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  • 21/05/2025
(askanews) - Il regista iraniano dissidente Jafar Panahi ha sfilato sul red carpet di Cannes dove è tornato dopo anni per presentare il nuovo film A simple accident, in Concorso.

A Panahi, detenuto in Iran fino a febbraio 2022 - dal 2009 è stato ripetutamente incarcerato per il suo cinema ritenuto sovversivo dal regime della Repubblica islamica - ha riavuto il permesso di uscire dal Paese ad aprile del 2023 e ora è volato al Festival con il cast del film girato sempre in clandestinità.
Detenuto fino al 2022, privato del passaporto
Il regista 64enne mancava da un festival da anni; sette anni fa sulla Croisette era stato presentato il suo Tre volti, in sua assenza, così come a Venezia nel 2022 dove Gli orsi non esistono vinse il premio speciale della giuria che non potè ritirare. Per lungo tempo è stato privato del passaporto e della libertà di viaggiare ma ora finalmente può accompagnare i suoi film che sono sempre apprezzati e rappresentano una voce libera.

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Trascrizione
00:00Jaffa Panaï, un film presenté en compétition
00:05pour ce 78e RL, Païd Ovasi.
00:16Il y a la quinzaine des cinéastes en 1995,
00:20Le Palen Blanc, sélection Un Certain Regarde,
00:24avec le filtre de clausure 100.
00:26C'est l'un des grands cinéastes iraniens
00:30que nous accueillons aujourd'hui sur le Parche du Palais
00:34par la présidence du Festival de Coeur,
00:37Le Gane, Éric Stobloch,
00:43l'Église d'un Saint-Pax.
00:52Jaffa Panaï, Païd Ovaseri,
00:56Maria de Sommaz, Panaï.
01:02Rien du bout du monde,
01:03n'importe quand avec des signés vagabonds.

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