice l'oro, l'oro, l'oro. Sì, attenzione, l'oro va bene ma naturalmente con la sensibilità dell'uscire così come quella dell'entrare.
23:24Io do un consiglio, molti acquistano l'oro con degli strumenti finanziari, ETC, certificati o altri strumenti, fanno dei piani d'acquisto, vanno molto bene, poi però quando arrivano al livello più alto, abbiamo citato, i 3.500 e pochi punti sopra, restano fermi.
23:46Allora lì bisognerebbe ricominciare a fare un'operazione un po' inversa, diciamo meno pesante e fare uno smobilizzo a tappe di quanto si è investito sull'oro. E questo purtroppo non si o quasi mai si fa.
24:03Nelle ultime settimane si sono visti altri terremoti, si parla solo dell'oro, ma per esempio le obbligazioni giapponesi hanno subito variazioni pesanti e per una parte gli istituzionali la liquidità veniva collocata, quindi una specie di bene rifugio era collocata proprio sui buon cinesi.
24:28Il Treasury di Diecianni sappiamo che ha avuto degli scombustolamenti rilevanti, così come sappiamo che il mercato in queste ultime settimane di fatto si è dimenticato un po' del risk-off ed è entrato nel risk-on.
24:50Il risk-off è la non tolleranza del rischio e invece il risk-on è entrare nel rischio. Il mercato è un po' andato in questa direzione dimenticandosi forse le prudenze che erano state consigliate da molti autorevoli esponenti del mondo finanziario in funzione di quanto avrebbe potuto succedere di qui all'estate.
25:18E siamo ancora un po' in una situazione di questo tipo, non è certo che la tranquillità sia ritornata, quindi esporsi come si è visto in ultime settimane sul rischio certamente non è andare all'opposto di andare verso la direzione dei beni rifugio.
25:33Che cosa è un bene rifugio in questo momento che possiamo considerare effettivamente tale da tutti i punti di vista? Naturalmente i conti deposito, i conti correnti.
26:03All'inizio di maggio lo spread tra il collocarsi a sei mesi e il collocarsi a 60 mesi era molto modesto, anzi era contrario, andava a favore di chi investiva più corto che non di chi investiva più lungo.
26:33Questo era una situazione assolutamente logica e di natura economica, però non sempre gli investitori si rendono conto di questo e credono magari di essere più sicuri nel collocarsi a 60 mesi o a periodi più corti rispetto a quelli effettivamente corti.
26:58Quindi è un mondo nel quale bisogna muoversi sempre con grande tranquillità e con grande studio delle evoluzioni. Un altro degli errori sempre in termini di conti deposito è quello magari di puntare sulle banche che offrono le condizioni migliori in assoluto e di assumere certi rischi di cui bisogna tenere conto.
27:24E' vero che ci sono tutte le protezioni che conosciamo per i conti deposito fino a 100 mila euro, però attenzione perché se si ha un patrimonio di un certo rilievo, perché se andiamo a dividere un patrimonio fra diverse banche vuol dire che abbiamo a che fare con degli investitori più forti,
27:49insomma calcolare i rischi reali e non fidarsi troppo è consigliabile.
28:19I bond corti ce ne sono molti naturalmente quotati sul Mott, bisogna prima di tutto valutare gli aspetti fiscali perché per esempio i bond naturalmente con bancari sono tassati ad un'aliquota del 26% mentre i titoli di Stato hanno il 12,5%.
28:49Quindi abbiamo un mondo molto ampio dentro il quale possiamo collocare delle piccole cifre con dei rendimenti sostanzialmente abbastanza interessanti e con un rischio sicuro.
29:19Dobbiamo dire che per quanto riguarda l'Italia noi abbiamo uno strumento più favorito che in realtà deriva da normative europee ma in alcuni altri paesi non c'è uno strumento obbligazionario corto a 12 mesi.
29:41Noi abbiamo i BOT che non sono soggetti alle cosiddette norme CAX, clausole contrattuali che sono state introdotte nel 2013 e che invece interessano tutte le scadenze più lunghe dei 12 mesi.
30:00Un altro dei settori su cui bisogna stare molto attenti perché talvolta si sente dire che vado a comprarmi con una piccola cifra un appartamentino, lo metto in affitto e quantomeno il mio capitale è garantito.
30:19In realtà comprare immobili è più complesso e lo è soprattutto quando andiamo a comprare immobili di carta cioè strumenti finanziari perché naturalmente ci prendiamo il rischio importante di strumenti finanziari con sottostanti, talvolta azioni o altri strumenti finanziari complessi.
30:43Quindi attenzione a quello che facciamo, andiamo sul semplice ma non, e tu accennavi, è un vecchio consiglio di una volta, mettiamo i soldi sotto il materasso e siamo tranquilli.
30:56Non è più così, naturalmente non solo per i rischi che ne conseguono e che tutti conosciamo in una società complessa come quella attuale, ma anche per il fatto che naturalmente quel potere di acquisto si perde,
31:12quell'inflazione c'è e dobbiamo cercare in ogni modo di difenderci con degli strumenti che quantomeno offrano naturalmente bassissimo rischio ma anche un rendimento quantomeno accettabile rispetto a quella che è l'inflazione verso la quale stiamo andando, effettivamente in calo e abbastanza significativo.
31:36C'è una domanda di Alberto, i rendimenti alti della parte lunga USA rappresentano un segnale di riscon sul nazionario?
31:48In questo momento la situazione è molto incerta, è vero che il mercato sta disinvestendo dai titoli di Stato e sta passando sull'azionario.
32:07Attenzione però, il mercato talvolta è un po' troppo, a mio giudizio, un po' troppo isterico. Lo abbiamo visto non tanto tempo fa quando si vendevano i Bund e si diceva no i Bund non li voglio, la Germania è fallita, dobbiamo pensare a salvarci e abbiamo visto che poi di fatto non è successo niente di così traumatico come si pensava o almeno qualcuno pensava.
32:35La stessa cosa riguarda i treasury, io viaggerei su un percorso diverso, confermo effettivamente la validità della domanda e quindi è inutile che aggiunga, ma direi una cosa che viene dimenticata, proteggersi sul cambio valuta.
32:55Si può anche operare sul dollaro se in questo momento si trovano dei rendimenti ritenuti interessanti, per esempio sui treasury. Guardavo questa mattina alcuni dati relativi agli scambi di treasury americani e praticamente la classifica degli scambi dei titoli di Stato stranieri sul mercato sul motto,
33:20il mercato che era riferito alla chiusura di ieri era di fatto controllato dai treasury, era tutto un mondo di treasury con diverse scadenze via di seguito, quindi il mercato compra treasury perché sa benissimo che tutto questo una durata ce l'ha, quindi non è che gli Stati Uniti improvvisamente diventano il paese meno solido del mondo.
33:45Però bisogna ragionare invece in maniera molto chiara sul rischio di cambio, che è una delle vere componenti più problematiche. Si può fare in tanti modi, si può fare con un conto in divisa, in valuta, che è un ottimo strumento, ma attenzione, sempre che non abbiamo bisogno di quei dollari per lungo tempo, se invece ne abbiamo bisogno magari fra due anni, allora naturalmente il rischio c'è ed è rilevante.
34:15Lo stesso ragionamento lo faccio anche sui franchi svizzeri. È vero che io ammetto che alcuni due anni fa ero piuttosto scettico nel collocare liquidità in Svizzera, considerando gli aspetti di costi molto rilevanti che le banche di quel paese comportano anche per rendimenti quasi di fatto a zero.
34:43E allora ne vale la pena, vale il gioco. Il franco svizzero nel frattempo si è indubbiamente rafforzato e quindi quell'operazione ha avuto più senso rispetto a quanto si potesse pensare all'inizio.
34:56Ma oggi non lo sappiamo. Ci sono previsioni che il franco svizzero continuerà a rafforzarsi nei prossimi mesi e forse addirittura nei prossimi due anni.
35:26Non è che quelle notizie sono state pilotate da qualche banca centrale, da qualche grande gestore internazionale, da chi evidentemente ha speculato in maniera pesante sul franco svizzero in termini di rafforzamento rispetto all'euro e a altre valute.
35:57Se non si conoscono le dinamiche di questi mercati, astenersi nella maniera più assoluta e non stare ad ascoltare l'amico della casa a fianco che dice che ha preso i franchi svizzeri e sono contento e terrò franchi svizzeri ancora per dieci anni. Potrebbe darsi, ma naturalmente l'incertezza domina assoluta e quindi prudenza, prudenza, prudenza.
36:20Lorenzo, grazie di questa panoramica. Leggete Lorenzo su money.it, nell'area premium in particolare. A presto e buon pomeriggio.
36:31Grazie, buona giornata a tutti e spero di essere stato utile per i vostri investimenti e per la vostra vita di tutti i giorni.
36:40Assolutamente, grazie.