Sono destinate a far discutere le parole pronunciate in aula dal consigliere provinciale Walter Kaswalder, intervenuto sul tema dell’abitare in Trentino. Kaswalder, eletto nelle fila del Partito autonomista trentino tirolese (ma proveniente dalle fila degli Autonomisti popolari), ha citato l’istituto del Gescal (Gestione case per i lavoratori), ideato per la costruzione e l'assegnazione di case dedicate ai lavoratori. «Gescal — ha detto Kaswalder — derivava dall’Ina Casa che era stata istituita nel tempo del fascismo che, speriamo non torni più, però se c’è l’Inps, se c’è l’Onmi (Opera nazionale per la protezione della maternità e dell'infanzia, ndr), se c’erano le case per i lavoratori lo dobbiamo al tempo del Fascio. Per cui qualcosa di buono è anche stato fatto». Kaswalder, che fa parte della maggioranza di destra al governo in Trentino, pare essere caduto vittima di alcune bufale che circolano sul Ventennio, in particolare quella secondo cui sarebbe stato Benito Mussolini a inventare l’istituto della pensione (Inps). Infatti, il governo italiano adottò ufficialmente un primo sistema pensionistico già nel 1895, molto prima dell’avvento del fascismo.Inoltre, il piano Ina-Casa — sempre citato da Kaswalder tra le invenzioni del fascismo — venne in realtà varato nel 1949 dall’allora ministro del lavoro Amintore Fanfani. Grazie a quello che venne ribattezzato «Piano Fanfani» (attivo fino al 1963) vennero realizzati numerosi alloggi economici, offrendo a migliaia di famiglie la possibilità di migliorare le proprie condizioni abitative. Come riportato dall’enciclopedia Treccani il piano Ina-Casa rappresentò «una delle più importanti, consistenti e diffuse esperienze di realizzazione nel campo dell’edilizia sociale nel nostro Paese».