Roma - I controlli fiscali - Arrestati due imprenditori (19.03.13)

  • 11 anni fa
http://www.pupia.tv - Roma - Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, disposte dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Civitavecchia nei confronti del noto costruttore romano e di una persona di sua fiducia legale rappresentante di diritto di alcune società, entrambi indagati per i reati di frode nelle pubbliche forniture e di appropriazione indebita; al primo è contestata anche il trasferimento fraudolento di denaro a terzi.

I provvedimenti eseguiti si inseriscono nelle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia del Nucleo Polizia Tributaria di Roma, riguardanti la realizzazione del porto turistico a Fiumicino, che avevano già portato, nel novembre scorso, al sequestro dell'intera area del cantiere, per una estensione di circa un milione di metri quadri.

Gli approfondimenti hanno consentito di individuare un articolato meccanismo di frode nei lavori di costruzione del "porto della Concordia" con un sistema di attribuzione fittizia a soggetti terzi di somme di denaro, per complessivi 35 milioni di euro, oggetto di distrazioni a danno di due società riconducibili ad un gruppo imprenditoriale di Roma, riconducibile ad un noto imprenditore.

In particolare, nei mesi scorsi, in seno all'operazione denominata "MAREMOSSO", le Fiamme Gialle avevano esaminato i rapporti economici e contrattuali fra società general cui venivano subappaltati i lavori, riconducibili sempre, direttamente o indirettamente, al citato gruppo societario.

Era emerso che l'opera pubblica era stata parzialmente eseguita con caratteristiche tali da pregiudicarne la stabilità nel tempo, con il profilarsi di gravi violazioni delle obbligazioni assunte dalla concessionaria nei confronti dell'ente concedente.

L'Autorità Giudiziaria aveva, pertanto, iscritto nel registro degli indagati sette persone, a titolo di concorso, tra cui il "dominus" ed amministratore di fatto del menzionato gruppo imprenditoriale i legali rappresentanti delle società subappaltatrici nonché il direttore dei lavori, per il reato di frode nelle pubbliche forniture, nonché disposto il sequestro preventivo dell'intera area del cantiere del porto, destinato a divenire uno dei più importanti porti turistici a livello europeo, con una capacità ricettiva di circa 1.500 posti barca.

Le difformità riscontrate sono apparse così significative e rilevanti, accompagnate da attività dissimulatorie a tal punto evidenti da integrare, da un lato, condotte di plurimo inadempimento contrattuale e, dall'altro, da essere concretamente idonee a pregiudicare, in maniera significativa, anche in termini di sicurezza e di pubblica incolumità, la funzione economico sociale dell'opera pubblica stessa.

Le modalità con cui il concessionario ha gestito contrattualmente l'esecuzione dei lavori, attraverso una catena di appalti e subappalti, presentano molteplici anomalie non spiegabili se non con il tentativo di mascherare intenti fraudolenti: contratti di sub-affidamento stipulati a distanza di un sol giorno l'uno dall'altro; mancanza, da parte delle società interessate, delle potenzialità strutturali per procedere autonomamente ai lavori; dinamica dei prezzi nei subappalti tale da far sì che, a fronte di un costo ipotizzato per la realizzazione dell'opera da parte della società affidataria pari a 400 milioni di euro, i lavori fossero appaltati, "chiavi in mano", a soli 100 milioni di euro. Tale circostanza, più di altre, mostra come la prospettazione iniziale dei costi fosse del tutto disancorata dal valore dei lavori che, sin dall'inizio, la concessionaria intendeva eseguire. ....(19.03.13)

continua: http://www.gdf.gov.it/GdF/it/Stampa/Ultime_Notizie/Anno_2013/Marzo_2013/info1245035850.html

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