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  • 2 days ago
“Novartis è impegnata da oltre 40 anni nello sviluppo di opzioni terapeutiche efficaci per cercare di ridurre il rischio cardiovascolare e di conseguenza le morti annesse, affinché nessun cuore smetta di battere troppo presto”. Lo ha detto Chiara Gnocchi, Communication and Advocacy Head di Novartis Italia, all’inaugurazione dell’installazione ‘Quore imperfetto’ di Novartis, a Milano, nel contesto della campagna "Da Quore a Cuore in un gesto". Durante l’evento Novartis ha presentato anche i nuovi dati della ricerca Iqvia Italia sui pazienti ‘Lost in Treatment’.

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Transcript
00:00Da cuore a cuore nasce dall'ascolto profondo dei pazienti con ipercolesterolemia che hanno
00:09subito già un evento acuto attraverso la fondamentale collaborazione con le associazioni
00:15pazienti. In Italia le morti cardiovascolari rappresentano ancora la prima causa di morte,
00:22220.000 decessi all'anno che se ci pensiamo corrispondono a 25 decessi ogni ora. Novardi
00:29si è impegnata da oltre 40 anni nello sviluppo di opzioni terapeutiche efficaci per cercare
00:35di ridurre il rischio cardiovascolare e di conseguenza le morti annesse affinché nessun cuore smetta
00:43di battere troppo presto. Ma ci siamo resi conto che non è sufficiente, non è solo una questione
00:50di scienza, non è solo una questione di ricerca, è una questione culturale, psicologica, emotiva.
00:56Uno su tre pazienti dopo un evento acuto risulta lost, perso attraverso il suo percorso
01:03terapeutico e di follow up. Per questo questa campagna vuole mettere l'accento su un problema
01:10nascosto, subdolo, che è quello di riattivare il paziente con ipercolesterolemia a seguito
01:18di un evento acuto, alla presa in carico del proprio percorso di cura, attraverso la
01:23consapevolezza, attraverso la conoscenza del proprio rischio cardiovascolare, ma soprattutto
01:29attraverso il dialogo con il proprio medico di competenza. Per questo suggeriamo a tutti
01:37i pazienti di ritornare dal proprio medico specialista, affrontare un dialogo adeguato
01:45e scegliere insieme a lui il proprio percorso di cura più adatto alle proprie esigenze.

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