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Milano, 7 ago. (askanews) - Gianni Berengo Gardin è stato uno dei più importanti fotoreporter del nostro tempo e con le sue immagini ha raccontato l'Italia e il mondo con uno sguardo lucido, presente, sempre affettuoso verso i suoi soggetti. Le sue fotografie sono state esposte ovunque, ma guai a definirlo un artista. "Assolutamente non sono un artista, sono un fotografo, molto fiero di essere un fotografo - aveva detto ad askanews in un'intervista a Milano di qualche anno fa - faccio un lavoro di documentazione, sono un testimone della mia epoca e nulla di più".La sua vitalità, la sua energia, il suo andare sempre in cerca di storie, hanno segnato la sua vita e la sua carriera. Oggi che è morto a quasi 95 anni di sicuro non vorrebbe celebrazioni e retorica, così come non considerava "icone" le sue immagini più celebri. "Alcune foto diventano importanti e diventano quasi delle icone - aveva aggiunto - ma non è una scelta che fa il fotografo, è il pubblico che decide quali sono queste icone".Forse il modo migliore per salutarlo è continuare a guardare le sue fotografie da lontano, con la stessa discrezione del fotografo che immortalò quel bacio a Venezia, così fragile e inafferrabile pur in tutta quella monumentalità.

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00:00Gianni Berengo Gardin è stato uno dei più importanti fotoreporter del nostro tempo
00:04e con le sue immagini ha raccontato l'Italia e il mondo con uno sguardo lucido presente
00:08sempre affettuoso verso i suoi soggetti.
00:10Le sue fotografie sono state esposte ovunque ma guai a definirlo un artista.
00:15Assolutamente non sono un artista, sono un fotografo, molto fiero di essere un fotografo,
00:22faccio un lavoro di documentazione, sono un testimone della mia epoca e nulla di più.
00:29La sua vitalità, la sua energia e il suo andare sempre in cerca di storie hanno segnato la sua vita e la sua carriera.
00:35Oggi, che è morto a quasi 95 anni, di sicuro non vorrebbe celebrazioni e retorica,
00:40così come non considerava icone le sue immagini più celebri.
00:43Alcune foto diventano importanti, diventano quasi delle icone,
00:49ma non è una scelta che fa il fotografo, è il pubblico che decide quali sono queste icone.
00:59Forse il modo migliore per salutarlo è continuare a guardare le sue fotografie da lontano,
01:03con la stessa discrezione del fotografo che è morto a loco del bacio a Venezia,
01:07così fragile e inafferrabile pur in tutta quella monumentalità.

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