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  • 14/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma -​ Lo scudetto del Verona - Interviene Fontana
Alle ore 10.30, presso la Sala della Lupa di Montecitorio si è svolta la presentazione del libro "Lo scudetto del Verona", di Paolo Condò e Adalberto Scemma. Saluto del Presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Interventi, oltre agli autori, di Italo Zanzi, Presidente Hellas Verona, e i campioni d'Italia 1984 - 85, Antonio Di Gennaro, Pierino Fanna, Giuseppe Galderisi, Luigi Sacchetti, Roberto Tricella, Domenico Volpati. Ha moderato Dino Guerrini. (14.05.25)

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Trascrizione
00:00:00Buongiorno a tutti, buongiorno, buongiorno, grazie, prego, vi ringrazio, qua chiaramente
00:00:23mi hanno preparato il discorso, i ghostwriter, però diciamo che qua non si può parlare
00:00:31leggendo un discorso, intanto ringrazio tutti per la partecipazione, per me è ovviamente
00:00:38un onore che siate qui, ma ovviamente non si può parlare leggendo un discorso perché
00:00:45qua si va sui sentimenti, poi devo dire la verità che per una volta sono io in piedi
00:00:49loro seduti dopo che ho visto tante immagini in cui loro correvano e io invece ero seduto
00:00:54a guardarli insomma soprattutto nei filmati di allora e io devo dire che ho voluto fortemente
00:01:06questa cosa perché quando abbiamo iniziato a prepararla circa un annetto fa chiaramente
00:01:15non sapevo cosa sarebbe successo, non sapevo della bella festa che c'era domenica, che
00:01:22c'è stata domenica allo stadio e volevo che il Verona venisse celebrato nella maniera adeguata
00:01:31per quello che fu un campionato straordinario, che fu un orgoglio non solo dal punto di vista
00:01:37calcistico ma fu un orgoglio per tutta la città. In queste settimane ho avuto modo di
00:01:42parlare con alcuni giornalisti che mi chiedevano un po' di allora, io sono del 1980 e nel 1985
00:01:51avevo cinque anni e i primi ricordi di infanzia sono legati allo scudetto del Verona e mi è
00:01:59venuto in mente parlando che la sera che abbiamo pareggiato a Bergamo ero poi in piazza Vrà
00:02:07e mi ricordo che ero sulle spalle di mio papà che purtroppo non c'è più e mio papà aveva l'età
00:02:13che ho io adesso, sono i 45 anni e mi ricordo che avevo anche un po' di paura perché c'era
00:02:20questa pazza tutta piena, poi immagino che i nostri tifosi siano stati moderatamente contenti
00:02:24quella sera e quindi ma mi ricordo questa piazza incredibilmente piena, mi ricordo tutta
00:02:29questa gente, io ero sulle sue spalle, vedevo tutte queste bandiere, ero anche un po' ripeto
00:02:34impaurito, poi ricordo che in tutti i balconi di Verona c'era una bandiera fuori dell'Ellas
00:02:41ricordo che con mio papà abbiamo girato, io abitavo a Quinzano all'epoca ancora, abbiamo
00:02:48girato per il paese fino in città suonando, pensate che il clacson era sulla destra, si
00:02:54tirava una levetta, quindi insomma era una macchina, era un Alfa Sud color mattone
00:02:59mi ricordo, e ricordo dei tifosi che ci salutavano mentre passavamo, insomma capite bene che è
00:03:09una cosa emozionante, proprio per far capire che non è stato solo una grande vittoria, un
00:03:14grande scudetto, è stato qualcosa che per ogni veronese o per la maggior parte sicuramente
00:03:18dei veronesi ha anche rappresentato un momento in cui tutti si ricordano dove erano quel giorno,
00:03:22tutti si ricordano cosa stavano facendo, tanti hanno la fortuna di ricordarsi anche diversi
00:03:26momenti di quel campionato, io ricordo che avevo una radiolina arancione, piccolissima,
00:03:32in cui ascoltavo le radiocronache di Roberto Pugliero e ogni volta che succedeva qualcosa
00:03:36andavo da mia mamma ad avvisarla, ricordo per esempio un miracolo di Garella e correvo
00:03:41mamma mamma miracolo di Garella e gli facevo la radiocronaca io ascoltando Pugliero, cioè
00:03:46qualcosa che è andato al di là di un avvenimento sportivo, è stata una cosa di cui ci avete
00:03:51resi orgogliosi, è stata una cosa che ha segnato comunque diverse persone che conosco
00:03:58e io in particolar modo comunque ha segnato dei momenti importanti ed è per questo che
00:04:03penso sia giusto oggi ricordarlo con il dovuto onore, ringrazio per i libri che sono stati
00:04:09pubblicati, c'è questo libro bellissimo di Sceme Condò, so che Piero Fanna ne ha fatto
00:04:15uno, Gigi Sacchetti ne ha fatto un altro, tra l'altro sono andato da Sbarda e so che siete
00:04:19passati all'edicola, lì in via Mazzini, so che siete passati sabato perché dopo poco
00:04:23sono passato anch'io e mi ha consegnato i libri perché vi dico sempre di tenerli da
00:04:28una parte e vi ringrazio anche per aver preso parte di tutti questi festeggiamenti, avete
00:04:33visto quanto conta e soprattutto sono convinto che conti anche molto ricordarlo alle generazioni
00:04:38che ci sono state dopo di noi, dovete tenere presente che io fino ai 10-12 anni il pensiero
00:04:44che qualcuno fosse nato dopo l'85 era una cosa per me stranissima perché l'85 è veramente
00:04:48assegnato una data incredibile e io pensavo ma guarda questi che sono nati dopo lo scudetto
00:04:54e fate conto che io avevo una cassetta che ascoltavo perché all'epoca c'erano le cassette
00:05:00ed era quella del Verona, fino a quando poi non sono arrivato diciamo nell'età adolescenziale
00:05:05in cui ho incominciato ad avere qualche altra cassetta musicale da ascoltare ma l'unica
00:05:09cassetta che avevo e che ascoltavo praticamente quotidianamente era quella, c'era una cassettina
00:05:13del Verona e mi ricordo che ne avevano fatte talmente poco che praticamente vendevano quelle
00:05:17registrate, cioè nel senso addirittura ma nei negozi, nei negozi Verona siccome non
00:05:22c'erano più quelle originali avevano addirittura rifatto le cassette e vendevano quelle registrate
00:05:26io infatti ho ancora una di quelle che tengo come un C meglio registrata, questo per farvi
00:05:31capire quante cose comunque mi legano a quella squadra, quante cose ci legano a quel magico
00:05:38periodo, tanto che per farvi capire ricordo ancora benissimo poi diciamo gli anni successivi
00:05:48ricordo ancora benissimo quel quarto di finale a Brema in cui ero talmente teso che mentre mio
00:05:58papà guardava la partita in televisione sulla Rai io ero in cucina che guardavo lui per capire
00:06:06cosa stava succedendo nella partita perché ero talmente agitato, avevo otto anni, sette
00:06:10anni, otto anni, ero talmente agitato che non riuscivo neppure a guardare una partita.
00:06:19Questo che facciamo oggi è soprattutto per ringraziarvi perché voi probabilmente non
00:06:24lo sapete ma al di là dell'impresa è anche quello che ci avete dato, è quello che avete
00:06:34significato e significate e pensavo fosse il minimo questo per ringraziare voi tutta la
00:06:40squadra, per ringraziare anche le persone che non ci sono più, citavo prima il mitico
00:06:45Garellic ma penso anche al nostro mitico Ciccio Mascetti che in quell'anno fu fondamentale,
00:06:51penso a Roberto Pugliero che comunque è stata la voce narrante delle nostre emozioni
00:06:55di quell'epoca e un ringraziamento penso fosse doveroso e giusto perché comunque
00:07:03rappresentate fra i ricordi più belli della mia infanzia, dell'infanzia di tanti di noi
00:07:08e avete rappresentato veramente qualcosa di speciale, molto più di uno scudetto che già
00:07:14è stata un'impresa leggendaria ma siete stati per noi molto più che uno scudetto perché
00:07:18rappresentate dei sentimenti veri, forti, che sono indelebili ed era per questo che
00:07:24mi sembrava il minimo dovervi ringraziare visto che c'è questa casualità di avere
00:07:29un Presidente della Camera, tifoso del Verona che penso che non sia mai successo in passato
00:07:33e non so quando potrà succedere in futuro, lo auguro che ce ne siano tanti altri però
00:07:38visto quanti ce ne sono stati fino adesso penso che sarà difficile però era giusto
00:07:44ringraziarvi ed è giusto soprattutto dirvi che siete stati molto di più di una squadra
00:07:50di calcio per noi. Grazie.
00:08:01Grazie, grazie davvero al Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana, io sono Dino
00:08:07Guerrini responsabile area comunicazione della Sverona, lo dico subito a nome di tutto il
00:08:12Club, il grazie va a lei Presidente perché giusto per dire due parole due, domenica abbiamo
00:08:19vissuto qualcosa di straordinario allo Stadio Bentegodi, 27.000 passapersone e mi sono divertito
00:08:26a guardare gli spettatori quando i nostri mitici ex calciatori, campioni d'Italia 84-85 erano
00:08:34in campo, è chiaro ci si poteva aspettare l'emozione, la commozione di persone che hanno
00:08:3950-60 anni ma io mi sono focalizzato sui ventenni, sui trentenni, ecco ho visto tanti occhi
00:08:45lucidi di persone che non hanno vissuto direttamente quel campionato, quell'avventura straordinaria,
00:08:52questo significa che quello scudetto, quello che avete fatto vive quotidianamente oggi a
00:08:57Verona e quindi essere oggi qui in questa sala, in questo luogo prestigioso è veramente
00:09:03un regalo che di nuovo grazie e ce lo ricorderemo a lungo, a lunghissimo, questa è una premessa
00:09:11che ci tenevo a fare, era doverosa, era giusta, adesso ci avviciniamo anche e ci immergiamo
00:09:18insieme agli amici, ormai li definisco così, scrittori e giornalisti ad Alberto e Paolo
00:09:23a ricordare quella fantastica annata, prima però vorrei che intanto ci fossero altri saluti
00:09:31e altri brevi momenti di introduzione perché abbiamo vissuto questa stagione anche a novembre,
00:09:38lo scorso novembre, un momento molto bello, c'è la fondazione di un Hellas Club qui al
00:09:43Parlamento e allora chiedo all'onorevole Ciro Maschio se può fare anche lui un saluto,
00:09:49anche in ricordo di quello che è avvenuto solo sei mesi fa, grazie.
00:09:52Grazie e buongiorno a tutti, anche per me è una grandissima emozione condividere con
00:10:03voi oggi questo momento, quindi ringrazio molto l'amico Presidente Fontana, la società,
00:10:11i giornalisti e i redattori che tra poco ci racconteranno nella giornata di oggi questa
00:10:18storia e ringrazio tutti voi. Tutti sappiamo quanto i colori dell'Ellas siano fortemente
00:10:29legati alla città di Verona, c'è un'identità, c'è uno spirito molto forte nel quale tutti
00:10:36i veronesi si identificano, sia quelli che vanno allo stadio sia quelli che seguono l'Ellas
00:10:41anche da più lontano. Tutti sappiamo, lo ha detto benissimo prima anche Lorenzo Fontana,
00:10:52cosa sia stato lo scudetto per tutti noi, per la città di Verona. È sicuramente una
00:10:59delle imprese del calcio contemporaneo più belle, se volessimo cercare un confronto, qualcosa
00:11:06di simile è avvenuto forse solo nella Premier con lo scudetto dell'Ester. Lo scudetto del
00:11:13Verona è stato lo scudetto dell'ultima provinciale, neanche capoluogo di regione, a vincere lo scudetto
00:11:21in Italia. Quindi è una storia bella che va al di fuori dei confini di Verona perché è
00:11:27stata il simbolo di un calcio che è dalla provincia con umiltà, con impegno, con un gioco
00:11:35che è stato straordinario e sbaragnando tutti i pronostici è arrivato dove nessuno si sarebbe
00:11:42mai sognato, dove non si sognavano neanche i giocatori stessi e l'allenatore quando hanno
00:11:47iniziato il campionato. Quindi è bellissimo raccontare questa storia oggi, è bellissimo
00:11:54condividerla. Il calcio club Ellas Verona Parlamento è nato pochi mesi fa, la fatalità è nata
00:12:03nella stagione 2024-2025, quindi a 40 anni da quell'eroica stagione e ha lo scopo non solo
00:12:11di trasmettere anche al di fuori dei confini di Verona questa grande passione per l'Ellas
00:12:18che c'è nella nostra città, una passione sana al di là di tanti pregiudizi che a volte
00:12:23anche nei media nazionali abbiamo visto, ma è nato anche per difendere, sostenere, valorizzare
00:12:31tutto quello che significa l'Ellas Verona e la città di Verona a livello nazionale.
00:12:38A volte le provinciali sono state un po' penalizzate rispetto ovviamente al mainstream che sostiene
00:12:46soprattutto le più grandi squadre e noi pensiamo con il nostro Ellas Club Parlamento di poter
00:12:54dare una mano invece a raccontare e sostenere nel modo più forte, più sano e più efficace
00:13:01possibile tutto quello che rappresenta l'Ellas Verona e tutto quello che rappresenta la città
00:13:09di Verona. Quindi grazie veramente a tutti voi, raccontare questa storia serve come avete
00:13:14detto anche a trasmettere questa sana passione ai giovani che come noi si sono commossi domenica
00:13:21allo stadio a vedervi sfilare, abbiamo rivissuto delle emozioni indimenticabili che ricorderemo
00:13:28per tutta la vita. Quindi grazie ancora.
00:13:30Grazie. Davanti a me ho da una parte l'Ellas di ieri, Scudettato, Piero Fanna, Giuseppe
00:13:40Galderisi, Luigi Sacchetti, Capitan, Roberto Triccella e Domenico Volpati, ma ho anche l'Ellas
00:13:46Verona di oggi. Allora per un duplice saluto chiamo prima Cristian Puscasio che è managing
00:13:51partner proprietario dell'Ellas Verona, Presidio Investors, per un breve saluto chiedo di raggiungermi
00:13:59qui sul podio e poi chiederò lo stesso anche al Presidente Esecutivo Italo Zanzi. Grazie.
00:14:11Prima mi scuso il mio italiano, non sono italiano però provo di parlare un po'. Sono felicissimo
00:14:16di essere là, grazie che avete organizzato questa bella roba, i miti in prima fila, però
00:14:22mi piace che anche a Roma si conosce Verona. Io sono andato a Monaco di Baviera, sono andato
00:14:29a Verona molte volte quando sono bimbo, allora per me Verona è una bellissima città, il modello
00:14:36della città bella italiana. Allora quando è diventata questa opportunità di investire in
00:14:44Verona, sono stato contentissimo, è un processo abbastanza complice, vecchio proprietario non
00:14:51è una persona più facile così, però c'è un club, è una città bellissimo e per noi
00:14:59il nostro cibo è, non so se possiamo promettere un altro scudetto, quello è difficile, però
00:15:06vogliamo creare la comunità, la comunità sopra il club, essere un centro della comunità,
00:15:12però invitiamo tutta la città, tutta la regione, cerchiamo di lavorare anche con Visit
00:15:20Verona e il turismo, con la comunità del business e creare un vero evenimento, non solo 90 minuti,
00:15:28ma tutti insieme. Domenica scorsa abbiamo fatto un piccolo Hellas Garden, se non è venuto
00:15:36anche il Presidente, non so se vi è piaciuto, però è un modo da avere tutta la gente insieme
00:15:45e questo è il nostro cibo, è un progetto a long termine, non è facile fare molte cose, è velocissimo,
00:15:52però siamo contenti di questo e forse fra qualche mese veniamo ancora qui per chiedere il vostro aiuto
00:15:59per l'idea del nuovo stadio, perché è anche questo per la città, per il Veneto e per rinforzare
00:16:07questa bella opportunità. Verona è come centralissimo in Italia, è una città strategica anche geografica,
00:16:16speriamo di fare il meglio che possiamo e la cosa più importante, ovviamente ancora un punto,
00:16:23domenica o la prossima settimana. Grazie.
00:16:28Grazie a Cristian Puscasio, allora chiedo al Presidente Esecutivo Italo Zanzi, anche a lui,
00:16:34di fare due parole, grazie.
00:16:38Grazie a tutti, primo, grazie Presidente per questo onore di essere qua, per la nostra società,
00:16:46il nostro club e anche la nostra lienda, è un giorno importantissimo. Magari hai visto tutti
00:16:53che abbiamo fatto tanti eventi in questo ultimo mese per onorare questo gran successo che hanno
00:17:00avuto i nostri campioni e questo è anche giusto per riconoscere questo successo, però anche come
00:17:07ha detto Chris, per avvicinare la società, il club alla città. Abbiamo fatto un evento bellissimo
00:17:15per avere il libro, abbiamo fatto un evento nello stadio e parecchie altre cose. E questo
00:17:22per noi è il primo passo, il primo passo di avvicinare di nuovo la città al club.
00:17:29Vuol dire anche che questi signori sono campioni, ma io ho avuto l'opportunità personale di conoscerlo
00:17:36anche come umano e diciamo in inglese, simply the best, anche come persona. E veramente le ringrazio
00:17:50per tutto il supporto, tutta la collaborazione e come diciamo in inglese, we're just getting started.
00:17:55Comunque adesso noi, questo è il primo passo, noi insieme dobbiamo andare avanti, perché
00:18:03non è solo loro, sono tutti noi, come regione, come governo e anche come ogni tifosi nella
00:18:11città e anche la gente che vive all'estero che è del Veneto o del Verona. Quindi per
00:18:16vincere dobbiamo essere insieme, dobbiamo essere unelas. Grazie, grazie mille. E sono
00:18:22tutti invitati allo stadio domenica e a qualsiasi altra partita. Grazie mille.
00:18:32Adesso è il momento in cui ci rituffiamo in quella stagione fantastica. Paolo Adalberto
00:18:40con voi è iniziato tanti mesi fa questo percorso, voler ricordare nel migliore dei
00:18:47modi possibili un'annata unica nella storia del calcio italiano. Paolo, vengo dritto al
00:18:54punto, è inutile girarci troppo intorno, ma 40 anni dopo, che significato ha avuto
00:18:59quello scudetto vinto dal Verona?
00:19:02Beh, innanzitutto però permettemi prima di salutare e di ringraziare, perché è un grande
00:19:05onore essere qui. È un grande onore che devo al Presidente e al Verona Club, che sono
00:19:12stati molto gentili ad invitarci, e ovviamente lo devo anche al Verona, perché è stato il
00:19:18Verona a propormi di scrivere, assieme ad Adalberto, questo libro ed è stato un, insomma,
00:19:28come si suol dire, si è scritto da solo praticamente, perché loro aspettavano soltanto di poter ricordare
00:19:35quella che è stata una grandissima stagione. Mi piace raccontarvela come una grande storia
00:19:41italiana che unisce la competenza necessaria di quattro persone, che sono il proprietario,
00:19:52Chiampan, che amministra, il Presidente Guidotti, che rappresenta nelle sedi istituzionali,
00:19:59il club, il direttore sportivo Emiliano Mascetti, che sceglie i giocatori, e l'allenatore
00:20:06Osvaldo Bagnoli, che straordinariamente li mette assieme, li fa stare assieme. Metterli
00:20:12assieme è uno dei concetti chiave di questa squadra, che è stata definita giornalisticamente
00:20:19in quei tempi, loro giustamente si arrabbiano, una squadra di scarti. E secondo me quella
00:20:26definizione squadra di scarti dai grandi club in realtà era una definizione protettiva nei
00:20:32confronti degli allenatori e delle società che non avevano capito il reale valore di
00:20:38questi giocatori. Mentre invece l'opera di Bagnoli ha fatto sì che magicamente, come un
00:20:45mosaico, tutte le tessere del mosaico andassero assieme e quelli che erano i punti di forza
00:20:50di uno andavano a compensare i punti deboli di un altro e soprattutto c'era molto talento
00:20:58in quella squadra. Mi permetto, Onorevole Maschio, di ricordare come il Lester appartiene
00:21:06alla categoria dei miracoli. Non c'è un'altra maniera per definirla. Per dare un'idea ai bookmaker
00:21:12inglesi all'epoca quotavano la vittoria del Lester 5.001, che è una quota che viene destinata
00:21:21alle imprese impossibili. 5.001 è data una nuova apparizione del mostro di Loch Ness, per
00:21:28intenderci, o lo sbarco degli extraterrestri. Quelli sono dati 5.001 dai bookmaker inglesi.
00:21:35Mentre invece quel Verona era una squadra forte. Qui entra un po' il tecnico che c'è in me.
00:21:41Era una squadra forte, era arrivata quarta due anni prima. Era una squadra che aveva già
00:21:45partecipato alle coppe e che aveva probabilmente nella sua capacità tecnica, che era di primissimo
00:21:53ordine, aveva bisogno di due panzer, che sono Brieger e Delkier, che arrivarono quell'estate
00:21:59e completarono. La cosa che un po' mancava a quella squadra venne completata. Questo per dire
00:22:05che fu un progetto e quindi competenza di chi l'ha creato, talento dei giocatori.
00:22:11E poi la cosa che io mi sono abituato in tutti questi anni da giornalista calcistico a
00:22:17osservare e a discernere nelle occasioni quando una squadra è veramente grande. E cioè la
00:22:23perseveranza, lo spirito di squadra, il team spirit. La loro capacità di non chiedersi
00:22:30mai devo fare questa corsa perché il mio compagno è in difficoltà, ma di farla, senza
00:22:36pensare poi magari prendo mezzo voto in meno in pagella come succede abitualmente in tante
00:22:42grandi squadre. Ecco, non c'era nessuna forma di egoismo. C'era la forma siamo assieme,
00:22:48stiamo scrivendo una grande storia, la possiamo scrivere, facciamolo. Facciamolo. E quindi
00:22:54questa è stata la cosa, intervistando alcuni di loro, andando a rileggere le cronache dell'epoca,
00:23:01la perseveranza e l'applicazione di questi giocatori guidati da loro, non mi stancherò
00:23:06mai di ricordarlo, straordinario allenatore, Osvaldo Bagnoli, ha prodotto questo risultato
00:23:16che vi garantisco e forse è il risultato singolo più grande nella storia del campionato
00:23:23italiano. Perché se voi pensate che in quell'anno arrivarono Maradona, quell'anno l'84-85 è
00:23:31l'unica stagione nella quale sono contemporaneamente in Italia Maradona, che arriva per il primo
00:23:37anno a Napoli, Zico, che ha il secondo e ultimo anno nell'Udinese, e Platini, che erano
00:23:42i tre giocatori incontestabilmente più forti del mondo in quel periodo. Sono tutti lì.
00:23:47Elchiar, nel momento in cui viene contattato da Mascetti, ha sul tavolo due offerte, una
00:23:53del Verona e una del Real Madrid. E lui dice, se voglio essere riconosciuto, quell'anno
00:24:00arriva il secondo del Palme d'Oro, se voglio essere riconosciuto come un grandissimo giocatore,
00:24:05devo andare in Italia. E lui chiede a Laudrup, a Bergen, agli altri danesi, e dicono, come
00:24:11è il Verona? E questi tergiversano un po', dicono, ah, è una città bellissima. E lui
00:24:17dice, non ho chiesto la città, voglio sapere com'è la squadra. E questi, guarda, non vincerai
00:24:22lo Scudetto, ma è una buona squadra. E a fine stagione è la prima telefonata che fa Elchiar
00:24:27e a questi due compagni. Che cos'è che non dovevo vincere?
00:24:35E quindi grazie ancora per essere qui e grazie ad Alberto, che è stato uno splendido compagno
00:24:41di viaggio, una memoria storica necessaria per fare quello che io penso e spero sia stato
00:24:48un tributo adeguato alla grandezza di questi giocatori. Grazie.
00:24:55Ad Alberto, un compito ingrato, ma sei un giornalista bravissimo. Ti chiedo di essere sintetico,
00:25:01ma ci dai una fotografia di quella stagione, la tua fotografia di quella stagione che tu
00:25:06seguisti da cronista.
00:25:14Intanto è un orgoglio essere qui e ringrazio tutti voi per la vostra presenza e per il vostro
00:25:20ascolto anche. Direi che Paolo ha messo a fuoco chiaramente l'impresa. Pochi uomini veri,
00:25:28ma è talmente anomalo lo scudetto del Verona che per raccontarlo con le giuste cadenze emotive
00:25:34dovrei essere un inventore di neologismi come Gianni Brera o un cacciatore di storie come
00:25:42Edoardo Galeano. Ma il dovere della sintesi mi induce a usare soltanto quattro parole per
00:25:49spiegare quello che è accaduto. La prima vale per tutti noi, è ricordo, ripassare dalla
00:25:57parte del cuore. È il ricordo di tanti fotogrammi che abbiamo ancora incollati alla mente, alle
00:26:04sinapsi. Pensiamo a Garella, al volo del Gabbiano, l'abbiamo chiamato così, di San
00:26:09Siro per dirottare sul palo il colpo di testa di Atley. Oppure pensiamo a Elkier, al gol
00:26:15senza scarpa contro la Juventus o agli stivali delle sette leghe di Fanna. Incredibile quell'anno.
00:26:21La seconda parola è nostalgia. Da nostos, ricordo, è algo dolore. Cioè il dolore per
00:26:28qualcosa che non c'è più. Però se io guardo Volpati, mi chiedo, ma è proprio vero?
00:26:33Siamo sicuri che sia così. Volpati è uno sciamano. Nel spogliatore di Bergamo aveva
00:26:38già visto tutto. Il tempo ci farà capire, aveva detto, l'importanza di questa impresa.
00:26:46Un'impresa che è tornata attuale adesso, proprio grazie anche alle tante recensioni di
00:26:51questo libro fortemente voluto da Dino Guerini e affidato alla regia di Paolo Condò con la
00:26:57mia collaborazione. E allora la terza parola non può essere che saudari è intraducibile,
00:27:05è portoghese, neanche loro lo sanno tradurre con esattezza. Però il concetto potrebbe essere
00:27:10la presenza dell'assenza. Ed è per questo che dopo 40 anni ormai ci troviamo qui a raccontare
00:27:17non la leggenda del Verona. La leggenda è qualcosa di statico, è qualcosa di ancorato
00:27:22nel tempo fermo. Noi raccontiamo invece il mito del Verona, perché il mito continua a
00:27:28vivere, si trasforma, si ingigantisce, vive dentro di noi attraverso il diritto alla memoria
00:27:34che questi signori che hanno compiuto l'impresa hanno il diritto di essere ricordati. La quarta
00:27:40e ultima parola non ha bisogno di commento perché è una parola di tre sillabe che custodiamo
00:27:48nel cuore tutti noi ripassando con il ricordo il nome di Bagnoli e non serve dire di più. Grazie.
00:28:00Grazie ad Alberto. Prima di parlare con i nostri campioni d'Italia chiedo al sottosegretario
00:28:06Mazzis se può anche lui gentilmente offrirci un suo commento.
00:28:11Io so che stiamo rompendo un cerimoniale perché non so se sia corretto che parli un sottosegretario
00:28:22alla Cultura dopo il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, però credo, mi sembra di capire
00:28:28che Lorenzo Fontana ha autorizzato un protocollo veronese oggi, quindi io sono veronese e quindi
00:28:34diciamo salta tutto. Io ho un ricordo personale, porto un ricordo personale perché l'emozione
00:28:41l'avete già comunicata voi e racconto una brevissima storia. A quel tempo io ero nel calcio
00:28:48perché avevo frequentato insieme proprio a Ciccio Mascetti il primo corso di manager di
00:28:53società di calcio che veniva fatto a Coverciano, primo corso che era stato fatto da Italo a Lodi
00:28:59e io ero il più giovane diciamo diplomato da quel corso per cui ero nel calcio e quel
00:29:05giorno ero allo stadio, avevo già 25 anni per cui ero grande e mi ricordo che andai allo
00:29:11stadio assieme a Mogol perché erano i primi tempi, lui aveva questa idea della nazionale
00:29:18cantanti e quindi Mogol è un uomo molto di sentimento e di cuore, mi chiese di poter venire
00:29:24allo stadio di Verona che ormai aveva già fatto l'impresa perché la domenica in cui
00:29:31noi festeggiamo lo Scudetto l'avevamo già vinto la domenica precedente e quindi io mi
00:29:37diedi da fare per trovare i biglietti che mi diede Emiliano, mi diede Ciccio Mascetti
00:29:41e noi arrivamo in questo stadio e io posso proprio testimoniare una cosa che non avevamo
00:29:47mai visto prima, chi c'era credo che anche i giocatori se lo ricorderanno, era uno stadio
00:29:52completamente diverso da quello che noi eravamo abituati a vedere perché era uno
00:29:56stadio addobbato a festa ma con una cosa che dopo ci si è abituati a vedere ma
00:30:01all'epoca non esisteva proprio, c'erano delle torri di amplificazione in prossimità
00:30:07delle bandierine che diffondevano una musica ad un livello pazzesco, un po' quello che
00:30:12oggi succede nel tennis, quello a cui siamo abituati quando c'è un cambio di campo nel
00:30:15tennis, ecco quella per me fu la prima volta che io vedi una cosa del genere, per cui
00:30:20arrivamo in un'atmosfera che era a dire incandescente e poco, cioè era proprio una
00:30:25cosa di un entusiasmo pazzesco che ci contagia molto, per cui Mogol a un certo punto io conoscevo
00:30:32già Giuseppe e Nano Galderisi, insomma perché ce l'avamo visti a Coverciano e a un certo
00:30:37punto Mogol Massillo preso da un'eccitazione pazzesca e mi disse voglio andare nello spogliatoio
00:30:42a salutare i giocatori e io gli dicevo guarda che difficile oggi, insomma noi non riuscimmo
00:30:46ad andare nello spogliatoio perché fu veramente impossibile, io provai a cercare, non c'erano
00:30:52i telefonini, chiamavo, chiedevo, insomma alla fine non riuscimmo e Mogol rimase molto
00:30:57deluso e lui poi mi disse una frase che io porto nel cuore, Mogol oggi ha quasi 90 anni
00:31:02ancora vivo e lotta insieme a noi come si dice, però me la porterò sempre nel cuore perché
00:31:07mi disse quello che state dicendo voi, mi disse noi dovremmo andare a salutare quei giocatori
00:31:13perché tu non hai capito che questa è una giornata storica e tu non te la dimenticherai
00:31:17per tutta la vita e aveva ragione e oggi io sono felice di essere qui, grazie a tutti.
00:31:23Grazie. Adesso io vi coinvolgo uno alla volta e tanto abbiamo avuto la fortuna in queste
00:31:32settimane di vederci e sentirci spesso, devo partire e voglio partire da Capitan Roberto
00:31:38Triccella. Grazie. Capitano, tra le tante cose che hai detto, avevi il rammarico qualche
00:31:49anno prima di non aver alzato la Coppa Italia, hai dichiarato, direi che ci sei rifatto con
00:31:54gli straordinari. Assolutamente sì, che dire, innanzitutto siamo onorati di essere stati
00:32:01invitati. Non ci sentivamo degli scarti, spiego semplicemente, no no, no ma non è una
00:32:13puntualizzazione perché faccio un esempio stupido, io giocavo nell'Inter, nei ragazzi
00:32:20dell'Inter, il capitano dell'Inter era Graziano Bini, 23 anni, che era reputato un grande talento,
00:32:29l'anno successivo nel mio ruolo, nei giovanini dell'Inter, c'era Roberto Galbiati che poi
00:32:35ha giocato 15 anni in Serie A, l'anno successivo il libero dell'Inter era Arturo Vianello che
00:32:41ha giocato anche lui 10-12 anni in Serie A, l'anno dopo c'ero io, l'anno dopo c'era
00:32:48Occhi Pinti che ha giocato anche lui una decina d'anni in Serie A, questo cosa vuol dire?
00:32:52Vuol dire che una volta il settore giovanile delle grandi squadre era valorizzato, di conseguenza
00:32:59tu uscivi dal settore giovanile dell'Inter andavi a giocare in Serie C, andavi a giocare
00:33:04in Serie B se dovevi crescere, ecco il Verona è stato costituito in quegli anni da giocatori
00:33:13che non avevano spazio nelle grandi squadre perché tutto sommato c'erano altri grandi giocatori
00:33:20e che dovevano crescere, io penso di essere diventato giocatore vero a Verona ma perché
00:33:27negli anni sono cresciuto, prima giocavo sempre palla al piede come dicono, bello da vedere
00:33:36ma poca sostanza, poi invece ho imparato ma perché sono cresciuto io mentalmente a giocare
00:33:41senza palla e di conseguenza in questi giorni tanti ci hanno chiesto ma com'era giocare contro
00:33:50Maradona, contro Rummenigge, ma non ci si è mai posto il problema, ma non per essere
00:33:57supponenti, ma perché diciamo che allora giocare contro questi grandi giocatori era la
00:34:04normalità e poi noi avevamo la caratteristica di squadra, cioè la partita la vinceva la squadra.
00:34:14Maradona è arrivato in Italia, la prima partita ha preso tre pere a Verona, il campionato
00:34:20l'ha vinto due anni dopo, tre anni dopo, ma quando dietro di sé aveva una squadra vera
00:34:26perché non vinci il campionato solo con il grande giocatore del Real Madrid, ha preso
00:34:31Mbappé a tutti i grandissimi giocatori, ma ha lasciato alle spalle Ross e questi giocatori
00:34:37che hanno creato negli anni veramente una grande squadra.
00:34:43E quindi non vorrei dilungarmi e tediarvi ulteriormente, però vorrei solo dirvi una cosa, avete creato
00:34:51l'Ellas Club Montecitorio, se dovesse essere organizzata una partitina vorremmo essere chiamati
00:34:58in causa perché non vorremmo fare brutta figura, prima analizziamo chi sono i giocatori
00:35:04e casomai inseriamo anche uno della vecchia guardia per cercare di alzare il livello, perché
00:35:11siamo abituati a vincere.
00:35:13A Luigi Sacchetti chiedo una cortesia, ci aiuti a capire qual era la magia, quali erano
00:35:26gli ingredienti di quello spogliatoio, perché si è detto, lo ha detto anche adesso il capitano,
00:35:32prima di essere giocatore eravate veramente una squadra fatta di uomini, è l'insieme che
00:35:36vi ha portato a compiere quell'impresa.
00:35:40Intanto permettimi di ringraziare il Presidente e tutti, grazie per noi è un grande onore
00:35:46essere qui.
00:35:47Non è una domanda facile la tua, perché credo sia stato un po' detto tutto, il segreto
00:35:54era che dopo 40 anni siamo ancora qui tutti insieme, di sera ci siamo divertiti di andare
00:36:00in giro per Roma, il segreto era questo, noi non avevamo bisogno che il mister ci dicesse
00:36:06venerdì si va in ritiro, noi il venerdì sera eravamo, chi è di Verona ricorda Torcolotti,
00:36:12il venerdì sera eravamo tutti a cena per conto nostro da soli, ma eravamo 15 a cena per conto
00:36:18nostro, quindi non c'era quell'obbligo di sentirsi legati alla squadra, eravamo la squadra
00:36:25noi fuori dal campo. Però vorrei dire una cosa che diceva prima Paolo, una cosa importante,
00:36:32quello del Verona non è stato un miracolo, come tutti hanno definito, quello del Verona
00:36:36è stata una cosa che è venuta in quattro anni, è stata una crescita continua, quindi
00:36:43dire un miracolo è un po' riduttivo, il Leicester forse è stato un miracolo, ma il budget
00:36:48del Leicester forse era un po' diverso dal nostro budget. Quindi rispondo alla tua domanda,
00:36:53siamo qui, ci divertiamo ancora a stare insieme, abbiamo la nostra chat, ci vediamo uno o due
00:36:59volte l'anno per fare le scene e il segreto era solo quello lì. Grazie.
00:37:04Grazie, grazie. Ti chiedo se passi il microfono come passavi la palla in campo a Giuseppe Nanu
00:37:10Galderisi, a proposito di... Poche volte.
00:37:13No, non mi dire così, non mi dire così.
00:37:20Grazie che non mi fate andare lì dietro, perché è abbastanza alto, non volevo... No,
00:37:26dai, grazie, siamo veramente orgogliosi di essere qua. Io ringrazio il Presidente, che
00:37:31tra l'altro so perfettamente che una delle cose belle che mi rimane, oltre a questi fantastici
00:37:38compagni di squadra che lo saranno per tutta la vita, è la felicità che abbiamo dato
00:37:44a tutte le persone di Verona, perché immagino la gioia, questa era la mia... Io ho sempre
00:37:53giocato a calcio per cercare di divertire la gente. A volte facevo anche divertire, ma non
00:37:58vincevo. Grazie a loro, grazie un po' a tutto quello che è stato fatto, ho abbinato il
00:38:03piacere di giocare a calcio e vincere. E vincere a Verona può portare solo quello
00:38:09che ha raccontato il nostro Presidente, la gioia, la felicità. Io mi ricordo ancora la
00:38:18corsa che abbiamo fatto dal ristorante fino a Piazza Bra, quando c'è stata la serata,
00:38:23è stata una cosa fantastica. Si vedevano lacrime, anche se non c'erano, e ci vedeva
00:38:28gioia. È stato un momento meraviglioso. Come è stato meraviglioso... Ma tu mi avevi
00:38:35fatto una domanda, no? No, come in campo mi piace che tu possa spaziare.
00:38:40Come è stato... Sì, sto correndo, io ho fatto sto correndo. No, volevo dire che una cosa
00:38:49bella di domenica, Dino l'ha anticipata, è che è vero che è stata un'emozione incredibile.
00:38:58Vedere le persone di una certa età, si vedeva la gioia e la felicità che brillavano, gli
00:39:05occhi brillavano. Ma la cosa bella che io ho notato è che c'erano bambini e ragazzini
00:39:10che non sapevano neanche... Forse... Che mi chiamavano Nano, ma tu sei Nano? Ci riconoscevano
00:39:17con quell'amore, con quella passione che a me mi ha toccato tantissimo. E poi voglio
00:39:24anche ringraziare il Presidente e Chris. Perché dopo 40 anni, forse è la prima volta che mi
00:39:34sento di nuovo a casa veramente, veramente. Non lo dico perché come tutte le grandi imprese
00:39:45possono poi piacere o non piacere, forse siamo stati anche un po' esagerati per chi stava
00:39:55lavorando per il Verona. Invece mi sembra che ci hanno aperto le porte in modo molto semplice.
00:40:05Sì, semplice. Grazie Presidente. Grazie Chris. E niente, se mi avete fatto...
00:40:10Sei stato perfetto.
00:40:12Grazie Presidente di nuovo e alla prossima.
00:40:16Grazie.
00:40:17Ai 50 anni, non so chi ci sarà di loro, ma io che sono il più giovane ci sarò sicuramente.
00:40:21E allora, continuiamo la carrellata pure con Piero Fanna, perché invece Piero, tu che
00:40:27abiti a Verona, magari questa emozione che continua a vivere nella città la tocchi con
00:40:35mano quotidianamente.
00:40:37Eh beh, siamo io e Gigi, siamo gli unici rimasti a Verona, gli altri sono andati tutti via con
00:40:43le lacrime agli occhi. Sì, tanto ringrazio il Presidente, veramente è un onore essere qua.
00:40:51Anzi, mi sento ancora di più romano perché mia figlia vive a Roma da 13 anni e allora
00:40:59ho il nipotino che ha 9 anni, Tommaso, che è un lupacchiotto.
00:41:06E gli ho detto, però Tommy, gli ho detto, sai qual è la nuova squadra?
00:41:09Verona, quindi più Verona con la Ma invece della Na. Quindi è una bella cosa. Sì, di
00:41:22quel periodo devo dire che è stato quei tre anni, due o tre anni che ho passato, sono stati
00:41:31gli anni più belli della mia carriera e qui in quegli anni ho trovato, ho avuto le mie tre
00:41:40vere famiglie. La famiglia che ho costruito, privata, la famiglia, una parte c'è qua, con il
00:41:48nostro grande allenatore, con tutta la società e la terza, quella che ci ha aiutato, i nostri
00:41:56grandi tifosi. Quindi è un'emozione essere qua. Grazie.
00:42:02Grazie anche a Piero Fanna. E voglio concludere, io gli lascio sempre il compito più ingrato
00:42:08a Domenico Volpati, ma lo faccio perché so che lui può tranquillamente farlo. L'uomo,
00:42:12il giocatore, espressamente richiesto da mister Osvaldo Bagnoli per lanciare quell'avventura
00:42:19fantastica. Grazie a tutti voi, grazie Presidente. Che dire, hanno detto tutto loro, ma voglio
00:42:28ricordare questo sentimento di gratitudine profondo che ha la città di Verona nei nostri
00:42:37confronti. È una cosa che è all'inverosibile, è proprio una cosa molto importante, visibile.
00:42:44Vedi, abbiamo visto, ma non soltanto domenica scorsa, abbiamo visto proprio la gente piangere
00:42:51e tutti che ci ringraziano, proprio questo senso profondo di gratitudine. Questa è la
00:42:56grossa differenza che ha fatto le nostre prestazioni, la nostra squadra, il nostro tempo rispetto
00:43:04a quegli altri squadri che hanno vinto lo Scudetto e questo chiaramente ha lasciato un segno
00:43:12indelebile in noi e anche nella città di Verona. Voglio ricordare in particolare un grosso
00:43:20ringraziamento a Osvaldo Bagnoli, soprattutto perché per quanto mi riguarda io l'ho avuto
00:43:26negli anni 70 allenatore, quasi alla fine degli anni 70, all'inizio, è riuscito a farmi
00:43:34spostare la laurea di otto anni. Io questo lo ringrazio veramente perché io dovevo lavorare
00:43:40a me prima, però è riuscito, ma nel momento in cui gli ho detto di sì, sono diventato
00:43:46medico otto anni dopo. Comunque è stata un'avventura bellissima. Altra cosa a dire, compagni di squadra.
00:43:54eravamo, sai perché faccio dire, sono tanti nomi, la famiglia, ma c'era questa empatia,
00:44:01questa voglia di prestarsi per l'altro senza dover a tutti i costi ricevere un grazie e questo
00:44:09è stato il segreto di una squadra che ha giocato un calcio spettacolare, soprattutto
00:44:15gli anni precedenti. Quindi siamo maturati tutti insieme, siamo maturati insieme dall'82
00:44:21in poi, fino anche dopo lo scudetto nell'87 e lì nello stadio di San Siro, quando siamo
00:44:28arrivati i quarti nell'87, ho visto il mister piangere. Questa è una chicca perché l'ho
00:44:37detto forse a nessun giornalista, forse l'ho detto ho visto il mister piangere dalla gioia
00:44:41nello spogliatore di San Siro. Era un Verona che era un po' al tramonto, però è rimasto
00:44:51sempre, abbiamo fatto un segno alla storia e rimarremo nei cuori di tutti e Verona è
00:44:57la città che ci ha adottati. Non c'è stato bisogno dell'incorronazione del sindaco, perché
00:45:02noi si sentiamo già veronesi. Grazie comunque per l'invito.
00:45:07Grazie, grazie. Avete capito perché me lo gioco sempre alla fine, Domenico Volpati.
00:45:12Allora, adesso abbiamo il piacere di vedere un estratto di un documentario realizzato
00:45:18dalla RAI che appunto vuole celebrare quella fantastica stagione 1984-85. Grazie.
00:45:32Grazie a tutti.
00:46:02Raccontaci un po' come la capolista va a San Siro al vero primo esame da capolista.
00:46:11Direi che è un esame abbastanza difficile, comunque direi che meglio di questo esame per
00:46:17vedere quali sono in realtà le nostre forze non si può avere. Quindi l'Inter è una delle
00:46:21prime squadre in Italia, è la più titolata al titolo, quindi oggi sapremo se il Verona
00:46:26può veramente puntare a un qualcosa di più in alto oppure se deve un attimino ridimensionare
00:46:32le sue aspirazioni. E l'esame è andato bene, anzi benissimo per il Verona.
00:46:38A San Siro la squadra di Bagnoli ha dimostrato portamento ed autorità da prima della classe.
00:46:45Ferroni con il passare dei minuti ha preso dimestichezza con Rummenigge costringendolo a
00:46:50cercare palla un po' dappertutto. L'interista comunque si è reso prezioso con suggerimenti
00:46:57che non sempre sono stati sfruttati dai compagni.
00:47:02Brighi fa... è un giocatore di centrocampo dove cerca di contrastare un po' e far gioco
00:47:08mentre Rummenigge è sempre sottoposto a una marcatura aspettata. Ha dato l'impressione
00:47:11che questo non c'era niente da scoprire. È un giocatore che non può lasciare un attimo.
00:47:19Molto diplomatico Bagnoli nel commentare la prova dei due tedeschi. Il Verona dopo aver respinto
00:47:25il solito assalto iniziale ha fatto valere nella ripresa la sua organizzazione a centrocampo
00:47:31con Brighi e Vigenaro abili anche nel dare impulso al gioco d'attacco. Elkier ha ingaggiato
00:47:38un lungo duello con Ferri. Il danese è andato vicino al gol quando Zenga è stato costretto
00:47:44a salvare due volte consecutive anche con l'aiuto del palo la porta nerazzurra. È lo stesso palo
00:47:50che nel primo tempo ha aiutato Garella. È stato appunto nella seconda parte della gara
00:47:56che il Verona pur avendo subito l'iniziativa dell'Inter ha dimostrato di valere il primato.
00:48:01La squadra nerazzurra forse ha un po' pagato il mercoledì di Coppa ma soprattutto ha avuto
00:48:07davanti un avversario di grande valore. Insomma uno spettacolo calcistico gradevole cui è mancato
00:48:13solo il gol anche per la bravura di Zenga e Garella.
00:48:17A quel punto qua noi dobbiamo solo vivere la giornata. Io direi sempre che la parola
00:48:20ancora lì per un altro scudetto è sempre una parola troppo grossa per il Verona.
00:48:24C'è poco da fare. È chiaro che oggi la squadra ha dimostrato maturità ad una squadra
00:48:28che sa quello che vuole. Però da lì a passare ad essere maturi direi che dovrebbe passarne
00:48:34ancora di acqua sotto il ponce.
00:48:36Ecco il primo. Vedete Triccella di Gennaro. Porge Elkier. Elkier ancora di Gennaro
00:48:41che allunga per Fanna. Fanna deve fare una svolta a destra poi mette in mezzo un pollone
00:48:46sul quale Tacconi esce fuori tempo. Il piccolo Galderisi segna il primo gol del Verona. È
00:48:51l'1-0. Il raddoppio da un calcio di punizione di Gennaro. Lungo per Elkier. Finta di Elkier
00:48:57che sposta Pioli e poi va via di potenza in velocità. Pioli tenta anche lo sgambetto
00:49:02non ci riesce. Supera anche Favero e mette sul secondo palo. 2-0. Vedete la gioia di Elkier
00:49:08in contraposizione invece la calma serafica di Bagnoli e il nervosismo invece accentuato
00:49:14di Trapattoni. Evidentemente Ericsson e i giallorossi non avevano fatto i conti con Claudio
00:49:22Garella. Sarà stata l'aria di Roma, sarà stato il grande palcoscenico dell'Olimpico,
00:49:27sarà stato perché no anche un briciolo di fortuna. Garella è stato davvero superbo
00:49:32opponendosi alle numerose conclusioni avversarie. Oggi la Roma ha dato l'impressione di aver
00:49:37fatto un grande progresso. In Coppa, a Bucharest, aveva ritrovato il carattere. Contro il Verona
00:49:43oltre Falcao ha riacquistato quel pizzico di spregiudicatezza che l'aveva fatto difetto
00:49:48in questo inizio di campionato. E il Verona, seppur in un look francescano, qualcosa l'ha fatta
00:49:55vedere in contropiede. Questo è Di Briegel. Prima di affidarsi totalmente a Garella, il
00:50:03Verona all'inizio della ripresa costruisce le sue due migliori occasioni da gol. Prima
00:50:07con un tentativo di Fanna e del Pierre Larsen e poi con una classica manovra di contropiede
00:50:13impostata da Galderisi e conclusa da Di Gennaro. Il Verona di oggi è tutto qua, ma contro una Roma
00:50:20così energica era difficile giocare. Ed ora vi presentiamo il Claudio Garella Show,
00:50:27un repertorio infinito di interventi spettacolari.
00:50:50Il nome da oggi in poi sarà Garellic, perché penso che una giornata così non l'hai mai vissuta,
00:51:06tutto sommato. No, non l'ho mai vissuta, sono contento di averla vissuta a Roma perché ho
00:51:11fatto due anni così, insomma, non tanto bene. Un po' di turbolenti, diciamo così, però il merito
00:51:17non è mio, il merito è della società, il merito è della squadra, che i miei compagni
00:51:20si battono al primo e all'ultimo momento.
00:51:22Ti aspettavi una Roma così volitiva, tutto sommato, visto che la davano un po' per
00:51:26finita?
00:51:27Ma come la davano, ce ne passa qua sotto i ponti. Io me l'aspettavo proprio così, con
00:51:31il rientro di Falcao. So che questa Roma può competere per lo scudetto e con la Juventus
00:51:35e l'Inter per me è la squadra più forte e sicuramente oggi l'ha dimostrato, oggi è venuto
00:51:39fuori uno 0-0, è stata sfortunata, ma se gioca in questa maniera difficilmente ne farà di
00:51:44altri 0-0.
00:51:47Non è facile neanche per Diego Armando Maradona, stella indiscussa di questa estate calcistica,
00:51:57doversi misurare continuamente con i desideri, o meglio, con i sogni dei tifosi. Questa volta
00:52:03ad attenderlo c'è una sua vecchia conoscenza, il nazionale tedesco Briegel. Le voci della
00:52:08vigilia vengono smentite, Bagnoli sceglie proprio lui per controllare l'asso argentino.
00:52:13E indovina la mossa anche perché la manovra del Verona non risulta appesantita. Il grande
00:52:18dinamismo del tedesco, gli inserimenti dei centrocampisti, i cambi di velocità degli
00:52:22attaccanti danno l'immagine di una squadra dagli schemi consolidati. Un collettivo sicuro
00:52:28ed affiatato.
00:52:29Il Napoli cede terreno, i grandi virtuosisti paiono spasati ed è proprio lui Briegel ad infliggere
00:52:36la prima stoccata agli ospiti. Un colpo di testa da ricordare. Un'elevazione e uno
00:52:41stacco che lasciano praticamente impietrita la difesa del Napoli.
00:52:48Un Napoli che non ritrova per tutto il primo tempo ordine e lucidità. Mentre il Verona
00:52:53continua a fare gioco e va in rete nuovamente su azione manovrata con Di Gennaro che raccoglie
00:53:00questo suggerimento. Tira, Castellini non controlla, arriva a Galderisi ed è il 2-0.
00:53:07Nella ripresa il centrocampo veronese arretra, si concede una pausa. Finalmente in grado di
00:53:12impostare gioco si vede il Napoli. La rete del 2-1 è molto bella. Un lancio di Bagni a
00:53:20pescare Bertoni. Stoppa di destro e conclude di sinistra. Sono dei bagliori. Subito dopo
00:53:27un lampo di gran classe, di Maradona, Briegel è costretto a fermarlo così. Poi sugli sviluppi
00:53:34dell'azione, sempre Maradona, stoppa di tacco e conclude in modo magistrale al lato di
00:53:40Po. Sono dei bagliori perché l'incontro non sfugge al Verona, che non passa per un
00:53:45pelo in contropiede come Alfiare. I gialloblu trovano invece la rete nuovamente su calcio
00:53:51piazzato. La segna di Gennaro, ma la difesa del Napoli ha molto da rinproverarsi.
00:53:57Lei come si è sentito a questo debutto? Sin problema. Senza problemi? No.
00:54:04La prossima domenica la rivincita? Sì, tutto il domingo, tutto il domingo hai un'arrivante.
00:54:10Auguri. Eccolo qua di Gennaro, il terzo gol, il gol conferma del Verona. Ecco, si temeva
00:54:17questo Napoli. Soprattutto era stato preceduto da grandi strombazzate giornalistiche.
00:54:22Ma era una, sulla carta era una partita come un'altra, però un po' particolare perché
00:54:26c'era tutto questo effetto di questo asso che era venuto così, che poteva dare un'impronta
00:54:29in più alla squadra. Ha fatto dei grandi numeri, però il Verona oggi ha dimostrato di essere
00:54:32una grossa squadra, ha giocato con il cervello e questo è molto importante per il campionato.
00:54:40Presidente Guidotti, il Bagnoli in uno slancio di sincerità ha detto che il Verona si salva.
00:54:45Lei che deve fare i conti con la squadra e soprattutto con la città, cosa ne pensa?
00:54:49Che Bagnoli è un buon matematico, è facile che ci salviamo. E oggi invece che cosa succede?
00:54:55Visto che vivete la giornata con la Fiorentina? Viviamo la giornata, vinchi il migliore, ma
00:54:59speriamo di vincere noi. Così gentile, ma prima della partita c'è la sensazione di un quasi
00:55:04inevitabile successo veronese. La squadra ha dato in casa troppe conferme per fallire all'improvviso.
00:55:10La Fiorentina invece attraversa un momento difficile, con le polemiche che rivelano un
00:55:15pericoloso nervosismo. I viola vanno in campo con una sola punta, Monelli, confidano nella
00:55:20forza del proprio impianto difensivo e nei primi minuti giocano un calcio disinvolto, dimostrano
00:55:25di voler contrare l'avversario a centro campo. Ma è un'illusione, favorita dalla tattica
00:55:30veronese che è quella di prendere le misure all'avversario prima di cominciare a macinare
00:55:35gioco. Ed è questo che accade puntualmente dopo un quarto d'ora. E Galderisi, o meglio la
00:55:40coppia Fanna-Galderisi, a costituire il Grimaldello, l'arma vincente giallo-blu. I veloci inserimenti
00:55:47del centravanti, i suoi scatti, mettono in crisi l'assetto difensivo viola, rivelano
00:55:52nella lentezza il suo punto debole. A Galderisi, abilissimo nello smarcarsi negli spazi liberi,
00:55:58difetta piuttosto la precisione. Ma è destino che il Verona debba passare. Lo fa su corner,
00:56:03colpo di testa di Fontolano, una deviazione di Moz, ed è un'autorete, qui la rivediamo nettamente
00:56:08dal basso, la deviazione di Moz, la palla va in rete, l'arbitro non ha dubbi. Ecco la
00:56:14disperazione di Moz, subito dopo l'1-0. Si ha subito l'impressione che l'incontro vada
00:56:20ormai verso il suo epilogo naturale. Nei Toscani subentra anche un po' di rassegnazione, perché
00:56:25l'avversario che hanno di fronte ha un collettivo che gira a memoria, e lo si vede in occasione
00:56:30del secondo gol di Galderisi. Ecco il passaggio di Briegel, Volpati, Galderisi di testa, ed è
00:56:37il 2-0. Finisce così il primo tempo. Nell'intervallo le tensioni esplodono nello spogliatorio della
00:56:43Fiorentina, che torna in campo con 5 minuti di ritardo. Clima di rassegnazione dunque,
00:56:49ma De Sisti gioca una carta, una seconda punta, Pellerini, al posto di Passarella. E viene
00:56:54così il colpo di scena. L'inatteso gol della Fiorentina direttamente su corner di Pecci.
00:57:00La difesa del Verona sta a guardare. Garella è stupefatto dell'accaduto. Nell'ultima mezz'ora
00:57:06la partita cambia fisionomia. Le due squadre si affrontano a viso aperto. Galderisi qui
00:57:10manca la possibilità del 3-1. Poi è Socrates direttamente su punizione. Garella si ricorda
00:57:16di Roma e mette in angolo. Poi la migliore occasione della Fiorentina per pareggiare. Carobbi
00:57:21però mette fuori. Il Verona chiude con una nuova vittoria e aumenta il suo vantaggio in
00:57:26classifica. E la nuova protagonista di questo campionato è lo sa. Solo che ora, passato
00:57:31un ciclo di partite terribili, si rende conto di quello che l'aspetta.
00:57:39Torino-Verona non è stata solo una partita di campionato. Bensì una palpitante battaglia
00:57:44formato Coppa, splendidamente onorata da due squadre che con le Coppe, almeno per ora, non
00:57:50hanno nulla a che fare. Episodi, emozioni, ritmo e suspense fino al novantesimo. Il risultato
00:57:58premia il Verona che disputa una gara tatticamente impeccabile, lasciando scoprire gli avversari
00:58:03e operando di rimessa.
00:58:08Se Junior e Dossena non dilagano, come altre volte a centrocampo, è perché la cerniera
00:58:13Briegel di Gennaro Triciella li obbliga a lavorare la palla in spazi ristretti, laddove
00:58:18la velocità va a scapito della precisione. Quegli spazi che sul fronte opposto fanno i
00:58:24galderisi, appoggiati da Bruni e Marangon, sfruttano con spietata aggressività, come
00:58:29dimostra il gol di Briegel.
00:58:31Il tedesco approfitta di due respinte corte di Martina e Danova e fa leva sulla stazza
00:58:44da culturista nel fragoroso impatto piede-palla. Il Torino perde Ferri stirato ma non la testa
00:58:54e agguanta il pareggio con una incornata di Dossena su cross di Schachner. Qualche imprecisione
00:59:00nell'impostazione della manovra impedisce a Igranata di proseguire il forcing, rimandando
00:59:05allo scadere del tempo un'altra occasione d'oro che Galbiati manca.
00:59:09E' sempre i grossi avvenimenti. I grossi avvenimenti anche, soprattutto perché ce l'hai avvocato.
00:59:15Ti sta divertendo questo primo tempo? La più bella partita che ho visto quest'anno.
00:59:19Il Verona merita veramente questo primo posto in classifica. Il Verona? Ma mi pare da come
00:59:23si è abbattuto oggi lo merita, certo. Chi vorrebbe dei giocatori del Torino e del Verona
00:59:28nella sua juventus avvocato? Chi vorrei? Vorrei Triscella, vorrei Brighel, vorrei Junior,
00:59:35ma agli stranieri ci sono i limiti, quindi ci limitiamo a Triscella.
00:59:39Nella ripresa il Torino cerca i due punti e il Verona non chiede di meglio, facendo scattare
00:59:45con Galderisi e Marangon il diabolico contropiede della banda Bassotti. L'agilità si conferma
00:59:51l'arma vincente di un collettivo che la potenza di Brighel quest'anno ha completato.
01:00:01Il Torino subisce ma non si rassegna. Lo svantaggio diventa beffa allorché su tiro
01:00:06di sclosa il palo serve caldo, un pallone espresso fra le mani di Garella.
01:00:11Il Portirone è l'emblema di un Verona che, dove non arriva con i propri grandi meriti,
01:00:21arriva con lo stellone degli anni pari. La smania di pareggiare sottrae oltretutto
01:00:27lucidità agli avanti Granata. Schackner grazie a Garella.
01:00:31E' il Verona. Bagnoli sprona i suoi con insolito calore e il controgioco dei Veneti semina brividi.
01:00:42Brighel, lanciato, conclude così. Successivamente è lo scattista Galderisi a bruciare Galbiati
01:00:52e Zaccarelli, ma sul filo di lana lo aspetta Martina. Verona sempre più in testa e domenica
01:00:59tocca al Milan. Ma direi che parlare di Scudetto è ancora prematuro. Ci sta bene
01:01:05essere in testa e mi auguro che il vantaggio anche aumenta. Noi non ci faremo condizionare
01:01:10dai punti di vantaggio perché i punti di vantaggio al massimo ci permettono di giocare
01:01:15per vincere anche perdendo perché abbiamo un grosso vantaggio. Poi quando sarà la primavera
01:01:20vedremo quale sarà la classifica e cominceremo a tirare le conclusioni, a pensarci sopra.
01:01:24Ma adesso noi dobbiamo giocare in questa maniera qua e basta.
01:01:29Il Verona dopo il successo di Torino ha rivelato ancora una volta tutta la sua forza, ma il
01:01:34Milan per imbrigliarla punta sulla zona e su una tradizione da molti anni favoreva. A
01:01:40Verona poi piove ininterrottamente dal giorno primo e il campo pesante rende difficile un
01:01:45coperto, il controllo di palla, gli inserimenti dei difensori, gli scambi in velocità, armi
01:01:50vincenti di questo Verona. La palla ha spesso effetti imprevedibili e anche giocatori di
01:01:56gran classe si trovano praticamente privati del loro bagaglio tecnico dal fango e dalle
01:02:01pozzane. Il pallone dietro le spalle di Terraneo, dire il vero, ci finisce ed è in questa
01:02:07occasione con la conclusione di Di Gennaro. L'arbico comunque annulla per fuorigioco di
01:02:13Valderisi. Una decisione che l'Idolm condivide e che Mascetti, direttore sportivo del Verona,
01:02:19diplomaticamente non contesta. Questo gol al nono della ripresa di Di Gennaro c'era o
01:02:25no? No, non c'era, era fuorigioco. Ma io penso che due squadre che giocano un calcio
01:02:31così è stato un piccato che il campo non permetteva di giocare in modo migliore.
01:02:37Nella nostra posizione in panchina è ben difficile vedere se il gol era valido o meno, l'arbitro
01:02:42ha detto di no e probabilmente avrà ragione. L'ultimo quarto d'ora è ancora veronese, ma sono
01:02:49dovute più che altro alla capabilità di chi non vuole arrendersi al pareggio. Le due
01:02:53squadre comunque sono due realtà importanti del campionato. Una conferma autorevole viene
01:02:58da Beckenbauer, allenatore della nazionale tedesca.
01:03:04Faccio i miei complimenti a questo Verona, dice Beckenbauer, una squadra che gioca un calcio
01:03:09piacevole e che sicuramente ha ricevuto un grosso apporto dalla presenza di Hans-Peter Briegel.
01:03:15Un Beckenbauer dunque che non perde d'occhio i suoi campioni che giocano in Italia.
01:03:19Un ventaglio di protagonisti, tanti motivi, emozioni, colpi di scena. Quale carta scegliere?
01:03:29Il Verona e lo Scudetto, la fantastica insieme inutile rimonte dell'Udinese, la gioia e la
01:03:34disperazione delle opposte schiere dei tifosi, la dinamita di Edigno su punizione, i rientri
01:03:40di Zico e di Elkir. C'è veramente di che scegliere, ma in questa rocambolesca partita il protagonista
01:03:47assoluto è stato il gol, come sempre dovrebbe essere, come spesso non avviene nelle tante
01:03:53domeniche senza sale, dei tifosi. Una sequenza incredibile introdotta da Briegel in questo
01:03:59modo.
01:04:00Verona micidiale, come lo sanno essere in trasferta solo le grandi. Con Elkir di nuovo
01:04:07accanto a Galderisi il contropiede è un'arma che non perdona ed è tanto più efficace con
01:04:14il baricentro dell'Udinese troppo spostato in avanti. Ecco il secondo gol di Galderisi.
01:04:19sul terreno pesante Briegel ed Elkir hanno le ali ai piedi, i brasiliani invece denunciano
01:04:27qualche affammo. Elkir vola verso il 3 a 0.
01:04:35Non siamo neanche a metà del primo tempo, l'Udinese ha subito mazzate da sfiancare un
01:04:40toro. La squadra però reagisce e sfarfalleggia davanti a Garella creando più di un'occasione.
01:04:47qui Selvaggi arriva con un attimo di ritardo. Il contropiede del Verona però è sempre
01:04:56in agguata. Sarebbe il pallone del 4 a 0 metto a segno da Triciella ma Casarin si consulta
01:05:03con il guardialine e dice di no. Scade il tempo ed Edigno trova il grande destro che piega
01:05:09la mano a Garella che scommetterebbe ancora un soldo solo sull'Udinese. Invece l'incitamento
01:05:15dei tifosi accompagna l'incredibile rimonta. Friulani a testa bassa non solo con il cuore
01:05:22ma anche con lucidità di manovra. Saltano gli schemi del Verona che si difende come può
01:05:27e Carnevale fa il 3 a 2. E subito dopo Mauro fa addirittura il 3 a 3. Scoppia lo stadio
01:05:36Friuli. Una rimonta che potrebbe passare alla storia. La gioia dura poco più di due minuti.
01:05:42Il calcio è questo. Guardate il Verona si dimostra fortissimo. Reagisce con grande
01:05:48lucidità. Elker fa il 4 a 3. Subito dopo Briegel galoppa nel fango e l'entusiasmo che
01:05:59ormai ha abbandonato la curva nord si riversa su quella opposta dove sono assiepati i tifosi
01:06:06veronesi. Sugli spalti appaiono le bandiere giallo-blu coronate da uno scudetto tricolore.
01:06:15Erano in 45.000 al Bente Godi per questo scontro al vertice ed anche particolare non
01:06:28secondario per la gioia del cassiere che conta così 650 milioni dell'incasso record. E
01:06:33mentre i tifosi riprovano gli ultimi canti Giampiero Galeazzi negli spogliatoi chiede
01:06:38il pronostico a Briegel. Elker ha detto che non ha paura dell'Inter di questo match. Lei
01:06:43che cosa prova a due minuti dall'inizio della partita? Perché paura. Noi abbiamo adesso
01:06:5027 punti e primo in classifica perché paura. Allora finirà il pareggio? Per me sì il pareggio.
01:07:02Il tedesco non sbaglia neppure al microfono e pareggio sarà dopo 90 minuti ricchi di
01:07:07emozioni, di cambiamenti tattici e di battaglia agonistica. L'Inter ascolta Castagnier parte
01:07:13in velocità. Rummenighe, Bredi e Altobelli fanno letteralmente ballare in alcuni momenti
01:07:18Garella e compagno. Verso la mezz'ora però il Verona ritrova schemi e velocità. Di Gennaro
01:07:24e Briegel spostano in avanti il baricentro della squadra. Qui Elkjar conclude in rovesciata.
01:07:29Fioccano le azioni combinate. Questa è da manuale. Marangon lancia in profondità
01:07:34per Triccella, si porta al cross. Elkjar conclude di testa e a questo punto il danese reclamerà
01:07:41per un presunto fallo di mano. Guardate il suo gesto, appunto non è un gestaccio ma è
01:07:45una protesta. Sarà imitato poco dopo da Galderisi che vede un suo tiro ravvicinato bloccato
01:07:51da un braccio. Agnolin però stronca sul nascere qualsiasi contestazione. La rete è nell'aria
01:07:57ma mentre tutti guardano dalla parte di Zenga tutto accade dalla parte opposta. Bredi,
01:08:02Fontolan arriva Altobelli e mette dentro. Rivediamo l'azione al rallentatore. C'è stata
01:08:07la deviazione di Fontolan. Guardate Altobelli. Il suo sinistro è pulito, potente. Niente
01:08:13da fare per Garella. E l'ultimo minuto è un continuo fuoco d'artificio. Un omaggio al
01:08:18carnevale. Sabato sbaglia di poco. Bergomi salva sulla linea. Garella esce a valanga sui
01:08:28piedi di Sabato. Un'altra volta tutto solo. Briegel infine conclude quest'azione tirando
01:08:36a lato. Il riposo a questo punto è davvero meritato. Neanche il tempo di riprendere posto
01:08:42e già Rummenigge fa in pallidire Garella. La paura scuote il Verona. Se una testa tedesca
01:08:47ha appena fallito, un'altra, quella di Briegel, è invece puntuale all'appuntamento. Rivediamo
01:08:53l'azione. Deviazione di Di Gennaro. Briegel molto forte il suo tiro. Niente da fare per
01:08:58Zenga. Le squadre sembrano paghe. Il pareggio non dispiace ma prima di chiudere c'è ancora
01:09:04spazio per i portieri. Garella di piede su Rummenigge. Zenga evidentemente apprende la
01:09:10lezione e addirittura raddoppia. Su azione di Elkjar ci mette prima una mano e poi un
01:09:17piede. Termina così con il Verona ancora l'attacco. Negli spogliatoi però sembrano
01:09:23tutti contenti.
01:09:29Complimenti comunque Bagnoli. Benissima la squadra. Penso che tutte e due le squadre
01:09:34forse hanno qualcosina da ramaricarsi. Non ho senso qualche occasione che poteva tramutarsi
01:09:39in gol. Però io dico che alla fine penso che tutte e due le squadre sono convinte che
01:09:43il pare sia giusto. Insomma perché anche noi abbiamo qualcosa da maricare.
01:09:46Questo Verona può soffrire di sindrome di primato oppure resta bene così e stare sempre
01:09:50un po' davanti agli altri?
01:09:52Ma io è già un po' che lo dico che la sindrome di primato. Io l'ho già detto che la mia
01:09:57più brutta giornata l'ho passata quando dovevo salvarmi. Non adesso che c'è in testa la
01:10:01classifica.
01:10:31Bagnoli sei campione d'Italia e non mi dire che non te lo meriti eh. Ma ce lo meritiamo
01:10:53tutti. Quando pensi di aver vinto questo scudetto? Ma ci sono stati tanti momenti però penso che
01:11:00è il momento più ci siamo resi conto di averlo vinto è stato Torino con la Juventus.
01:11:06Senti perché il Verona ha vinto il campione d'Italia? Ma forse perché perché...
01:11:12Ecco che arriva i due ragazzi guarda.
01:11:30Magliore che sapore ha lo scudetto con l'abbraccio? Ma penso che sia un qualcosa che uno sente
01:11:41dentro che diciamo è un'avventura di un anno che viene consacrata in questi momenti qua.
01:11:50A questo punto dici sempre che te l'aspettavi ma quando è arrivato questo fischio di finale
01:11:54penso che sia stata una liberazione. Ma più che altro sono... sono... sono questi... queste attestazioni
01:12:01qua che che che prendono magari dentro di noi insomma. Senti il discorso del futuro non lo vogliamo
01:12:06fare ma il Verona è una realtà cioè l'hai cresciuta dentro è una squadra fortissima ma tu eri convinto
01:12:12che potesse farcela? No direi che questo non era il programma dall'inizio sicuramente no. A un certo punto ci abbiamo creduto
01:12:19certo.
01:12:20La prima volta del Veneto Verona la festeggia come se lo scudetto facesse
01:12:43parte della normalità in modo composto con civile sportività. Il copione è predisposto dagli
01:12:49organizzatori prevede una serie di manifestazioni collaterali. Un programma che viene rispettato
01:12:54senza troppe variazioni. Si è pensato soprattutto a offrire motivi di attrazione agli spettatori
01:13:00prima della partita. Lo stadio è il completo e tutto si gioca sul rapporto tra la folla e le
01:13:06frecce giallo-blu che scendono in picchiare. Fra la discesa dei paracadutisti e la salita dello
01:13:12scudetto del tricolore. Molta coreografia, molti applausi, la partita sembra quasi insignificante
01:13:19sullo sfondo. In campo si consegnano le medaglie, si scambiano le streppe di mezzo. Insomma tutti
01:13:25paiono distratti, potrebbe uscire in un incontro da fine campionato, privo di attrazione. E invece
01:13:31il calcio oggi ha deciso di prendersi una rivincita sulla retorica delle celebrazioni sportive.
01:13:37infatti quando si comincia a giocare la partita offre subito uno spettacolo che fa dimenticare
01:13:44tutte le altre attrazioni. Intanto si gioca a ritmi elevatissimi. Le reti alla fine saranno
01:13:51sei, ma le occasioni sono almeno una ventina. Il Verona cerca un nuovo momento di legittimazione
01:13:58del suo incredibile campionato. Va subito in vantaggio con Fanno che finalmente dopo una discesa
01:14:04in progressione non perde lucidità al momento di concludere. Poi il Verona, che vuole a tutti
01:14:12i costi chiudere con una vittoria, raddoppia. La conclusione da fuori un motivo tattico della
01:14:17partita è di Sacchetti, la deviazione di Vullo. L'Avellino, liberato dall'incubo della
01:14:23retrocessione, gioca però alla pari. E al pareggio ci arriva proprio con due reti. La prima di
01:14:28faccini, la vediamo, in conclusione del primo tempo. Nella ripresa non si fa neanche in tempo
01:14:34a battere il calcio d'inizio, che Diaz sviluppa questa splendida azione in progressione. C'è
01:14:40un triangolo, la conclusione, niente da fare per Galil. Tutto da rifare invece per il Verona
01:14:46ed è il Chiara propiziare il 3-2. Dipende questo pallone finché non va a terra. Per l'arbitro
01:14:53è il rigolo. Si incarica di battere la massima punizione Galderisi e questa volta il centravanti
01:15:00veronese non sbaglia.
01:15:10Poi, proprio allo scadere, tutto finisce in gloria. Di Gennaro conclude a rete, arriva
01:15:14il Chiara e mette dentro. E' il 42esimo gol del Verona in questo campionato. Ora la festa,
01:15:21dopo la scontata pacifica invasione di campo, può continuare anche fuori dallo Stato.
01:15:26Bene, grazie. Grazie davvero di cuore a tutti voi. Prima di salutarvi, Piero Fanna, a nome
01:15:44di tutta la squadra, insieme ai suoi compagni, vogliono omaggiare il Presidente con un piccolo
01:15:54pensiero che credo sia graditissimo.
01:15:57Ecco.
01:16:24Grazie.
01:16:25Grazie.
01:16:26Grazie.
01:16:27Grazie.
01:16:28Grazie.
01:16:29Grazie.
01:16:30Grazie.
01:16:32Grazie.
01:16:34Grazie.
01:17:02Grazie.
01:17:04Grazie.
01:17:05Grazie.
01:17:06Grazie.
01:17:07Grazie.
01:17:09Grazie.
01:17:11Grazie.
01:17:13Grazie.
01:17:37Grazie.
01:18:07Grazie.

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