Cn24 | CROTONE | Scorie tossiche, torna la paura

  • 13 anni fa
Lunedì 18 Maggio 2009 | In questa edizione di Report24: CROTONE | Scorie tossiche, torna la paura Resi noti dalla Procura gli esiti dei carotaggi Ritornano ad accendersi i riflettori sullemergenza delle scorie tossiche a Crotone. Stamattina, infatti, in una conferenza stampa convocata dal procuratore della repubblica di Crotone, Raffaele Mazzotta e dal suo sostituto Pierpaolo Bruni, sono stati resi noti gli esiti della consulenza sui carotaggi effettuati sulle aree dove erano state rinvenute le scorie tossiche, scoperte con loperazione Black mountains. Le scorie utilizzate per il conglomerato idraulico catalizzato (Cic) utilizzato a Crotone sono "altamente tossiche e cancerogene" e "rilasciano veleni nelle falde acquifere. Se ingerite o inalate sono altamente tossiche e cancerogene". La preoccupazione nasce dal fatto che le aree sequestrate dalla magistratura si trovano nei pressi di scuole, case popolari ma anche campi agricoli dove si coltivano di ortaggi ed altre strutture pubbliche. La scoria cubilot si legge nella consulenza depositata - ha presentato una concentrazione di ossidi (di calcio, silicio, alluminio, magnesio e ferro) del 71,5 per cento. Tale valore risulta nettamente inferiore a quello previsto per i rifiuti recuperabili. Tale rifiuto non era ammissibile alle procedure semplificate. I risultati delle analisi non sono per niente tranquillizzanti: una presenza di arsenico, quasi generalizzata, che desta preoccupazione. A sostenerlo lo stesso procuratore Mazzotta. Le nuove aree sequestrate nel corso di unoperazione congiunta dei Carabinieri, della Guardia di finanza e del Nisa (nucleo investigativo sanità e ambiente) della Procura della repubblica crotonese sono un parcheggio adiacente alla scuola elementare San Francesco, un campetto sterrato ubicato tra alcuni edifici Aterp, in località Lampanaro, e quattro aree adiacenti a strade pubbliche in località Trafinello. Nel pomeriggio il sindaco di Crotone ha indetto una conferenza stampa, Peppino Vallone, ha espresso la sua preoccupazione per i dati emersi. Non ha previsto, per il momento, la chiusura delle scuole interessate, ma ha fatto transennare le aree in questione. Il comune aveva affidato dei rilievi allArpacal, riguardanti laria, che, però, avevano dato esito negativo. 

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