SABATO 26 APRILE 2024, DAVANTI ALLA LAPIDE DEDICATA AI CADUTI SUL LAVORO DI VIA CARDUCCI A SESTO SAN GIOVANNI, PROVINCIA DI MILANO, PRESIDIO IN RICORDO DI TUTTI I LAVORATORI ASSASSINATI IN NOME DEL PROFITTO.
Interventi di Daniela Trollio (CIP Centro di Iniziativa Proletaria “Giambattista Tagarelli” di Sesto San Giovanni) e di altri lavoratori.
Si è inoltre esibita la Banda musicale degli Ottoni a scoppio.
In Italia negli ultimi dieci anni i morti per infortuni sul lavoro sono stati più di 17 mila.
Ogni anno sono 1.400 i morti sul lavoro (120 al mese) mentre decine di migliaia sono quelli per malattie professionali (solo per amianto oltre 6.000 all’anno).
A questi numeri vanno aggiunti gli altri morti del profitto causati dai risparmi sulla sicurezza (ponti che crollano, disastri ambientali, inondazioni e altro ancora).
Una strage che avviene nell’indifferenza che, oggi più che mai, diventa complicità.
ROMPIAMO IL SILENZIO. BASTA MORTI PER IL PROFITTO.
Video realizzato per il CIP Centro Iniziativa Proletaria “Giambattista Tagarelli” di Sesto San Giovanni in provincia di Milano.
Per ricordare tutti i lavoratori uccisi in nome del profitto e dello sfruttamento padronale e capitalista!
Alla memoria di Michele Michelino (1949-2022), rappresentante ed animatore del CIP “Giambattista Tagarelli” di via Magenta 88 a Sesto San Giovanni (Centro di Iniziativa Proletaria) in difesa del diritto alla salute, internazionalista ed erede della più combattiva rappresentanza degli operai della Breda in lotta.
Hasta la victoria siempre!
http://ciptagarelli.jimdo.com/
http://www.comitatodifesasalutessg.com/
Interventi di Daniela Trollio (CIP Centro di Iniziativa Proletaria “Giambattista Tagarelli” di Sesto San Giovanni) e di altri lavoratori.
Si è inoltre esibita la Banda musicale degli Ottoni a scoppio.
In Italia negli ultimi dieci anni i morti per infortuni sul lavoro sono stati più di 17 mila.
Ogni anno sono 1.400 i morti sul lavoro (120 al mese) mentre decine di migliaia sono quelli per malattie professionali (solo per amianto oltre 6.000 all’anno).
A questi numeri vanno aggiunti gli altri morti del profitto causati dai risparmi sulla sicurezza (ponti che crollano, disastri ambientali, inondazioni e altro ancora).
Una strage che avviene nell’indifferenza che, oggi più che mai, diventa complicità.
ROMPIAMO IL SILENZIO. BASTA MORTI PER IL PROFITTO.
Video realizzato per il CIP Centro Iniziativa Proletaria “Giambattista Tagarelli” di Sesto San Giovanni in provincia di Milano.
Per ricordare tutti i lavoratori uccisi in nome del profitto e dello sfruttamento padronale e capitalista!
Alla memoria di Michele Michelino (1949-2022), rappresentante ed animatore del CIP “Giambattista Tagarelli” di via Magenta 88 a Sesto San Giovanni (Centro di Iniziativa Proletaria) in difesa del diritto alla salute, internazionalista ed erede della più combattiva rappresentanza degli operai della Breda in lotta.
Hasta la victoria siempre!
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http://www.comitatodifesasalutessg.com/
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NovitàTrascrizione
00:00Che roba contessa, l'industria di Aldo ha fatto uno sciopero
00:29Quei quattro ignoranti dovevano avere salari aumentati
00:36Dicevano pensi di essere sfruttati
00:41E quando è arrivata la polizia
00:47Quei quattro straccioni han gridato più forte
00:52Il sangue ha sporcato il cortile forte
00:57Chissà quanto tempo ci vorrà per pulire
01:03Compagni dai campi e dalle officine
01:10Prendete la falce e portate il martello
01:15Scendete giù in piazza, picchiate con quello
01:19Scendete giù in piazza e appossate il sistema
01:24Voi gente per bene che pace cercate
01:28La pace per fare quello che voi volete
01:32Ma se questo è il prezzo, vogliamo la guerra
01:36Vogliamo vedervi finire sotto terra
01:40Ma se questo è il prezzo, l'abbiamo pagato
01:44Nessuno più al mondo deve essere sfruttato
01:48Sapesse contessa che cosa mi ha detto
02:04Un caro parente dell'occupazione
02:09Che quella gentaglia richiusa di dentro
02:15Di un libero amore facea professione
02:20E il resto, mia cara, ma di che si stupisce
02:25Anche un operaio vuole il figlio dottore
02:30E pensi che è un niente
02:33E può venire fuori
02:36Non c'è più morale con testa
02:41Se il vento fischiava
02:47Ora fischia più forte
02:49Le idee di rivolta non sono mai morte
02:54Se c'è chi la ferma
02:57Lo state a sentire
02:59E' uno che vuole soltanto tradire
03:03Se c'è chi la ferma
03:05Sputategli addosso
03:07La bambina rossa
03:09Gettato in corso
03:11Voi gente per bene
03:13Che pace cercate
03:15La pace per fare
03:17Quello che voi volete
03:19Ma se questo è il prezzo
03:21Vogliamo la guerra
03:23Vogliamo vedervi finire sotto terra
03:26Ma se questo è il prezzo
03:28L'abbiamo pagato
03:30Nessuno più al mondo
03:32Deve essere ascoltato
03:34L'abbiamo pagato
03:36Non è rimasto
03:40Dite qui
03:41Come potete leggere sulla nostra lapide
03:48Questo presidio è fatto per ricordare i morti sul lavoro e di lavoro
03:54Attenzione, leggete bene sulla nostra lapide, non c'è scritto sui morti di amianto, c'è scritto a terrenne ricordo di tutti i lavoratori morti a causa dello sfruttamento capitalista
04:10ed è per questo che noi oggi, che forse come lavoratori Breda e altre fabbriche di Sesto, il problema dell'abianto non che l'abbiamo risolto, ma abbiamo vinto la nostra battaglia
04:24siamo ancora qui perché la battaglia contro gli assassini che avvengono ogni giorno nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro è ben lontana dall'essere conclusa.
04:39Prima di tutto vi porto i saluti, ringrazio intanto tutti quelli che si sono presi la briga, la fatica di venire qui in un giorno caldo sotto il sole.
04:50vi porto i saluti di Silvestro Capelli che non ce la fa più a venire, è uno dei tanti operai storici che c'era da sempre
05:00ma purtroppo il problema è che non è solo l'amianto che ha colpito, il problema è che 40 anni di lavoro in fabbrica
05:09in condizioni vergognose di sicurezza, di salute eccetera colpiscono anche a distanza.
05:16vi porto il saluto di Fosco Ruberto, anche lui della Forgia, che è anche lui malato ma è tornato nel suo paese.
05:27Vi leggo prima di tutto il saluto che ci mandano i compagni di Viareggio.
05:32Il coordinamento 12 ottobre per la sicurezza e la salute e contro la repressione esprime la propria solidarietà alle vittime d'amianto
05:44e condivide l'iniziativa di sabato 26 aprile alla lapide di via Carducci a Sesto.
05:51Nel ricordo degli operai, dei lavoratori e delle lavoratrici vittime sul lavoro e per il lavoro
05:58uccisi dalle leggi del profitto, del mercato, della produttività, della competitività.
06:05L'impegno collettivo deve essere impiegato a organizzare unitariamente tutte le nostre forze
06:12per rivendicare innanzitutto sicurezza e salute nei luoghi di lavoro
06:17e pretendere verità e giustizia per ogni incidente mortale, infortuni o strage.
06:24Nel 2024 ci sono state quattro stragi di operai e lavoratori.
06:29S. Lunga di Firenze 5 morti, Enel di Sudiana 7 morti, Amap di Casteldaccia 5 morti, Eni di Calenzano 5 morti
06:41e 1482 i morti sul posto di lavoro e decine di migliaia di altri sono stati feriti gravi o gravissimi.
06:53Unire le nostre forze e non stare uniti per combattere un sistema economico e sociale
07:00che produce morte, miserie e disoccupazione che calpesta la salute, la sicurezza e la dignità.
07:08Contro ogni forma di sfruttamento, oppressione e schiavismo l'unità fa la forza.
07:14coordinamento 12 ottobre, familiari della strage ferroviaria di Viareggio,
07:20cube trasporti, sindacato generale di base SGB, Sol Cobas, cube sanità, medicina democratica di Firenze.
07:30Io riprendo semplicemente perché tante persone poi possono intervenire quello che vi ho scritto nella locandina che ho mandato a tutti.
07:46Noi siamo qui per il ventottesimo anno, tutto questo ha una ragione, ha una ragione perché per noi ricordare
07:55non significa semplicemente ricordare, ricordare basta non serve a niente, consola le persone ma non serve a niente.
08:03Noi siamo qui perché vogliamo che il massacro dei lavoratori abbia fine.
08:11Siamo qui perché vogliamo continuare a lottare con le nostre forze, tanti o pochi perché ormai molti di noi sono anziani,
08:20però abbiamo dei giovani, abbiamo degli operai che lavorano ancora ed è una cosa importante.
08:28Vogliamo continuare a lottare contro questo sistema di morte in cui viviamo e questo sistema, piaccia o no, si chiama capitalismo.
08:39Non ha altri nomi.
08:40E' un sistema che produce non solo a migliaia di proletari uccisi in ogni anno, ma qui c'è un'altra questione,
08:51quest'anno che ci tocca moltissimo da vicino, anzi due.
08:56Questo sistema, quest'anno noi abbiamo assistito a un genocidio in diretta,
09:02una cosa orrenda mai vista, lo Stato di Israele che sta cercando di cancellare il popolo palestinese.
09:11E questo ci riguarda e io porto quei colori della Palestina proprio perché non solo come voi sono un essere umano
09:21che si rivolta verso questo orrore che ha provocato 51.000 morti, due terzi dei quali donne e bambini innocenti.
09:32Ma perché questo è un segnale, è un segnale a tutti noi.
09:38E cioè, chiunque vada contro i piani del capitalismo, imperialismo, colonialismo, chiamatelo come volete,
09:49che cosa ci dicono questi?
09:50Ci dicono che sono disposti a cancellare un popolo intero, a cancellare chiunque si ribelli,
09:58chiunque non segua quello che loro vogliono che facciamo.
10:03E l'altra questione è ancora più grave.
10:07800 miliardi che l'Unione Europea ha stanziato per la guerra, per il riarmo.
10:15Sono più di 15 anni che la sanità non funziona, le scuole cadono a pezzi, le pensioni perdono sempre più di valore,
10:26il lavoro è sempre più precario e in questi più di 15 anni ci hanno sempre detto che non c'erano i soldi.
10:35Ma oggi i soldi ci sono per la guerra.
10:40E i soldi da dove verranno i soldi?
10:44Come sempre dalle nostre tasche.
10:46E quindi questo significherà ancora meno sanità.
10:51Chi avrà i soldi potrà curarsi e vivrà, chi non ce li ha potrà morire tranquillamente a casa sua.
10:59Questo è il messaggio che ci lanciano.
11:01La guerra vuol dire, certo, non capiterà a noi che abbiamo 65, 70 e anche 80 anni,
11:13ma la guerra è il futuro dei nostri figli e dei vostri nipoti.
11:18Perché mettiamocelo bene in testa.
11:20Lo so che è un argomento a cui molti non credono,
11:24però faccio solo un'osservazione molto semplice.
11:29Non si raccattano 800 miliardi per comprare armi che poi vanno messe in magazzino.
11:39Questa è la verità e questo è dove ci spingono.
11:45Non si sa contro chi faranno la guerra.
11:49Se la faranno anche tra loro,
11:51perché gli interessi della Gran Bretagna non corrispondono agli interessi della Francia.
11:57e via così.
11:58Sono anni che i capitalisti sono in crisi
12:01e l'unico modo che hanno per uscire da questo è la guerra.
12:07E questo ce lo dicono due guerre mondiali
12:11che non sono state combattute né in Africa né in Asia,
12:14sono state combattute nel centro del capitalismo,
12:18nel centro dei mercati,
12:20in Europa.
12:21Quindi mettiamocelo bene in testa.
12:24E' questo che ci aspetta nel futuro.
12:28C'è un filo che lega tutte queste cose.
12:33I morti sul lavoro.
12:35Il lavoro schiavo.
12:37Perché che lavoro schiavo?
12:39Lo dicono i tribunali che non sono mai stati amici dei lavoratori.
12:45Ma ormai siamo arrivati a dei livelli che persino il tribunale di Milano
12:50deve dire che S.Lunga, Lidl,
12:53tutte queste false cooperative usano il lavoro schiavo.
12:59E questo, anche questo, purtroppo, è il futuro dei nostri figli.
13:04E io credo che anche noi,
13:07dall'alto dei nostri capelli bianchi,
13:09abbiamo ancora qualcosa da dire.
13:10E con tutto ciò che lega
13:12morti sul lavoro,
13:15condizioni bestiali di lavoro,
13:18la guerra,
13:19un genocidio spaventoso mai visto,
13:22si chiama,
13:23ha un nome ben preciso,
13:25si chiama capitalismo.
13:26Anche se a tutti, a molti,
13:28non piace questa parola.
13:30Ma questo è il capitalismo.
13:32Il sistema in cui viviamo.
13:34E finché ci viveremo,
13:36questo sarà il nostro futuro.
13:38E' ora che ci mettiamo tutti insieme.
13:43E' ora che i lavoratori,
13:45prima di tutto,
13:46si uniscano
13:47per combattere il capitalismo.
13:52L'ho lasciato per ultimo,
13:55perché tanto,
13:56praticamente, tutti lo conoscevate.
13:59Voglio ricordare
14:00Michele Michelino,
14:03perché è grazie a lui
14:04che siamo ancora qua.
14:06e voglio ribadire
14:16chiaro e tondo
14:18che Michele Michelino
14:20era un operaio
14:22comunista,
14:24rivoluzionario.
14:25Non era un buono
14:27che amava tutti
14:29e aiutava tutti.
14:31No,
14:32questo non lo era.
14:33lui è sempre stato
14:34un nemico
14:35irriducibile
14:37del capitalismo.
14:38E lo ha detto
14:39voi che siete,
14:41noi che siamo insieme
14:42da trent'anni,
14:44lo potete testimoniare,
14:46in ogni occasione
14:47che fosse
14:48una lotta
14:49sindacale,
14:50una manifestazione
14:51politica.
14:52Questo è sempre
14:53stato
14:54il suo insegnamento.
14:55fin tanto
14:56che viviamo
14:57nel capitalismo,
14:59tutte le nostre miserie,
15:01tutti i nostri lutti
15:02continueranno.
15:04Noi abbiamo fatto
15:05un pezzo di storia,
15:07nel senso
15:07che noi abbiamo
15:08anche vinto,
15:09abbiamo lottato
15:10e abbiamo anche vinto.
15:13Abbiamo vinto
15:13sul posto di lavoro,
15:15perché ricordiamoci
15:16che nella fine
15:17degli anni 90,
15:19quando le fabbriche
15:20di Sesto
15:20chiudevano tutte
15:22sette grandi fabbriche,
15:26gli operai
15:26della nuova
15:27Breda Fucine,
15:28del comitato di lotta
15:30della nuova Breda Fucine,
15:32con le tanniche
15:32di benzina,
15:33occuparono
15:34per tre giorni
15:35e tre notti
15:36il comune di Sesto
15:38e uscirono
15:39tutti
15:40con un posto
15:41di lavoro,
15:42perché questo è.
15:44Ci hanno ingannato
15:45per tanti anni
15:46dicendoci
15:47adesso avete
15:48i vostri diritti,
15:49adesso avete
15:50lo statuto
15:51dei lavoratori,
15:52basta,
15:53è finito tutto,
15:53siamo soddisfatti.
15:55Non è vero,
15:56non è stato vero
15:57e non è una
15:58qualcosa
15:59che dico io,
16:00ma ognuno di noi
16:01l'ha verificato
16:02sulla propria pelle.
16:05Quindi
16:06ha un senso
16:08per noi
16:08continuare
16:09a fare
16:10questo,
16:11a ricordare,
16:12a ricordare
16:13perché
16:13così come
16:14è stato detto
16:16ieri
16:16che era il 25 aprile,
16:18l'ottantesimo
16:18anniversario
16:19della liberazione
16:21dai nazifascisti,
16:23la memoria
16:24non serve
16:26se rimane memoria,
16:27la memoria serve
16:28per capire
16:29cos'è successo
16:30nel passato,
16:31per analizzare
16:32il presente
16:33e per prevedere
16:34il futuro,
16:36quindi questa
16:36noi siamo ancora qui
16:38per questo,
16:39anche se siamo
16:40anziani e stanchi,
16:42ma comunque
16:43siamo ancora qui
16:44per questo,
16:45per il futuro
16:47dei nostri figli,
16:48dei nostri
16:49nipoti,
16:50per il futuro
16:51dei lavoratori
16:53che vengono dopo,
16:54che molto spesso
16:55non solo i lavoratori
16:56non sanno che si può,
16:58perché non l'hanno
16:59sperimentato
17:00purtroppo,
17:01non sanno
17:02molte volte
17:03che si può cambiare,
17:04che non è vero,
17:06che questo è
17:06l'unico mondo
17:07possibile
17:08in cui dobbiamo
17:09chinare la testa
17:10e continuare
17:11a sperare
17:12di uscire
17:13la mattina
17:14e tornare
17:14sani e salvi
17:15la sera.
17:18Io voglio
17:19anche ricordare
17:20e ringrazio
17:23moltissimo
17:24i compagni
17:25del SICOBAS
17:26e non perché
17:27io abbia
17:28dei rapporti
17:29di amicizia
17:30col SICOBAS,
17:31ma il SICOBAS
17:32è sempre stato
17:33con noi,
17:34i lavoratori
17:35sono sempre stati
17:36qui presenti,
17:38i lavoratori
17:39del SICOBAS
17:40e sono i lavoratori
17:42della logistica,
17:43i lavoratori
17:44che fanno
17:44il lavoro schiavo
17:46di cui parla
17:47il Tribunale
17:48di Milano
17:49e loro sono qui
17:52e questo è un senso,
17:54è il senso
17:54dell'unità,
17:56gli passiamo,
17:57vogliamo passargli
17:58il testimone,
17:59perché noi siamo
18:00anziani
18:00ma loro no,
18:01perché noi molti
18:02siano in pensione
18:03ma loro no,
18:05ecco,
18:05ci fa piacere
18:06che siano qua
18:07per questo,
18:08io per questo
18:08li ringrazio
18:10tantissimo
18:11come ogni anno
18:12e quindi
18:14voglio ricordare
18:15anche loro
18:16hanno pianto,
18:19anche loro
18:19hanno avuto
18:20un morto importante,
18:22si chiamava,
18:23era un lavoratore
18:24che veniva
18:25da un'altra parte
18:25del mondo,
18:27si chiamava
18:28Abdel Belaktim
18:29ed è stato
18:30travolto
18:31e ucciso
18:32da un camion
18:33fuori dai,
18:35mentre faceva
18:36un picchetto
18:36alla Lidl
18:37di Biandratto,
18:39non sappiamo
18:40il suo uccisore
18:41che fine ha fatto,
18:43come non sappiamo
18:44tutti questi,
18:46i padroni
18:47per cui lavoravano
18:48tutti questi morti
18:50che fine faranno,
18:51e perché,
18:52lo dico perché,
18:55torniamo un attimo
18:55indietro
18:56all'amianto,
18:58Casale Monferrato,
19:00una cittadina
19:02dove ogni cittadino,
19:05ogni cittadino,
19:07ha almeno
19:08un morto in casa
19:09a causa
19:10dell'Eternit.
19:13Quindici giorni fa,
19:15per l'ennesima volta,
19:17il tribunale
19:18che ha comunque
19:19condannato
19:20a sette anni
19:21Stefan Schmidaini,
19:23il miliardario svizzero,
19:26proprietario
19:26dell'Eternit,
19:28ha deciso
19:29di rimandare
19:29comunque
19:30il suo processo
19:32di nuovo
19:32a un tribunale
19:33ordinario
19:34per applicargli
19:36una pena minore.
19:39La stessa cosa
19:41sta succedendo
19:42a Viareggio,
19:4314 anni
19:44di processo,
19:47Mauro Moretti
19:48è stato condannato
19:49a 5 anni,
19:51ma anche a lui
19:52il processo
19:53non è finito
19:54perché dovranno
19:55applicargli
19:56le attenuanti
19:58generiche.
19:58questo significa
19:59che in questo
20:00paese
20:01a fronte
20:02di 1.500
20:03lavoratori
20:05che muoiono
20:05ogni anno
20:06di 11.000
20:08che rimangono
20:09feriti
20:10alla fine
20:11in galera
20:12ci vanno
20:13i morti,
20:15i padroni
20:16mai
20:17e questo
20:18ci deve far pensare
20:19ci deve far pensare
20:20perché non è vero
20:21che lo Stato
20:22è di tutti,
20:23non è vero
20:24come c'è scritto
20:25nei tribunali
20:26la legge
20:27uguale
20:27per tutti
20:28ci sono
20:29due
20:30trattamenti
20:32le leggi
20:33le norme
20:34eccetera
20:35si fermano
20:36ogni volta
20:36ai cancelli
20:38dei luoghi
20:38di lavoro
20:39e i datori
20:40di lavoro
20:41che per guadagnare
20:42qualche euro
20:43in più
20:43fanno morire
20:44gli operai
20:45non pagano
20:46mai.
20:47noi siamo
21:00esseri umani
21:01non siamo
21:02semplicemente
21:03carne da macello
21:04e non vogliamo
21:06diventare
21:07carne da cannone
21:08che è quello
21:09a cui ci stanno
21:10spingendo
21:11l'Unione Europea
21:13l'Europa
21:14dei capitali
21:15diciamolo
21:16chiaro e tondo
21:17ma non è un fenomeno
21:18che si ferma
21:19all'Europa
21:20è un fenomeno
21:21che attraversa
21:21tutto il mondo
21:22e siccome siamo
21:24esseri umani
21:25io credo
21:27che dobbiamo
21:27alzare
21:28la voce
21:29fortissima
21:30sulla Palestina
21:32tutti oggi
21:34possiano
21:34nonostante
21:35che Israele
21:37a fabbi
21:37ha fatto di tutto
21:38per cancellare
21:40giornalisti
21:41medici
21:43medici
21:44ospedali
21:45oltre a 50.000
21:48più di 51.000
21:49persone
21:50noi dobbiamo
21:52alzare la
21:53testa
21:54perché questo
21:55è una cosa
21:57che ci riguarda
21:58ci riguarda
21:59perché ci stanno
22:00portando via
22:01vogliono portarci via
22:02anche la nostra
22:03umanità
22:04ci hanno portato
22:05via la vita
22:06ci hanno portato
22:07via la salute
22:08e ora anche
22:09la nostra umanità
22:10noi dobbiamo
22:11dire di no
22:12non sono tante
22:14vero le cose
22:14che possiamo fare
22:16ma possiamo
22:17parlare
22:18a Milano
22:20sono
22:21è un anno
22:22e mezzo
22:23che ogni sabato
22:24si sfila
22:25contro il genocidio
22:26della Palestina
22:27possiamo fare
22:29tante piccole cose
22:30allora facciamole
22:32perché ricordiamo
22:33una cosa
22:33chi tace
22:35lo voglia o no
22:36ha consente
22:37grazie
22:39grazie
22:40grazie
22:41Grazie.
23:11Grazie.
23:41Grazie.
24:11Grazie.
24:41Grazie.
25:11Grazie.
25:41Grazie.