Malattie rare, Takeda: non solo terapie ma servizi per i pazienti
  • 9 mesi fa
Roma, 13 lug. (askanews) - "Takeda è una multinazionale globale, presente in 80 paesi al mondo, che è particolarmente impegnata e lavora per la ricerca di soluzioni terapeutiche per queste patologie, cercando di andare incontro ai bisogni insoddisfatti e cercando di fare veramente la differenza nella vita di questi pazienti. Questo approccio ha portato Takeda negli ultimi anni a trovare soluzioni terapeutiche per almeno 13 malattie rare tra cui l'emofilia congenita e acquisita, la malattia di von Willebrand sul versante delle coagulopatie, l'angioedema ereditario, le immunodeficienze primitive e secondarie. Ci tengo a sottolineare che Takeda investe 5 miliardi l'anno in ricerca clinica ed è impegnata in almeno 200 progetti da sola o in collaborazione con le istituzioni, con l'accademia e con importanti istituti di ricerca. Ma l'approccio di Takeda va oltre il farmaco. Pertanto Takeda è vicina ai pazienti non solo con alcuni servizi come la terapia domiciliare, e questo è stato particolarmente evidente durante la pandemia, ma anche con programmi di supporto al paziente che spaziano dalla terapia domiciliare, al training per l'autosomministrazione delle terapie a domicilio e anche al counseling psicologico. Siamo consapevoli che c'è ancora molto da fare. Takeda è qui e rinnova il proprio impegno con l'intenzione che arrivi ai pazienti e alla loro famiglie".A raccontare ad askanews l'attività di Takeda è Alessandra Fionda, dirigente medico di Takeda Italia, a margine dell'evento organizzato a Roma dalla Federazione UNIAMO per presentare il IX Rapporto "MonitoRare" sulla condizione delle persone con malattia rara in Italia.
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