Roma, 25 giu. (askanews) - "Quando parliamo dei problemi dei dazi, dobbiamo pensare che un conto è l'accorciamento della catena dell'approvvigionamento, un altro conto è una catena impoverita. Per questo sono importantissimi gli accordi commerciali che l'Ue porta avanti con i Paesi terzi, ad esempio un bacino interessante è il Sud America. Oggi l'imperativo è diversificare". Lo ha detto Federica Onori (Azione), Segretaria della Commissione Esteri alla Camera, a Largo Chigi, il format in onda su Urania Tv. Sulle spese militari per l'Italia Onori ha dichiarato che la situazione internazionale ci mostra come la difesa sia una priorità, ma non sarà semplice, dovremo rivedere la ripartizione della spesa pubblica". Secondo Onori questa fase mette le imprese italiane ancora più alla prova: "Se aumentiamo la dimensione delle imprese c'è più resilienza e gli shock esterni saranno meno pesanti. Noi siamo sempre pronti a collaborare con il governo. Su alcune tematiche siamo vicini, su altre c'è una distanza abissale. Sul versante della politica estera dobbiamo essere iper-responsabili: in Commissione Esteri stiamo riflettendo sul Piano Mattei e sul Trattato Mercosur, su quest'ultimo desideriamo un Paese più proattivo ma la maggioranza tentenna. Abbiamo differenze anche sull'approccio alla crisi iraniana. E l'Ucraina? Azione sostiene la causa ucraina dal giorno 1 ed è giusto pensare già da ora alla ricostruzione, che non si improvvisa e va preparata, sarebbe inoltre segnale di pace. Un assetto pacifico conviene a un numero maggiore di stati. Dobbiamo continuare a supportare Kiev nel suo diritto all'autodifesa, e badate che questo è in linea con l'art. 51 delle Nazioni Unite, riguardante il diritto alla difesa individuale e collettiva".
00:00Pesa al 5% ovviamente divisa tra un 3 e 5% destinato effettivamente a materiali direttamente impiegabili nella difesa e un 1,5% per la parte più infrastrutturale, di innovazione tecnologica, cyber security eccetera.
00:13Quindi questa è già una prima distinzione molto importante. Ovviamente è una grande sfida e non sarà semplice, questo dobbiamo dircelo fin dall'inizio, sarà necessario rivedere in qualche modo la complessità delle nostre spese,
00:27facendo capire molto bene che la difesa è una spesa importante, è una delle nostre priorità e il contesto internazionale dimostra ogni giorno questa condizione.
00:38Quindi io credo sarà importante fare un discorso molto chiaro, molto trasparente, il meno ideologico possibile e con i piedi per terra.
00:46È chiaro che ci saranno probabilmente dei tagli importanti su capitoli di spesa legati al welfare, questo va affrontato però ancora una volta andando ad esempio ad agire innanzitutto sugli sprechi,
01:00su quello che è ridondante, quindi un efficientamento innanzitutto e poi vedremo quanto bene riusciremo in maniera chirurgica ad operare in questa direzione.
01:08La situazione non è semplice, è chiaro, non dipende esclusivamente da noi, noi però possiamo fare molto. Possiamo ad esempio intervenire sulla dimensione delle imprese per renderle più resilienti
01:18e fare in modo che i vari shock internazionali, esogeni, abbiano delle conseguenze il minori possibile. Bisogna agire sulle infrastrutture, bisogna agire, voglio ribadirlo, sugli accordi commerciali,
01:29perché questo dà stabilità, questo rende le acque meno mosse, lì dove ci sono dei traghetti che invece alzano le onde.