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Si è svolta nella caserma Bonsignore la cerimonia di avvicendamento tra il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Truglio, Comandante Interregionale “Culqualber” e il Generale di Corpo d’Armata Claudio Domizi. Al passaggio del testimone, hanno partecipato numerose autorità siciliane e calabresi.

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Trascrizione
00:01Passaggio del testimone nella lotta per la legalità. All'interno della caserma Bonsignore
00:05si è svolta una commovente cerimonia di avvicendamento al vertice del comando interregionale
00:10Culqualber tra il generale di corpo d'armata Giovanni Truglio e il generale di corpo d'armata
00:15Claudio Domizi. Un momento solenne cui hanno preso parte numerose autorità civili, militari
00:21e religiose di Calabria e Sicilia, terre segnate da grandi sfide ma anche da profonda dignità.
00:26Il generale Truglio nel suo discorso di commiato ha rivolto parole di sincera gratitudine a tutti
00:31i carabinieri che ogni giorno operano con coraggio e dedizione ricordando l'impegno incessante
00:36dell'arma contro le piaghe della criminalità organizzata, il traffico di droga, la violenza
00:40ma anche il ruolo insostituibile di prossimità e vicinanza alla comunità. L'arma fa la differenza
00:46affermato esternando l'orgoglio di appartenere a un'istituzione che non arretra mai. Il generale
00:51Domizi che torna a Messina dove ha già servito come comandante provinciale, salutata la bandiera
00:56ha ringraziato per la fiducia accordatagli e ha ribadito che la lotta alla mafia e alle
01:00andrangheta è e sarà senza tregua, sistematica, senza pause né esitazioni. Ha poi rivolto
01:06un pensiero commosso a tutte le vittime innocenti delle mafie ricordando che dietro ogni divisa
01:11c'è un giuramento di vita. Infine ha invitato i carabinieri ad aprirsi all'ascolto per servire
01:16la gente con umiltà, attenzione, umanità e sensibilità. Alla cerimonia era presente
01:21anche il comandante generale dell'arma, Salvatore Luongo, che ha ringraziato tutti i carabinieri
01:26sottolineando il compito di rassicurazione sociale svolto dai comandanti di stazione,
01:31un impegno che consente alle comunità l'ordinario progresso civile. Una cerimonia che non è stata
01:36soltanto un cambio di comando ma un inno alla dedizione, al coraggio e all'impegno per la
01:40legalità, un momento in cui l'arma dei carabinieri ha ancora una volta mostrato il suo volto
01:45più autentico, quello di chi protegge, accoglie, ascolta, sempre.

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