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  • 6 giorni fa
ROMA (ITALPRESS) - Affrontare le persistenti criticità nella gestione dell’amiloidosi cardiaca, con un focus prioritario sulla promozione della diagnosi tempestiva e sull’attivazione di percorsi di presa in carico equi e inclusivi per i pazienti over 80: è questo l’obiettivo del gruppo di lavoro multidisciplinare, composto da rappresentanti delle Istituzioni ed esperti clinici, istituito con il contributo non condizionante di Bayer Italia.
mgg/gtr

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00:00Affrontare le persistenti criticità nella gestione dell'amiloidosi cardiaca con un focus prioritario
00:10sulla promozione della diagnosi tempestiva e sull'attivazione di percorsi di prese in carico
00:15equi e inclusivi per i pazienti over 80. È questo l'obiettivo del gruppo di lavoro multidisciplinare
00:22composto da rappresentanti delle istituzioni ed esperti clinici istituito con il contributo
00:28non condizionante di Bayer Italia. L'amiloidosi cardiaca è una patologia rara, degenerativa
00:35e progressivamente invalidante, considerata una delle manifestazioni più gravi della
00:39amiloidosi sistemica. Se non diagnosticata e trattata precocemente, l'evoluzione clinica
00:45è severa, con una sopravvivenza media stimata tra i 3 e i 5 anni nei pazienti con forma da
00:51transtiretina. Il riconoscimento del RFLAG deve essere assunto come metodo importante
00:59per il sospetto e la cultura del sospetto di questa malattia e per aumentare la nostra
01:06capacità diagnostica nella popolazione generale non ancora sintomatica. Questo è un metodo
01:13di lavoro che è molto ben avviato nella malattia oncologica e tale metodo deve essere anche
01:20trasportato al pari nell'approccio diagnostico di questa malattia, che al pari della malattia
01:27oncologica è progressiva, è invalidante e se non diagnosticata nei tempi e nei modi corretti
01:34può essere appunto precocemente mortale e portare a molte morbidità e molte ospedalizzazioni.
01:41Una volta posto il sospetto clinico è fondamentale che ci sia un accesso facilitato dei pazienti
01:48a quelle che sono le metodiche diagnostiche che ci permettono poi di arrivare alla diagnosi,
01:53quindi dobbiamo evitare che il paziente aspetti mesi per fare una scintigrafia. Una volta eseguiti
02:01questi esami, accesso facilitato ai centri di riferimento, quindi davvero il rischio che si
02:07corre nella nostra regione è quello di una disparità di accesso alla diagnosi e alle cure
02:13dei pazienti che si trovano nel territorio urbano rispetto ai pazienti che invece si trovano nella
02:18provincia. Quindi in Regione Lazio siamo riusciti a fronteggiare questo problema logistico attraverso
02:25la creazione di una rete capillare che va da tutti questi centri di riferimento ai centri
02:31spocca di ognuno di questi centri di riferimento. L'età avanzata non può costituire criterio
02:37di esclusione dei trattamenti innovativi per la miloidosi cardiaca. Vi è quindi necessità
02:42di attivare percorsi di prese in carico equi e inclusivi per i pazienti over 80.
02:48Oltre gli 80 anni ogni paziente dovrebbe avere una valutazione specialistica geriatrica
02:53multidimensionale. Dopo le realtà possono cambiare da ospedale a ospedale, da ambulatorio
03:01a ambulatorio, potrebbe essere magari importante per il specialista dell'ambulatorio della milidosi
03:07anche magari fare un'esperienza nell'ambulatorio geriatrico che si occupa di valutazione multidimensionale
03:12e magari recepire quei concetti, quegli strumenti che possono essere importanti poi da trasportare
03:21nell'ambulatorio cardiologico della milidosi cardiaca per valutare meglio questi pazienti.
03:27Soltanto integrando una valutazione delle capacità funzionali, cognitive, nutrizionali
03:33e anche del supporto sociale di questi pazienti è possibile affrontare adeguatamente il paziente
03:41over 80 che arriva alla nostra attenzione.

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