Il racconto è puro crime reale. Mauro Rostagno. L'uomo che voleva cambiare il mondo è il nuovo documentario in due parti di e con Roberto Saviano, in prima visione oggi mercoledì 26 febbraio alle 21,15 su Sky Documentaries e in streaming solo su NOW. Partendo dalla fine, ennesimo cold case della Storia d'Italia, fa il ritratto di un uomo che ha attraversato lo spirito del Tempo, italiano e non solo, dagli anni 60 al 26/9/1988. Quando il torinese Rostagno, 46 anni, fu ucciso in un agguato mafioso a Lenzi (Trapani), crivellato dai colpi di un fucile a pompa calibro 12 e di una pistola calibro 38. Nella sua Fiat Duna DS bianca. I depistaggi cominciarono subito... Perché? Chi era Mauro Rostagno? Per Roberto Saviano è un uomo libero, passato dalle lotte giovanili del 1968 ai vertici di Lotta Continua, dall'esperienza nell'ashram di Osho a Pune alla creazione di una comunità per tossicodipendenti (Saman), al lavoro di giornalista a Trapani. Qui, attraverso una piccola tv locale denunciava la potente mafia locale di cui nessuno parlava negli anni Ottanta. La sua condanna a morte... Nel documentario Sky Original, Roberto Saviano racconta la vita incredibile di quell'uomo ucciso dalla mafia il 26 settembre 1988. Oggi dimenticato. Dice Saviano: «Non era la storia classica di un militante antimafia, non era un magistrato, non era neanche un giornalista di testata. L'uso delle televisioni locali come strumento di inchiesta non l'aveva fatto nessuno, solo pochi esperimenti poi falliti, laterali. Lo ha poi in maniera diversa utilizzato Berlusconi quando decise di utilizzare la somma delle televisioni locali per creare una nuova televisione nazionale. Ma di fatto quell'esperimento Cosa Nostra lo fa fermare». Nel documentario, con la regia di Giovanni Troilo, ascoltiamo tante testimonianze, in primis quella della figlia Maddalena. Tutte aiutano a ricomporre la figura complessa di quell'uomo pieno di vita, ironia, desiderio di curare il mondo. «Non ha mai rinnegato mai nulla del suo passato, semplicemente dentro di sé custodiva tutto quanto aveva inglobato, assaporato, conquistato», ha detto la Maddalena Rostagno. Mauro Rostagno per Saviano è un personaggio molto contemporaneo per il modo originale e senza filtri con cui raccontava la realtà. Oggi probabilmente sarebbe seguito sui social anche dai più giovani, come ha sottolineato lo scrittore e autore del documentario. «La leggerezza non come superficialità, il non prendersi sul serio che non significa eludere la serietà della situazione ma semplicemente utilizzare un metodo. Essere egocentrici, sì, voler fare una battaglia dove il proprio ego deve essere nutrito e questo non significa tradire l'altro. Ecco, questa è modernità, assoluta».