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(Conferimento Cittadinanza Benemerita) (20.05.25)
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(Conferimento Cittadinanza Benemerita) (20.05.25)
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03:21Solaro, assente. Spina, presente. Tarallo, presente. Valletti, assente.
03:36Vitiello, presente. Zeno, assente.
03:5016 consiglieri presenti.
03:5216 consiglieri presenti, seduta valida.
03:55Prima di dare la parola ai consiglieri mi scuso con il pubblico nel pretorio e con chi è in diretta audiovisiva streaming per un leggero ritardo.
04:04Saluto le autorità civili e militari presenti e gli ospiti presenti in aula qui con noi.
04:13Con i consiglieri e quindi con i gruppi consigliari ci siamo accordati che non ci saranno interventi di altra natura
04:23vista, diciamo, che c'è una cerimonia di benemerenza.
04:29Quindi non ci saranno interventi neanche da parte dell'ufficio di presidenza nelle comunicazioni.
04:34Apriamo il primo ed unico punto all'ordine del giorno che è conferimento cittadinanza benemerita al professor Luigi Nicolais.
04:42Allora, su proposta del sindaco e con deliberazione di giunta comunale numero 43-2025 del 29-4-2025
04:52la conferenza dei capigruppo con verbale numero 25 del 13-3-2025 approvava la richiesta fatta da parte del sindaco e della giunta.
05:03E così si arrivava al conferimento del nostro illustre e benemerito professor Luigi Nicolais.
05:10Io vi leggo pochissime parole, pochissime cose che trattano il motivo e spiegano la motivazione del perché
05:18stamattina siamo qui a conferire a questo illustre cittadino la beneverenza della città di Ercolano.
05:24Luigi Nicolais, professore a merito di Economia dei Polimeri e di Scienza e Tecnologia dei Materiali presso l'Università Federico II di Napoli
05:31è stato direttore del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione.
05:35Nella sua carriera è stato guest professor presso diversi atenei tra i più prestigiosi, la Carolina University e l'Università di Stoccolma.
05:42Negli Stati Uniti ha conseguito nel 1971 un Master of Science presso la Washington University St. Louis
05:47e dal 1981 al 2003 è stato professore aggiunto al Dipartimento di Ingegneria Chimica presso l'University of Washington
05:54e professore dell'Instituto Materials Science University of Connecticut di Storrs.
05:59Dal 1971 al 1977 è stato ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR
06:05presso il Laboratorio di Ricerche su Tecnologie dei Polimeri e Reologia
06:09e dal 1977 al 1979 dirigente Mont Edison responsabile dell'Istituto Donegani Sud.
06:15È stato fondatore e direttore dell'Istituto per i Materiali Compositi e Biomedici del CNR.
06:19Ha prodotto oltre 600 pubblicazioni su riviste internazionali ed autore di oltre 60 brevetti nazionali e internazionali
06:26nel settore delle nuove tecnologie e dei materiali avanzati.
06:29Dal 2000 al 2005 è stato Assessore dell'Università della Ricerca Scientifica e dell'Innovazione Tecnologica
06:35e Nuova Economia della Regione Campania.
06:38Da maggio 2006 a maggio 2008 è stato Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione.
06:44È stato Presidente del CNR dal 2012 al 2016.
06:48È Presidente di Cotec, fondazione per l'innovazione di cui è Presidente Onorario il Presidente della Repubblica.
06:54Insignito dell'Onorefficenza di Cavaliere di Gran Cuccia all'Ordine al merito della Repubblica Italiana.
07:00Nel 2016 ha fondato Materias, una società che si occupa della valorizzazione della ricerca
07:05di cui è attualmente Presidente.
07:07È stato Consigliere per le Politiche della Ricerca del Ministro Letizia Moratti 2005-2006
07:12del Ministro Valeria Fedeli 2017-2018, del Ministro Cristina Mista 2021-2022
07:17e da novembre 2022 svolge lo stesso ruolo per il Ministro Anna Maria Bernini.
07:22Nel 2025 è stato nominato dalla Ministra Bernini rappresentante dell'Italia all'interno degli organismi
07:27European Innovation Council, EIC, European Innovation Ecosystem Area,
07:32del Comitato di Programma di Horizon Europe.
07:36Penso che questo sia uno dei motivi per il quale stamattina siamo qui
07:42a conferire la benemerenza al nostro Professore Luigi Nicolais.
07:46Lascio la parola al Sindaco.
07:51Presentare Gino è complicato, anche perché se volessimo soltanto elencare i ruoli che ha ricoperto
08:00impiegheremmo tempo e mi scuserà Gino saremmo anche noiosi.
08:04Quindi io mi limito un po' a ringraziare innanzitutto i consiglieri comunali
08:08e la Commissione che hanno accolto il mio invito a conferire la benemerenza a Gino Nicolais.
08:15Voglio ringraziare gli ospiti che hanno deciso di intervenire, quindi l'Onorevole Aldo Cennamo,
08:21l'Onorevole Nino Daniele, le autorità militari, il Presidente dell'Associazione Antiracket.
08:29E' qualcosa di strano che mi emoziona anche un po'.
08:36Caterina e Rossella, probabilmente quando sono state invitate dal papà e dalla mamma,
08:42hanno pensato, stamattina è intrasettimanale, dobbiamo andare,
08:48perché il papà avrebbe ricevuto l'ennesimo riconoscimento.
08:54E quindi per Caterina, per Rossella, per gli amici di famiglia di Gino,
08:58per la famiglia di Gino in assoluto, mi rendo conto che è uno dei tanti momenti
09:04in cui viene evidenziato illustro il talento di Gino.
09:11Per noi invece, per me, è un'emozione straordinaria,
09:16perché per noi conferire la benemerenza a Gino Nicolais
09:20significa dire a tutto il mondo che insieme a Gino c'è anche la città di Ercolano.
09:26E lo diciamo a tutto il mondo perché Gino Nicolais è realmente ambasciatore di questo territorio nel mondo.
09:31E allora io, da sindaco di questa città, voglio rubare per me e per i miei concittadini
09:36un pezzettino di Gino e dire che Gino Nicolais è anche un po' merito nostro,
09:42è anche un po' merito del territorio in cui è vissuto, in cui è cresciuto e in cui si è formato.
09:49Voglio dire quando è nato, perché ogni volta che ricordo e che leggo quando è nato Gino Nicolais,
09:55riesco a fargli complimenti.
09:58Riesco a fargli complimenti per la passione che è sempre attuale, anzi che si rinnova anno dopo anno.
10:03Gino Nicolais è nato nel 1942 e ha dedicato la sua vita alla ricerca.
10:10Lui diventa un politico.
10:12Ma lo sapete bene, l'ha detto il Presidente Silario in ingegneria chimica presso la Federico II,
10:18ha preseguito gli studi a Washington nell'Università di St. Louis
10:25e a quei tempi non era scontato andare a formarsi all'estero.
10:30Adesso è più semplice andare all'estero, studiare, avere le borse di studio.
10:34Quando l'ha fatto Gino negli anni 60 era prerogativa soltanto delle migliori intelligenze
10:40e delle migliori eccellenze.
10:44Professore ordinario di tecnologia dei polimeri alla Federico II
10:48ha fondato e diretto l'Istituto per i Materiali Compositi e Biomedici del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
10:55È stato poi Presidente del CNR.
10:58Io non voglio elencare tutti i ruoli di Gino, voglio ricordare i ruoli di Gino
11:04che in qualche modo a me da adolescente, da bambino, da professionista e da sindaco
11:12voglio elencare quei ruoli che in qualche modo ho incrociato, seppur solo leggendo il giornale,
11:16quelli che reputo in qualche modo anche un pochettino miei.
11:21Il fatto che sia autore di 600 pubblicazioni scientifiche e che sia detentore di 40 brevetti
11:27può sembrare un elenco di numeri.
11:32Invece sappiate che questi numeri rendono Gino Nicolais
11:37uno degli scienziati italiani più citati nel mondo.
11:42E non è scontato perché gli scienziati si confrontano attraverso le pubblicazioni.
11:49E Gino Nicolais nonostante abbia un profilo anche politico
11:53e in qualche modo quando poi si diventa dei politici si lascia un po' da parte l'impegno accademico
11:58e l'impegno scientifico, rimane nonostante abbia, come ha detto il Presidente,
12:03un profilo politico molto molto spiccato, è stato uno degli scienziati italiani più citati nel mondo.
12:12Dal 2000 al 2005 è stato assessore con delega all'università
12:16e alla ricerca scientifica e innovazione tecnologica della regione Campania.
12:20Insomma, aveva la delega per la quale aveva studiato ed era preparato.
12:27In politica purtroppo non è così scontato.
12:31È stato ministro delle riforme della pubblica amministrazione nel secondo governo Prodi tra il 2006 e il 2008.
12:38È stato deputato nel 2008.
12:41È stato vicepresidente della settima commissione, cultura, scienza e istruzione.
12:46E poi io lo ricordo perché ero sindaco nell'ultimo periodo in cui è stato presidente del CNR
12:52e per noi è stato un privilegio straordinario
12:55pensare che a capo del mondo scientifico italiano ci potesse essere un residente ad Ercolano.
13:02Tra l'altro io ricordo che in quel periodo l'ENTE è stato il motore di trasformazione
13:10e della promozione della ricerca scientifica italiana a livello internazionale
13:14perché Gino metteva a disposizione le sue conoscenze per questo e non viceversa.
13:20Nel 2016 ricordo quando ero sindaco il presidente della Repubblica lo ha insegnato
13:25dell'onoreficenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Malta
13:31dell'Ordine della Repubblica Italiana, mi scuso.
13:35Perché? Perché aveva riconosciuto il suo straordinario contributo alla scienza e alle istituzioni del nostro paese.
13:43Perché? Perciò mi sono ingelosito.
13:46Perché Gino è patrimonio di questo paese?
13:49Il presidente della Repubblica glielo ha riconosciuto, è patrimonio dell'Italia Gino Nicolais.
13:55Io dico che è patrimonio del mondo.
13:57E perché, scusatemi il provincialismo che è sano, perché non deve essere anche considerato
14:04con l'orgoglio che abbiamo tutti nel cuore il patrimonio anche di questa città?
14:10Perché poi il professore Nicolais ha sempre mantenuto un legame profondo con la nostra terra.
14:16Prima il presidente mentre aspettavamo raccontava degli aneddoti di quando era adolescente
14:21che ho invitato a non raccontare nei dettagli naturalmente
14:25perché erano degli aneddoti politici che riguardano la politica locale.
14:31La sua partenza al territorio vessuliano non è mai venuta a meno
14:35e lui ha rappresentato anche per le nuove generazioni un riferimento
14:38o almeno per me ha rappresentato un riferimento.
14:41Io quando ho iniziato a impegnarmi in politica sono andato a casa di Gino Nicolais.
14:47Perché? Perché per me Gino Nicolais era un riferimento anche se non lo conoscevo bene.
14:52Perché per me Gino Nicolais era l'uomo al quale aspiravo.
14:58E quindi insomma adesso anche la mia esperienza di sindaco arriva al termine.
15:05Vi confermo che il mio legame con il congino Nicolais è di stima, di affetto sincero
15:13e questa benemerenza rende omaggio a un uomo che ha saputo coniugare l'eccellenza scientifica
15:23l'impegno politico, la passione civile, il servizio pubblico.
15:29Ce ne fossero nel nostro paese, non soltanto nella nostra Ercolano, altri profili come Gino Nicolais.
15:36Quindi io ti ringrazio, ti ringrazio per aver accettato il nostro invito
15:40e se il presidente lo ritiene vorrei dare la parola ai nostri ospiti
15:46per un ricordo del loro rapporto con Gino Nicolais.
15:53Considera tu l'ordine che ritiri più opportuno.
15:55Sì, grazie sindaco.
16:00Allora, onorevole Cinnamo, lei tende? Perfetto.
16:06Diamo la parola.
16:08Grazie.
16:10Prego, una parola all'onorevole Aldo Cinnamo.
16:13Sui meriti scientifici di Gino c'è poco da dire, è stato già detto tutto.
16:18Io credo che vada dato atto al comune di Ercolano di avere compiuto una scelta giusta
16:28perché i riconoscimenti alle persone di valore come Gino vanno date quando si è in vita,
16:37quando si può godere, diciamo, del momento, della soddisfazione di ricevere un riconoscimento così importante.
16:47Ma perché è importante questo riconoscimento a Gino?
16:52Soprattutto per questa terra.
16:55Gino è cittadino del mondo, ha insegnato nelle università americane,
17:01è uno degli scienziati più citati nella letteratura scientifica a livello mondiale.
17:07Ma io credo che con orgoglio dobbiamo ricordare a tutti noi che Gino è un cittadino vesuviano
17:19che è nato in un comune aggrappato sul Monte Somma, che è la madre del Vesuvio,
17:28vero vulcano il Monte Somma, a Santa Rastasia, e vive ad Ercolano.
17:36Vive cioè nel cuore di una terra vulcanica che oltre ai valori dell'archeologia
17:47ci ricorda tutti gli altri valori condensati in un modo straordinario in questa terra,
17:55dai beni archeologici ai beni ambientali.
18:00Basti ricordare il Vesuvio e il mare.
18:03Il Vesuvio ha riconoscimenti di carattere internazionale,
18:06così come gli scavi di Ercolani, di Pompedi, di Oplonti e di Stabie.
18:12Una terra piccola, dove si concentra una densità e una quantità di beni straordinari.
18:22Ma perché la caratterizzazione vesuviana l'ha data Gino?
18:27Vedete, il più grande filosofo vivente, Edgar Morin, cento e quattro anni,
18:37ha detto che questa è una terra potente.
18:42E la potenza di questa terra, dice Edgar Morin,
18:47nasce dalle viscere della terra, dall'energia vulcanica,
18:54che forgia insieme la natura,
18:58che forgia insieme il paesaggio,
19:03che forgia insieme le culture di questa terra.
19:08Pensate al sapore che ha la catalanesca o il caprettone,
19:13o al sapore che hanno le albicocche vesuviane,
19:16o al sapore del pomodoro, il pomodoro del Vesuvio.
19:21Ma se questa energia vulcanica impregna di sé i frutti della natura,
19:28è evidente che influisce anche sul carattere delle persone.
19:34E Gino è vesuviana anche da questo punto di vista,
19:38per il suo carattere, per la sua forza,
19:41ma è vesuviana anche per un'altra ragione più profonda, secondo me.
19:46E la ragione più profonda sta nel fatto che lui è un uomo della polis,
19:54è un uomo che ha saputo interpretare e interpreta ancora lo spirito pubblico.
20:06E dire che una personalità di questo livello interpreta lo spirito pubblico
20:12nei tempi di Viliamo, della liquidità,
20:17è un esempio, diventa un esempio per tutti noi.
20:22Dedicare la propria vita, oltre alla scienza, anche alla propria città, al bene comune.
20:31Questo impegno dà anche un nuovo significato,
20:38un nuovo volto a una politica che va perdendo i suoi connotati in questi anni,
20:45ha perduto i suoi connotati in questi anni.
20:49Noi abbiamo bisogno di questo umanesimo,
20:53di questa capacità di collegamento tra la cultura e la politica,
21:00se vogliamo rilanciare il ruolo anche di questa realtà.
21:05E questa realtà è una realtà importante,
21:09perché non c'è nessun altro luogo al mondo
21:13dove in un territorio così piccolo si addensano i valori che sono qui presenti,
21:17che sono in primo luogo valori culturali.
21:20E Gino questi valori li esprime tutti, tutti insieme,
21:26racchiusi nella sua persona.
21:28Quindi è giusto che sia concesso questo riconoscimento.
21:32È la seconda volta, Gino, che in questo comune
21:36io mi trovo, come dire, a festeggiare con te un momento importante.
21:42La prima volta fu quando tu fossi nominato ministro
21:46e mentre eri da altra parte a brindare,
21:49io e Nino Daniele stappavamo una bottiglia di champagne
21:52e ti chiamammo al telefono per congratularti con te.
21:56Io credo che anche tu debba essere grato a questa città
22:00per l'affetto che ti dimostra e per, come dire,
22:05la vicinanza che sente anche della tua presenza in questa città,
22:10che è importante per Ercolano, per l'area Vesuviana
22:13e ovviamente per l'intero nostro paese.
22:16Grazie, sindaco. Auguri Gino.
22:20Grazie a lei, onorevole Cennamo.
22:27Presidente Del Prete, se vuole intervenire,
22:29il presidente dell'Associazione Antiracket.
22:31Poche parole, un saluto. Presidente, un saluto.
22:36Signor Presidente, se può un attimo favorire il microfono al Presidente.
22:41Sì, grazie. Innanzitutto grato per essere stato invitato a questa cerimonia
22:46e io credo che nulla posso aggiungere all'elogio
22:52che fin qui è stato fatto dell'uomo, del politico,
22:55del professionista Nicolais,
22:58che anche io mi onoro di conoscere da un po' di anni
23:01e quindi ho apprezzato il suo percorso.
23:05Ma nella qualità di Presidente dell'Associazione Antiracket di Ercolano
23:11sono particolarmente contento di questo attestato,
23:15di questa benemerenza perché noi sappiamo benissimo
23:19che per poter affermare i principi della legalità,
23:25della giustizia sociale, economica,
23:29abbiamo bisogno di esempi.
23:31Ecco, questo è un esempio.
23:34In una terra così decantata ma altrettanto martoriata
23:39da presenze negative sul territorio,
23:43questa invece è una presenza,
23:45è un attestato che va a una personalità,
23:51a un uomo, come dicevo prima,
23:53che può essere un esempio per quello che questa terra può dare,
23:58questa terra può fare.
24:00Non mi resta altro che complimentarmi
24:02e ringraziare il Professor Nicolais
24:04per il suo percorso che onora tutta la città di Ercolano,
24:08ma come è stato detto, tutto il Vesuviano
24:11e oserei dire l'intera collettività.
24:14Grazie.
24:15Grazie a lei Presidente Del Frete.
24:18Do la parola al nostro già sindaco, Nino Danilo,
24:22con un po' di emozione.
24:24Quando lei era sindaco mio padre sedeva qui,
24:26adesso mi trovo io.
24:28Prego, sindaco.
24:30Sì, ovviamente è una grandissima emozione anche per me,
24:34per vari motivi.
24:36Innanzitutto per il motivo fondamentale per cui siamo qui,
24:40è quello di festeggiare, condividere,
24:44tutti insieme come comunità,
24:46questo momento così importante per la comunità
24:49e per un nostro concittadino,
24:52appunto per Gino Nicolais,
24:55di cui Aldo Cennamo ha molto fortemente ricordato
25:00le radici vesuviane.
25:03E questo mi ha fatto venire in mente, tra l'altro,
25:06che l'onorevole Cennamo,
25:08quando rappresentava questo territorio
25:11nel Parlamento della Repubblica,
25:13presentò una legge per costituire la città vesuviana
25:18che doveva essere un primo passo
25:20verso una certa idea di riforma
25:23della città metropolitana.
25:26E purtroppo, come spesso capita
25:29per i disegni di riforma istituzionale del nostro paese,
25:32tutto questo poi è accaduto solo parzialmente
25:38con molti limiti che conosciamo bene.
25:43Però queste radici vesuviane
25:45è evidente che abbiano in qualche modo agito
25:49sulla personalità, sugli interessi.
25:53Noi siamo soliti dire
25:57che qui c'è una cosa particolare
26:00per chi vive, frequenta,
26:03si nutre della dimensione in questo territorio
26:07che è la vulcanite.
26:10E quindi è evidente che questo aspetto
26:14è stato molto importante
26:17nella storia personale di Gino.
26:20Poi, il Vesuvio, come si sa,
26:23se proprio volessimo trovare una radice alla scienza,
26:27grandi nomi della scienza,
26:30non possiamo che legarli a questo territorio,
26:33da Aprinio il Vecchio al Lucrezio,
26:36e potrei citare tanti altri.
26:42La biografia di Gino Nicolae,
26:44se la parola complessità sono sinonimi,
26:48allora io proprio due o tre concetti
26:51vorrei trarre da questa straordinaria biografia,
26:56da questa straordinaria esperienza di vita,
27:02appunto perché queste cerimonie
27:05a che cosa servono?
27:06Servono esattamente a questo,
27:08cioè a festeggiare, a ricostruire comunità,
27:12a rafforzare legami,
27:15a ritrovarci insieme in un momento
27:18fortemente carico di emozioni
27:23e cercare, quanto mai appropriatamente in questo caso,
27:27di dare qualche piccolissimo spunto di riflessione
27:30sul senso, appunto, del perché stiamo facendo questo.
27:35Ecco, allora, diciamo,
27:38della storia di Gino e di ciò che lui fa,
27:42sta facendo ancora a livelli così rilevanti per noi tutti,
27:49vorrei sottolineare questi due o tre aspetti
27:51che per me sono particolarmente attuali
27:55e che vanno ripresi,
28:00quando usiamo la parola patrimonio
28:02dobbiamo intendere questo,
28:03vanno rafforzati, difesi e ampliati
28:07e sostenuti e salvaguardati.
28:10La prima cosa, come dire, è un maestro,
28:14per tanti di noi lo è direttamente e personalmente,
28:18come è stato ricordato anche dal sindaco
28:21nelle sue esperienze, appunto, i primi passi giovanili,
28:25è un maestro, è stato maestro di tante generazioni,
28:30di studenti, ricercatori, docenti,
28:35quindi lui si è occupato soprattutto di formare giovani
28:39nella nostra università,
28:41quella di Federico II innanzitutto,
28:46e soprattutto nella nostra università pubblica.
28:51Cominciamo a partire da qui.
28:54La nostra Costituzione,
28:56quando parla, diciamo, di funzionari pubblici,
29:00è l'unico caso in cui dice
29:02che questa funzione deve essere esercitata
29:07con dignità e onore.
29:10Usa queste due parole molto precise,
29:13dignità e onore.
29:15Ecco, io direi che poche persone, come Gino,
29:19in tutta la coerenza della loro vita
29:22hanno mantenuto questa fedeltà
29:25alla propria missione e al dettato costituzionale.
29:29E quindi onore a te per questo
29:31e onore a noi per averti avuto
29:34e per averti come esempio da questo punto di vista.
29:38La seconda cosa è che io, diciamo,
29:41considero la parola scienziato limitativa.
29:46Uno dei più grandi scienziati
29:52che appunto, come è stato detto,
29:54continua a ricevere riconoscimenti
29:56dalla comunità scientifica in tutto il mondo.
30:00Ecco, però per me Gino è un grande scienziato
30:04perché prima di tutto è un grande umanista.
30:08In lui la separazione tra, come dire,
30:12che per un tempo è stata un po' preponderante,
30:16fallacemente, diciamo,
30:18tra discipline umanistiche e discipline scientifiche
30:22non è mai vissuta.
30:24Perché? Perché è un grande umanista?
30:27Perché, come ha detto anche Aldo,
30:30parlando della polis,
30:32ecco, ma la polis che cos'è?
30:34È il luogo dove è nata la democrazia
30:37e la caratteristica,
30:39la grandezza di Gino Nicolais,
30:41anche come scienziato,
30:43è che lui ha sempre cercato,
30:45operato e agito per fare della scienza
30:49qualcosa di profondamente democratico,
30:52non qualcosa che separa,
30:54che allontana,
30:56che fa delle élite
31:00e in cui i frutti della ricerca scientifica
31:04diventano patrimonio
31:08solo per i grandi potenti della tecnoscienza,
31:13che sono un aspetto oggi
31:15delle oligarchie e del dominio,
31:17diciamo, sul nostro pianeta,
31:19ma qualcosa che avvicini sempre i cittadini
31:23e diventi strumento per ogni persona
31:27della sua dignità,
31:28persona della sua dignità e della sua libertà.
31:32Quindi scienza come democrazia,
31:35formazione, libertà e dignità
31:38di ogni persona.
31:40La terza cosa la direi proprio a proposito,
31:43concludo, non sto facendo troppo lungo,
31:45dei materiali, questa parola,
31:47materia, materiali,
31:49su cui noi non riflettiamo abbastanza,
31:52in cui entrano anche i materiali rari
31:55e le terre rare
31:57e anche quelli che Papa Francesco
32:02ha chiamato i nuovi coloni dello spazio,
32:06anche lo spazio o i nuovi pianeti
32:10o le altre terre sugli altri pianeti
32:13non fossero beni comuni,
32:15ma beni che qualcuno si può appropriare
32:18in ogni modo e soprattutto con la forza
32:21e non con la ragione,
32:22perché la scienza è ragione,
32:24è razionalità, è l'universale,
32:27la ragione è qualcosa, cosa ci fa umani?
32:30Infatti tutti possediamo questa facoltà
32:32che chiamiamo ragione,
32:34va solo educata, coltivata, sviluppata,
32:37fatta crescere.
32:39Ecco, materiali, materia, ecco,
32:44io penso che Gino è un grande umanista,
32:47mi direi soprattutto, concludo su questo,
32:49è un nuovo umanista,
32:51è portatore di un nuovo umanismo,
32:54perché quando pensiamo alla parola materia
32:57si fa questa divisione tra organico ed inorganico,
33:01che è un modo, diciamo, attraverso cui
33:03si distinguono le cose per poterle approfondire,
33:06ma tutta la materia,
33:09questo pianeta in cui siamo,
33:12su cui viviamo, di cui viviamo,
33:14di cui noi viviamo nel mondo con il corpo
33:17e il nostro corpo è anche materia,
33:19oltre che intelletto, spirito, anima,
33:23chiamiamolo come diamolo volete,
33:25ecco, tutto questo è vivente,
33:28è il nuovo umanismo,
33:30non è solo per la dignità delle persone,
33:32ma è per la dignità di tutto il vivente,
33:36e questa è l'altra grande lezione
33:39del nostro maestro Gino Nicolaes.
33:41Quindi che cos'è la scienza
33:43e il nuovo umanismo di Gino Nicolaes?
33:46È una speranza di cosmopolitismo,
33:49di ritrovare le ragioni dell'umanità
33:53in quanto tale,
33:55e di prendersi cura della vita,
33:57di ogni singola vita in quanto tale.
34:00Che splendida lezione,
34:02che grande momento,
34:04quanti splendidi e straordinari insegnamenti.
34:07Grazie Gino.
34:09Diceva Cicerone che in politica
34:11se vuoi la riconoscenza adotta un cane,
34:14noi invece qui siamo veramente
34:16a tributarti la nostra infinita riconoscenza.
34:23Grazie sinnaco Daniele.
34:25Prima di dare la parola al professore Nicolaes,
34:28un attimo suono,
34:30con i capi gruppi eravamo rimasti
34:32che non c'erano interventi,
34:33quindi confermiamo questa scelta.
34:35Allora prego professore Nicolaes,
34:37a lei la parola.
34:38Grazie, grazie veramente a tutti voi
34:40che siete qui,
34:42grazie al presidente,
34:44grazie al sindaco,
34:45grazie ad Aldo e grazie a Nino
34:48per quello che hanno detto
34:50sulle mie attività del passato.
34:53Io sono molto felice oggi di stare qui
34:55e avere questo riconoscimento.
34:57Ho avuto tanti riconoscimenti,
34:59ma questo è un riconoscimento particolare.
35:01È un riconoscimento che in qualche modo
35:03mi vede come persona che vive questa città.
35:09In un periodo sono stato a Posillipo
35:13e devo dire che mi sono sentito male
35:16perché ci mancava quella umanità
35:19che c'è invece a Ercolano.
35:21Sono ritornato a Portici prima,
35:23a Ercolano dopo,
35:24perché mi piace che quando vado a prendere il caffè
35:28la gente mi ferma,
35:30come stai, come vi sentite, state bene,
35:32avete fatto qualcosa di nuovo,
35:34forza Napoli, viva Maradona,
35:36ma tutte cose che in qualche modo
35:38dimostrano una capacità di trasferire
35:41dei sentimenti, dei pensieri.
35:44Questa è la Polis di cui si parlava prima,
35:47questo è il modo di vivere bene.
35:49È bellissimo andare in un convegno internazionale
35:52con mille persone che ti battono le mani,
35:54sicuramente è una cosa molto interessante, piacevole
35:58e anche ti rende orgoglioso,
36:00ma sono persone che non conosci tutte,
36:03che non sai che sono qui.
36:05Anche tutti voi li conosco bene,
36:08forse qualche persona lo conosco un po' meno,
36:11ma sicuramente credo di capire
36:14che questa volontà del sindaco,
36:17della Giunta e del Consiglio
36:19di darmi questa cittadinanza
36:21è basata anche sulla mia umanità,
36:23come diceva Nino,
36:25piuttosto che sulle mie attività scientifiche
36:29e anche politiche.
36:31Posso dire che la mia vita di lavoro
36:35è stata divisa in tre parti.
36:37La prima parte ho fatto solo ricerca,
36:40perché ritenivo che la ricerca
36:43dovesse in questo paese essere
36:45la ragione di una crescita,
36:47perché purtroppo la ricerca
36:49non è qualcosa che ti riempie le tasche,
36:54ma è qualcosa che ti riempie la testa,
36:56ti fa capire tante cose.
36:59Capendo queste cose,
37:01di trasferirli ai tuoi studenti.
37:03Ricordo quando ho fatto lezioni in quel periodo,
37:05che gli studenti me li attraevo con gli occhi,
37:08me li guardavo nel viso,
37:10in modo tale che loro si affezionassero
37:13a quello che io insegnavo.
37:16Dopodiché molti di loro venivano a fare la tesi con me,
37:19ma proprio perché il mio pensiero
37:21era quello non di trasferire le nozioni,
37:24ma di trasferire pensieri profondi
37:27di come questi materiali
37:29potessero trasformare il mondo.
37:31All'epoca era l'epoca dei materiali compositi,
37:34avevamo qui a Napoli
37:39un'azienda che si chiamava all'epoca
37:42Finmeccanica Air Italia,
37:44la quale faceva i primi aerei del mondo
37:46con i materiali compositi,
37:48che era una nuova classe di materiali
37:50che avevo studiato negli Stati Uniti.
37:52Con loro abbiamo lavorato molto bene insieme
37:55tra Air Italia, l'Università di Napoli,
37:58la Washington University a Seattle
38:02e la Boeing.
38:07La Boeing aveva scelto Pomigliano d'Arco
38:12come posto per sviluppare questi materiali
38:15e la ricerca sulla tecnologia di sviluppo
38:18veniva sviluppata nel mio dipartimento.
38:21Questo è stata per me una grande soddisfazione
38:24ed è stato un po' il life motive della mia vita.
38:27Pensare, imparare, cercare e, in qualche modo, usare.
38:32Usare tutta questa conoscenza,
38:34perché è vero che la conoscenza serve a crescere,
38:37ma serve anche a permettere all'economia di andare avanti.
38:41La seconda parte della mia vita
38:43è nata quando un certo giorno del 2000
38:48mi trovavo in Svezia a fare delle lezioni
38:51e mi arrivò una telefonata
38:53che Bastolino mi ha nominato assessore.
38:56Io non sapevo niente, non avevo proprio idea.
38:59C'era Boffa, qualcuno se lo ricorderà,
39:02il quale mi chiamò e mi diceva
39:04«Gino, ma tu non puoi rinunciare,
39:05ormai è stata data la notizia pubblica,
39:08devi venire a fare l'assessore».
39:10«Ma assessore di che?» dicevo io.
39:11«No, di ricerca e innovazione».
39:13Quindi capì in quel momento
39:15che probabilmente a quel punto
39:17dovevo dare un servizio ai cittadini.
39:20Non dovevo più pensare a crescere culturalmente
39:25o a trasferire solo all'impresa
39:27quello che io imparavo,
39:28ma dare un servizio ai cittadini,
39:30fare un lavoro per il paese nostro,
39:32fare un lavoro per la nostra Campania.
39:34E questa fu la ragione per cui
39:36accettai di fare l'assessore.
39:38E in quel momento facevamo tante belle cose,
39:41tante cose interessanti.
39:42La Campania diventò la regione leader in Italia
39:46nel settore della ricerca, dell'innovazione
39:49e della nuova economia,
39:51come si chiamava la digitalizzazione all'epoca.
39:54E noi riuscimmo a fare cose
39:56veramente molto interessanti.
39:58Poi finì il mio mandato,
40:00io andai un po' in Puglia per un anno
40:03e senti lì a lavorare
40:05per dare a loro la possibilità
40:07di fondare una nuova agenzia per l'innovazione.
40:11Perché ricerca e innovazione
40:12sono due parole diverse.
40:14Ancora oggi si confonde ricerca e innovazione.
40:17La ricerca serve a spostare
40:19la frontiera della conoscenza,
40:21l'innovazione serve invece
40:23a usare la conoscenza per sviluppare
40:25l'impresa, l'industria, il Paese in generale.
40:29E questo ovviamente
40:31mi permise di fare tante cose interessanti.
40:34Finì il mio mandato,
40:36improvvisamente stavo da un dentista,
40:40mi ricordo, mi chiama Fassino,
40:42mi dice che hanno deciso di farmi ministro
40:45e che mi avrebbe chiamato Prodi per confermare questo.
40:49Prodi non mi chiamò mai,
40:51io sentì che c'era un certo De Nicolaes
40:54che era stato fatto ministro
40:56e me ne andai a lavorare tranquillamente
40:58nel mio ufficio.
40:59Ancora all'epoca si usava molto i blue jeans.
41:02Improvvisamente mi chiamano e dicono
41:03tu devi stare a Roma perché devi giurare.
41:06Questa fu veramente una cosa
41:08per me molto bella,
41:11di un riconoscimento enorme.
41:14Divenni appunto
41:16Ministro delle Riforme e dell'Innovazione
41:18nella pubblica amministrazione
41:19e la parola innovazione
41:21è sempre rimasta nella mia vita
41:25come un life motive,
41:27come un punto di crescita,
41:28un punto di contatto
41:29per tutte le cose che ho fatto.
41:31E quando ero ministro
41:32pensai molto alla possibilità
41:36per le persone più anziane
41:38che non avevano capacità di usare il computer
41:41di creare un sistema presso le nostre parrocchie
41:44in cui si sviluppassero questi giovani
41:48a insegnare ai padri e ai nonni
41:50come usare il computer.
41:52Il Regalai, il governo
41:56trasferì una serie di computer
41:58a tutte le parrocchie dell'area campana
42:01perché volevamo fare questo modello
42:04in cui la digitale,
42:07che era una transizione importantissima,
42:09il digitale venisse insegnato
42:12non da un professore
42:13ma dal figlio o dal nipote
42:15verso il genitore
42:18e dare a loro quindi la possibilità
42:20di vivere questa transizione.
42:23Poi l'altra cosa importante
42:25e qui entra il concetto di visione
42:28è immaginare che la pubblica amministrazione
42:31cambiasse totalmente.
42:33La pubblica amministrazione
42:35doveva diventare una specie di back office
42:38che rispondeva alle richieste del cittadino
42:41senza necessità di guardarsi.
42:44Dopo vent'anni sta finalmente cominciando questa cosa,
42:47sta finalmente cominciando questo sistema
42:50di sviluppo dell'informatica
42:53che permette di evitare
42:55di chiedere tanti documenti
42:57perché i documenti già stanno
42:59nelle mani dei funzionari pubblici
43:02e quindi questa cosa
43:03mi ha dato veramente grosse soddisfazioni,
43:06mi ha dato soddisfazione ancora una volta
43:09perché innovazione e ricerca
43:12lavoravano per la crescita del paese.
43:14L'ultimo periodo
43:17è che dopo l'esperienza al CNR,
43:19dopo l'esperienza
43:21nella direzione di tanti istituti universitari
43:24o degli enti pubblici di ricerca
43:27cominciai a pensare
43:29che il paese avesse bisogno di innovatori
43:32piuttosto che soltanto di ricercatori.
43:35Tutti e due sono uguali,
43:37devono avere lo stesso background,
43:39però uno deve avere un obiettivo
43:42e l'altro deve avere un altro obiettivo.
43:44Allora dissi perché non mettiamo su
43:48un'azienda privata
43:51che in qualche modo faccia questo lavoro
43:53per dare un modello al paese
43:55in modo tale che il paese possa capire
43:57che quello di cui abbiamo bisogno
43:59non è finanziare soltanto la ricerca
44:01ma anche creare la figura dell'innovatore,
44:04creare la figura della persona
44:06che piglia l'idea
44:08e la trasforma in potenziale prodotto.
44:11Cosa difficilissima.
44:13Dopo che ho lavorato in quest'azienda
44:16che ho fondato
44:18e di cui sono presidente per tanti anni
44:21mi sono resunto che è una cosa molto più complessa
44:23anche di quello che pensavo.
44:26In effetti questa cosa
44:28è diventata adesso
44:30di importanza europea
44:32e questa è la ragione per cui sono stato nominato
44:35come rappresentante italiano in Europa.
44:37Perché l'Europa oggi
44:39con la crisi generale,
44:40con i cambiamenti politici
44:42ha bisogno di una sovranità tecnologica.
44:45Ha bisogno che le nostre aziende
44:48riescono a innovare
44:50utilizzando la ricerca dei nostri ricercatori.
44:53È questo il punto principale.
44:55È questa la ragione
44:57per cui Materials sta lavorando
44:59e questa è il mio punto di forza
45:02quando vado in Europa a parlare con i miei colleghi.
45:05Finalmente anche l'Europa ha capito
45:08che non basta solo la ricerca
45:10e a fianco all'European Research Council
45:12cioè il Consiglio per la ricerca europea
45:15è nato l'European Innovation Council
45:18cioè il Consiglio europeo per l'innovazione
45:21perché abbiamo veramente adesso bisogno
45:24di fare una bella ricerca
45:26e di usare questa bella ricerca
45:28per migliorare e per rendere
45:31le nostre aziende più competitive.
45:34È il momento dell'economia delle conoscenze
45:37e la conoscenza deve essere utilizzata
45:40non solo per pubblicare
45:43per spostare la frontiera della conoscenza
45:45ma deve essere utilizzata anche
45:47per rendere il nostro paese
45:49at large, cioè l'Europa
45:52competitiva rispetto agli altri paesi del mondo.
45:55Veramente vi ringrazio moltissimo
45:57di questo riconoscimento
45:59mi scuso se sono stato un po' lungo
46:01ma le cose di cui dire erano parecchie
46:05e grazie ancora a tutti voi.
46:11Grazie a lei professore
46:13anzi non c'è niente da scusarsi.
46:18Allora sindaco formalmente vogliamo
46:21devi consegnare una benemerenza
46:24con la pergamena al professore
46:26se vi accomandate
46:28si, accomandatevi avanti
47:24Grazie a tutti
47:54Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
48:24Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
48:54Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
49:25Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
49:29Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
49:51Consiglieri se cortesiamente le siamo seduti
49:58Siamo un attimo seduti, ci salutiamo e poi
50:18Grazie professore, il professore ha posto la sua dedica
50:21su questa benedizione
50:23grazie a tutti voi
50:25Grazie professore, il professore ha posto la sua dedica
50:28sul nostro librone
50:30delle autorità che vengono sul territorio
50:32allora io ringrazio
50:34prima di tutto il consiglio per essere qui
50:36tutti voi presenti
50:37ringrazio le autorità civili e militari
50:39ringrazio i nostri ospiti
50:40ringrazio il professore Nicolais
50:43e quindi arrivato a questo punto
50:46esauriti gli interventi
50:48dichiaro sciolta la seduta
50:51esatto, dichiaro sciolta la seduta
50:55Grazie