«Siamo tutti antifascisti». Nella serata di mercoledì 2 luglio a Piacenza - dopo la violenta rissa avvenuta lo scorso 25 giugno dopo poche ore dal termine di un presidio antidegrado organizzato dagli ultras della Curva Nord, nella quale due ragazzi sono rimasti feriti a seguito di scontri tra simpatizzanti di estrema destra e alcuni nordafricani - ha sfilato rumorosamente ma pacificamente il corteo organizzato dal collettivo Controtendenza, dal sindacato SiCobas, dal collettivo femminista e dal collettivo Skiaffo. Oltre 200 i partecipanti - anche da frange della sinistra antagonista piacentina - che si sono dati appuntamento in via Quattro Novembre, proprio nel luogo dove si erano verificati i disordini e da lì, in corteo hanno sfilato lungo via Genova, hanno percorso lo Stradone Farnese per arrivare fino in piazza Sant’Antonino. Nessuna criticità. È stato imponente il cordone di sicurezza di polizia e carabinieri, con la Polizia Locale che s’è invece occupata della gestione della viabilità, poiché nei giorni scorsi la questione aveva scaldato gli animi politici e scatenato il dibattito pubblico.
00:00C'è stata un'aggressione premeditata e armata come sta avvenendo in tante città con queste ronde anti-degrado, ronde anti-immigrati da parte dei gruppetti neofascini che poi hanno provato a deviare e a dare la colpa alla solita criminalità immigrata.
00:24Il problema dell'immigrazione c'è ma va gestito con razionalità, con investimenti in scuola e migliorando i salari per togliere le persone dalle sacche di disagio, non certo sdoganando le pratiche squadriste di gruppetti che sinceramente credevamo relegati alla fogna della storia.