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  • 4 mesi fa
Pagamenti Assegno di inclusione, dopo le indicazioni INPS arriva anche la conferma di Poste, si parte dal 26 gennaio, ma non per tutti, perciò, vediamo insieme la situazione

Già con la sua circolare, INPS aveva detto che i primissimi pagamenti dell’assegno di inclusione sarebbero partiti dal 26 gennaio 2024 per gli aventi diritto. Non solo, INPS aveva aggiunto che la carta di inclusione, cioè la card su cui arrivano i pagamenti dell’ADI, si poteva ritirare da poste dopo il primo accredito. E che comunque, INPS stessa avrebbe informato i beneficiari del ritiro della carta tramite SMS, email, oppure direttamente tramite la piattaforma SIISL.
E questo lo sapevamo già da inizio gennaio. Poi, in tempi più recenti, è arrivata anche la conferma da parte di Poste, che ha il compito di mettere a disposizione e gestire le carte dell’inclusione. In buona sostanza, Poste conferma la stessa cosa che ci ha detto INPS, e cioè che gli aventi diritto potranno ritirare la carta dell’inclusione a partire dal 26 gennaio 2024. Ma attenzione, per poter ritirare la carta bisognerà attendere prima la comunicazione da parte di INPS, via sms, mail o tramite SIISL, In più , per poter ritirare la card sarà necessario presentare anche un documento di identità valido e il codice fiscale.
e Se abbiamo chiesto di avere più card per lo stesso nucleo familiare, serviranno documento e codice fiscale per ogni componente.
Pertanto, a prescindere dall’effettiva data delle elaborazioni, le carte con i primi accrediti si potranno prelevare A PARTIRE DAL 26 e a seguire, quindi, teoricamente, da lì, fino alla fine del mese.
Però ora, chi riceverà questo primo pagamento del 26 gennaio?
Si tratterà delle persone che hanno presentato Domanda e Patto di attivazione digitale tra il 18 dicembre 20023 e il 7 gennaio 2024. E che, a questa prima verifica dei requisiti troveranno un esito positivo.
Poi, certo, è possibile anche che per qualcuno i controlli per i requisiti saranno un po’ più lunghi, ma se l’esito sarà positivo, allora i pagamenti spetteranno comunque dalla rata di gennaio.
Invece, c’è anche un altro caso: potrebbe darsi che qualcuno troverà la domanda respinta. A quel punto sarà necessario capire il perché, e vedere se magari non abbiamo uno dei numerosi requisiti previsti, oppure se abbiamo sbagliato qualcosa nella domanda, o se abbiamo inserito qualche dato in maniera non corretta.
Sicuramente al termine di questa prima elaborazione, INPS aprirà una fase di “riesame” delle domande, per l’inserimento di quel che manca, al fine di non perdere la decorrenza da gennaio.
Ma comunque, è bene fare attenzione alla cosa, anche perché, a strettissimo giro, dopo questa elaborazione c’è l’altra scadenza.
infatti, nei casi in cui dovremo presentare domanda da 0, se riusciamo a presentare correttamente tra il 7 e il 31 gennaio, sempre con il PAD sottoscritto e tutti i requisiti a posto, sono previste per andare in pagamento dal 15 febbraio e così via.
E detto questo, io ti ringrazio per ave

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