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MILANO (ITALPRESS) - Le proteste studentesche in Serbia, i rapporti tra Belgrado e Italia descritti come "i migliori di sempre, l'Expo 2027 a Belgrado, l'adesione all'Unione Europea e i rapporti con la Santa Sede, sono i temi toccati da Jovan Palalic, membro della Commissione Affari Esteri del Parlamento Serbo e presidente del Gruppo Parlamentare di Amicizia Serbia-Italia e Santa Sede, nel corso di un'intervista rilascia all'Agenzia di Stampa Italpress. A proposito di Unione Europea, Palalic ha ravvisato "una mancanza di volontà europea all'allargamento", ritenendolo un errore che potrebbe destabilizzare i Balcani. (ITALPRESS)



trl/gsl

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Trascrizione
00:00Benvenuti a questa nuova intervista dell'Agenzia di stampa Italpress. Oggi con noi abbiamo
00:08Jovan Palalic, deputato e membro della Commissione Affari Esteri della Serbia, nonché presidente
00:15del gruppo parlamentare di amicizia Serbia, Italia e Santa Sede.
00:21Parliamo di quello che sta succedendo in Serbia, per cui un po' anche tutto il mondo
00:27ha una discreta attenzione sul suo paese. Questa manifestazione di protesta degli studenti,
00:33da cosa nascono, cosa stanno provocando e in un certo senso dove vogliono andare?
00:42Grazie dell'invito alla sua emissione stimata. So che molti oggi parlano delle proteste studentesche
00:52in Serbia. Dobbiamo dire che è normale che in un paese democratico ci sono proteste. Una cosa
01:04di che dobbiamo parlare, di che dobbiamo delineare è che tutte le proteste possono svilupparsi
01:12pacificamente. Tutto è libero di esprimere sua opinione pubblica, sua opinione di qualcosa
01:19che vuole esprimere. Ma per quanto riguarda le violenze che si fanno sulle strade, bloccate
01:27che si fanno di impedire funzionamento normale di un paese quotidiano, non è accettabile per
01:36noi. Siamo un paese democratico, rispettiamo tutti i diritti che sono previsti nella Costituzione,
01:43ma adesso non possiamo distruggere di nuovo la nostra economia, non possiamo impedire che
01:52la vita si svolga normale e la nostra economia, il nostro cresciuto economico che ha raggiunto
02:02un livello eccezionale rispetto agli anni in passato, non possiamo permettere di entrare
02:13nella nuova crisi economica. Allora in questo momento dobbiamo e vogliamo mantenere una situazione
02:21normale e stabile. Tutti quelli che hanno fatto crimini, hanno violato diritti, sicuramente
02:32si trovano sotto la legge. È una posizione chiara e sono sicuro che il nostro governo può gestire
02:41tutte le situazioni normalmente. Allora devo assolutamente negare tutte le voci che dicono
02:50che si tratta di una violenza sproporzionata, quando uno attacca un poliziotto dove aspettare
02:59una risposta dallo Stato. È una cosa molto chiara, come si trova e come possiamo vedere
03:05in tutti i paesi europei quando si viola diritto, quando si viola Costituzione e speriamo che le
03:14cose si pacificano in futuro di poter continuare i nostri progetti molto importanti.
03:21Tra i nemici della Serbia di sicuro non c'è l'Italia. Ricordiamo che tra Italia e Serbia
03:26c'è un rapporto storico consolidato, tanto che Roma è uno dei principali sponsor, chiamiamo così,
03:32per l'ingresso, per l'adesione all'Unione Europea di Belgrado. L'Italia è il terzo partner
03:37commerciale della Serbia, è uno dei principali investitori del paese, nel paese con varie aziende
03:44da Stellantis e bancari assicurativi, anche perché avete delle imposte basse per andare a investire
03:53nel vostro paese. Come funziona e come procede questo rapporto Italia-Serbia?
03:58Sicuramente in questo momento siamo nel periodo dei più migliori rapporti tra Serbia e Italia.
04:05Italia prima di tutto grazie alla posizione del governo di centro-destra italiano, il primo
04:11ministro Giorgio Meloni e anche tutti gli altri ministri e anche la posizione della Serbia
04:19di vedere, prima di tutto il Presidente Vucic, di vedere Italia come primo partner dell'Europa
04:26che può ascoltarci e capire che cosa realmente succede nei Balcani occidentali e che Italia sia
04:39un paese che sicuramente non fa pressioni, non impore risoluzioni unilaterali e trova spazio
04:49per tutti i paesi, tutti gli enti politici nella regione di trovare un equilibrio stabile
04:57e durevole, di poter proseguire lo sviluppo economico e da stabilire la situazione politica
05:05dell'Europa. Per quanto riguarda i nostri rapporti possiamo evidenziare il scambiamento
05:17delle visite dei nostri ministri, anche prima di tutto due visite del Presidente del Consiglio
05:25degli Ministri Giorgio Meloni, anche quattro business forum che sono stati organizzati a
05:34Belgrado e Trieste e prima di tutto nuove iniziative, siamo molto contenti e molto felici di avere
05:44una risposta immediata da parte italiana per quanto riguarda la sua presenza nell'Expo
05:502027 che si era organizzato a Belgrado. Allora come terzo partner commerciale con tantissime
06:00aziende italiane che sono state e lavorano a Belgrado con molti ministri, Presidenti della
06:08regione, anche Presidente della Lombardia perché sono a Milano, devo menzionare il Presidente
06:16a Tilio Fontana, un grande amico. Voliamo proseguire lo sviluppo, il nostro sviluppo
06:25amichevole, i nostri rapporti amichevoli.
06:28Come procede invece l'iter di adesione all'Unione Europea? Ha un orizzonte temporale? Quando si
06:34immagina che la Serbia possa entrare e quali sono, se ci sono, gli ostacoli da superare?
06:41Assolutamente, per quanto riguarda la posizione ufficiale del nostro governo è chiaro, noi
06:48vogliamo essere nuovo membro europeo, noi vogliamo procedere alla nostra adesione all'Unione
06:55Europea, ma in questo momento posso dire che si può evidenziare, anche si può sentire che
07:03non c'è volontà da parte europea di allargarsi nei Balcani occidentali. Secondo
07:10me è un errore, perché quando sei fuori, dentro entrano altre potenze mondiali di fare
07:20il suo gioco, quando fare il gioco dei suoi interessi possono destabilizzare un'regione
07:26che è più importante. Secondo lei questo motivo è legato al fatto della vostra storica
07:33amicizia per esempio con la Russia, con la guerra in Ucraina, con i problemi che magari
07:38possono nascere su quel fronte oppure da motivi diversi?
07:42Allora, è una domanda molto importante perché devo chiarire quello che ha menzionato.
07:51posso dire che in questo momento noi non vogliamo imporre sanzioni contro l'Ussia, è
07:57vero perché noi eravamo stati sotto sanzioni 10 anni e pensiamo che sanzioni non siano mezzo
08:10di risolvere problemi politici perché tra sanzioni non soffre governo, soffre gente che
08:21noi abbiamo esperienza di quello. Ma quando parliamo condizioni dell'adesione, se si sono
08:33condizioni delle riforme o se si sono condizioni politiche, per quanto riguarda riforme, anche
08:42la Commissione europea, per quanto riguarda le leggi che ha detto è deliberato, è adottato,
08:47tutto è fatto. Ma tre anni non si apre e noi chiediamo
08:49Unione europea che sono le vostre condizioni, che sono condizioni politiche, senza il
08:54forse forse dimenticare che avete mostrato le vostre condizioni, che sono le vostre condizioni,
09:01sono condizioni politiche, senza forse dimenticare che avete mostrato le loro condizioni politiche,
09:07se sono condizioni delle riforme, dove abbiamo avanzamento riconosciuto di voi, ecco una cosa
09:14molto importante, ma se sono condizioni delle riforme, dove abbiamo avanzamento riconosciuto
09:20di voi, ecco una cosa di chiarire e speriamo in tempo breve dobbiamo farlo vero e chiarirlo.
09:27Lei è Presidente del gruppo parlamentare di amicizia anche con il gruppo di amicizia
09:33e anche con il gruppo di amicizia.
09:37Lei è Presidente del gruppo parlamentare di amicizia, anche con il gruppo di amicizia
09:48parlamentare di amicizia, anche con la Santa Sede. Ha seguito quindi la fine del pontificato
09:57di Papa Francesco e l'inizio di questo di Papa Leone, è già entrato in contatto con
10:04lui e ci sono in programma delle visite e degli incontri?
10:09Assolutamente, in questo momento posso dire che abbiamo buonissimi rapporti con la Santa Sede,
10:17rispetto al passato. Quando dico buonissimi sicuramente in passato c'erano incompressioni
10:26e forse un periodo quando non potevamo trovare una lingua comune.
10:34Durante il pontificato di Papa Francesco tutto è stabilito e abbiamo aperto molte strade
10:45di risolvere incomprensioni, di risolvere le domande che hanno peso e fanno peso sui nostri rapporti.
10:59Ho seguito tutta l'attività di Papa Francesco e posso dire che fu un uomo molto aperto, pronto ad ascoltare
11:15e da capire che posizione del popolo serbo che è il popolo ortodosso e non ci ha imposto neanche pressioni,
11:27neanche domande e condizioni che possono provocare altre tensioni nella regione.
11:37Anche siamo grati di non riconoscere l'indipendenza del Kosovo. Anche vediamo per quanto riguarda
11:45Papa Leone XIV, vediamo le parole che sono, posso dire, molto ottimistiche per quanto riguarda la pace
11:58che dobbiamo raggiungere tutti in questo momento. Vediamo i suoi incontri con il patriarca ecumenico
12:06Bartolomeo e questo anno è molto importante anniversario dei 1700 anni del primo concilio ecumenico di Nicea.
12:16e secondo me è un'occasione per tutte le chiese di trovare un nuovo spazio per dialogo, di andare verso una comunione in futuro.
12:36perché le sfide per cristianesimo adesso sono grandi e se non siamo uniti, se non parliamo a voce comune,
12:48non possiamo difendere e salvaguardare la nostra fede.
12:54Benissimo, ringraziamo Jovan Palalic e vi diamo appuntamento alla prossima intervista dell'agenzia di stampa Italpress.
13:02Grazie a tutti.

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