Una Smart Fortwo da 24 mila euro venduta con la promessa di un rimborso quasi totale in cambio di pubblicità sulla carrozzeria. Era questo il meccanismo della truffa orchestrata da Adelaide De Civita e Massimiliano Casazza, condannati a sei mesi di carcere. La vittima, una donna di 43 anni, ha scoperto troppo tardi che i rimborsi erano solo un’illusione. Dopo alcune rate iniziali, i pagamenti si sono interrotti.
Oltre 300 persone sarebbero rimaste coinvolte in questo schema fraudolento, che prometteva auto a prezzi stracciati con lo stesso inganno. La truffa andava avanti da anni, sfruttando il passaparola e facendo leva sulla voglia di risparmio degli acquirenti.
Le indagini hanno portato alla scoperta di un sistema ben strutturato, con contratti ingannevoli e clausole fuorvianti. Ora gli inquirenti stanno lavorando per recuperare parte delle somme sottratte alle vittime.