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  • 16/05/2025
https://www.pupia.tv - Palermo - SICCITÀ. REGIONE SICILIANA RIFIUTA PROPOSTA WEBUILD: NON SOSTENIBILE
Palermo, 15 mag. - La Regione Siciliana rifiuta la proposta di Webuild per un investimento privato da 850 milioni da destinare alla realizzazione di due nuovi dissalatori nella zona di Palermo: uno a Partinico e l'altro a Termini Imerese. "Voglio ringraziare il gruppo Webuild per l'attenzione data alla Sicilia - ha spiegato il neo assessore regionale all'Energia ai servizi di pubblica utilità, Francesco Colianni, in conferenza stampa a Palazzo d'Orleans -. Abbiamo studiato la loro proposta, che vale 850 milioni di euro e che però si discosta dai piani della Regione dal punto di vista della sostenibilità economico-finanziaria". Colianni fa riferimento, infatti, a quanto previsto dalla delibera di Giunta 459 del dicembre 2024, che prevede la realizzazione dei due impianti su Palermo al costo complessivo di 180 milioni di euro, di cui 170 con fondi privati e dieci a carico del bilancio regionale. "È indubbio che il governo debba attenzionare la crisi idrica ma anche pensare a calmierare il costo dell'acqua per l'utente finale - ancora Colianni -. La proposta di Webuild, Infatti, avrebbe gravato su ogni cittadino palermitano per 274 euro all'anno. Per questo motivo, pur apprezzando la proposta, la Regione darà corso alla delibera 459". Colianni ha comunque spiegato che "la differenza economica tra il Piano della Regione e la proposta di Webuild "è dovuta alla presenza nella seconda di una serie di opere collaterali alla costruzione dei due impianti". In conferenza stampa anche anche il capo della Protezione civile siciliana Salvo Cocina: "La proposta di Webuild non è finanziariamente sostenibile - ha affermato -, si prevedono impegni finanziari superiori di 4 o 5 volte rispetto a quelli già pianificati dalla Regione attraverso la delibera 459. In materia di dissalazione non possiamo esagerare perché l'acqua fissarla costa moltissimo. La Regione ha proposto la soluzione dei dissalatori per stabilizzare la crisi idrica ma questo deve essere realizzato in maniera economicamente sostenibile". Evidenti le differenze tra i due progetti per gli impianti destinati all'area metropolitana di Palermo, che conta 839mila abitanti. Il piano della Regione, con una potenzialità complessiva che va dai 600 ai mille litri al secondo, ha un impegno da 180 milioni di euro e costi di esercizio di circa due euro per ogni metro cubo d'acqua prodotto. La proposta Webuild, invece, prevede tremila litri al secondo con una spesa di 875 milioni di euro. La Regione, però, dovrebbe sborsare annualmente 156 milioni per oneri di convenzione e altri 28 milioni per l'energia. A queste spese si aggiungerebbero 230 milioni di Iva all'anno, per un totale di 5,1 miliardi in 30 anni. (15.05.25)

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00:00La Regione ringrazia certamente WeBuild per questa attenzione che ha avuto all'interno del nostro territorio, ma la Regione ovviamente attuando un protocollo deliberativo,
00:11che è la delibera numero 459 del 27 dicembre del 2024, individua nella definizione i due dissalatori all'interno del territorio palermitano per un costo di circa 180 milioni di euro,
00:26170 a carico del privato, 10 milioni a carico ovviamente del bilancio pubblico.
00:32La proposta di WeBuild si discostava dal punto di vista finanziario rispetto a questo indirizzo, era una proposta di 850 milioni di euro per 27 anni,
00:43per un costo complessivo di circa 5 miliardi e per un costo annuale di circa 230 milioni, che sarebbe costato ogni cittadino palermitano circa 274 euro anno.
00:55Abbiamo apprezzato però un operatore, che tra l'altro WeBuild è uno dei più importanti a livello nazionale e internazionale,
01:02ma dobbiamo andare avanti su una proposta che è quella della Regione, che tiene insomma i due interessi prioritari insieme.
01:10Da un lato la risposta alla crisi idrica, dall'altro ovviamente la sostenibilità dei costi per i nostri cittadini.

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