Naufragio del Sewol: arrestato il presidente della compagnia sudcoreana

  • 10 anni fa
Il naufragio del Sewol porta all’arresto anche del presidente della compagnia proprietaria del traghetto sudcoreano affondato il 16 aprile con 476 persone a bordo.

Kim Han-sik, 72 anni, è accusato di omicidio colposo e di violazione delle norme del diritto marittimo. Gli investigatori ritengono che l’imbarcazione trasportasse tre volte il peso massimo consentito.

“Sono profondamente dispiaciuto per le vittime e le loro famiglie – ha detto Kim Han-sik arrivando in commissariato – Ho commesso un grave errore”.

Oltre al capitano e ai 14 membri dell’equipaggio, nei giorni scorsi erano stati arrestati altri tre manager della compagnia.

L’incidente ha provocato 302 morti o dispersi, tra i quali 280 studenti che erano in gita scolastica. Restano da recuperare 33 corpi, ma le operazioni di ricerca sono sempre più difficili a causa delle forti correnti che potrebbe aver trascinato via i cadeveri.

Le operazioni di ricerca termineranno entro il prossimo fine settimana, come annunciato dal Primo ministro sudcoreano.