L’impianto previsto a Santa Palomba, al confine tra Roma e Pomezia, entra nel mirino dell’Unione Europea. La Commissione Petizioni ha inviato una lettera al sindaco Gualtieri, firmata dalla presidente Bogdan Rzonjca, per chiedere chiarimenti sull’impatto ambientale e sanitario del futuro termovalorizzatore.
La richiesta arriva dopo la lettura a Bruxelles di una petizione presentata da Alessandro Lepidini per conto dell’Unione dei Comitati contro l’inceneritore, firmata da oltre 13mila cittadini. Secondo la documentazione, l’impianto dovrebbe trattare 600mila tonnellate di rifiuti l’anno fino al 2062, generando emissioni dannose e mettendo a rischio la salute pubblica. Il progetto è inoltre in contrasto con gli obiettivi europei sulla neutralità climatica da raggiungere entro il 2050. Gli oppositori sottolineano anche l’inadeguatezza della localizzazione: un’area ad alto valore ambientale e culturale.
La lettera europea chiede l’applicazione del principio di precauzione, trasparenza nelle procedure e una verifica sugli impatti futuri. La missiva sarà letta pubblicamente a Santa Palomba in un’assemblea simbolica, proprio dove è iniziata la raccolta firme. Un nuovo fronte di scontro che potrebbe cambiare il destino dell’impianto.