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  • l’altro ieri
Trascrizione
00:00c'è un uomo che cammina sull'aria non è una metafora cammina davvero sopra le città sopra
00:10le vallate sopra di noi mentre qui noi sotto facciamo fatica a stare in equilibrio anche
00:15con i piedi ben piantati a terra lui no lui si muove sul filo come se fosse a casa sua e forse
00:21lo è davvero perché quello spazio sospeso dove tutto vacilla è anche lo spazio in cui tutto è
00:27possibile andrea loreni lo chiamano il funambolo ma lui si definisce un artigiano del disequilibrio
00:33non un domatore della paura uno che con la paura ci prende il caffè ogni mattina ho sviluppato la
00:39capacità di stare nel disequilibrio nel vivere la situazione critica sicuramente con un po di
00:44paura perché la situazione critica la trasformazione il cambiamento fanno paura perché ti portano via
00:49da una situazione stabile e ben conosciuta e quindi affrontare una situazione ignota vuota con questi
00:55spazi molto grandi che sono tipici delle mie attraversate spaventa perché richiede la capacità
01:00di trasformarsi cioè di assumere ogni momento una nuova forma non la forma richiesta dal disequilibrio
01:06dalla domanda che viene posta dal contesto nuovo ogni passo è una nuova domanda che richiede una nuova
01:10risposta cioè una nuova forma e quindi lasciare andare quello che c'è dietro per accogliere quello
01:15che c'è davanti è un po l'abilità che ho sviluppato si ho paura si sono spaventato si sono anche un
01:20essere fragile ma in questa paura nella capacità di fare una cosa nonostante la paura c'è anche la
01:25possibilità di guadagnare la propria libertà cioè di realizzare tutto il nostro potenziale è un
01:31filosofo che ha smesso di pensare e ha cominciato a camminare anche se sopra l'abisso uno che ogni
01:37passo lo fa per il passo non per arrivare da qualche parte e solo questo in un tempo ossessionato
01:43dagli obiettivi già basta per spiazzare ma anche per attrarre per farci desiderare almeno una volta
01:49di camminare senza sapere dove si va e stare bene lo stesso devo dire che dopo le attraversate
01:54ho dei feedback in cui le persone si identificano molto con quello che faccio secondo me perché
01:59è un gesto in un certo senso molto semplice si tratta di camminare da un punto all'altro ed è
02:04molto umano perché sono una persona umana sono un uomo sono umanità e quindi è facile identificarsi
02:10con quello che faccio da chi ci vede il coraggio di camminare la propria strada a chi ci vede la capacità
02:16di stare e andare avanti nonostante la paura e chi ci vede invece ovviamente per esempio la difficoltà
02:22dovuta a equilibrio e disequilibrio che c'è nella vita di tutti noi infatti molti mi dicono anch'io sono
02:28un funambolo nella vita di tutti i giorni ed effettivamente devo dire che stare nella vita di tutti i giorni
02:34è molto più complicato che stare su un cavo sono assolutamente dell'idea che il gesto inutile abbia un senso
02:40soprattutto perché l'utilità come metro di valore di ciò che facciamo è decisamente sopravvalutata e
02:45probabilmente molto sbagliato secondo me perché se tu fai una cosa perché utile a qualcos'altro stai
02:51trascurando il valore di quella cosa mentre io faccio ogni passo semplicemente per il passo che sto
02:55facendo e se avessi in mente il finale o l'obiettivo sarei portato via dal passo attuale molti funamboli
03:02cadono negli ultimi metri perché pensano di essere arrivati e dimenticano di essere dove sono pensano al
03:08finale invece io cammino perché devo camminare ogni passo è il passo non perché devo arrivare
03:13dall'altra parte la possibilità che ho di arrivare dall'altra parte passa dall'essere presente a quello
03:17che faccio e godermi il valore di quello che sto facendo non trasferire il valore di quello che
03:22faccio in quello che sarà ma in quello che è guardarlo lassù è come vedere la versione più nuda di noi
03:27quella che non ha più bisogno di alibi solo di un passo e poi un altro e un altro ancora
03:38grazie a tutti

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