Mindfulness ciclica: come adattare la meditazione alle fasi del ciclo mestruale e lunare? Il tempo lineare e produttivo nel quale per lo più l’individuo vive immerso è una dimensione creata dalla mente razionale, ma questa non è la sola possibile. Il ciclo mestruale e quello lunare ci ricordano che la vita si muove secondo un ritmo più antico, circolare, femminile, profondamente connesso ai cicli della natura. Esploriamo insieme come adattare la pratica della meditazione, e, più in generale, della consapevolezza, alle diverse fasi del ciclo, integrando gli insegnamenti dello yoga integrale di Sri Aurobindo, del buddhismo esoterico e della psicologia immaginale.
[idarticle id="2570254, 2561135" title="L'Agorà di Selene Calloni Williams: «L'Ikigai è il segreto giapponese per alzarsi ogni mattina felici»"] Mindfulness ciclica: sintonizzarsi con i cicli del tempo naturale Nel video trovi anche una pratica meditativa molto bella per sintonizzarti con i cicli del tempo naturale, il tempo dell’anima. Eseguila ascoltando il video, può esserti molto utile.
Il mandala interiore Il ciclo mestruale e quello lunare sono veri e propri mandala viventi: quattro fasi che corrispondono a stati di coscienza, qualità dell’anima e archetipi interiori. Ogni fase porta con sé un’opportunità spirituale specifica.
Luna nuova Corrisponde al periodo della mestruazione. L’archetipo è quello della Strega e Sciamana, la qualità su cui lavorare in questo periodo è quella dell’ombra, dell’intuizione, del riassorbimento, del ritiro, dell’attesa, del silenzio interiore.
Luna crescente Corrisponde alla pre-ovulazione. L’archetipo è la Vergine. La qualità da sviluppare è quella della rinascita, della chiarezza, dell’energia.
Luna piena È il momento dell’ovulazione. L’archetipo è quello della Madre e dell’Amante. La qualità sulla quale lavorare è l’abbondanza, l’amore, la relazione.
Luna calante È il periodo premestruale. L’archetipo corrispondente è quello della Guerriera e la qualità da sviluppare è quella della visione.
[idarticle id="2552426" title="L'Agorà di Selene Calloni Williams: «Il digiuno non riguarda le calorie, ma la pulizia della mente»"] Laboratorio evolutivo [caption id="attachment_2516060" align="aligncenter" width="840"] Selene Calloni Williams spiega nella sua rubrica Agoà come approcciarsi alla mindfulness ciclica[/caption]
Possiamo vivere il corpo come campo evolutivo, laboratorio del divino, cioè sentire ogni esperienza, anche il dolore mestruale, la stanchezza o l’estasi ovulatoria, come una via per nobilitare la materia, elevare l’emozione e liberarci dalla paura. Durante la mestruazione, possiamo praticare una resa attiva: abbandonarci ma con presenza.
È il momento in cui il corpo si fa ricettacolo del Divino, un luogo di discesa della Shakti. Nell’ovulazione, il corpo è fiamma e offerta: la meditazione può essere orientata alla sublimazione tantrica, ossia trasformare l’energia vitale (Kundalini) in luce cosciente.
L’anima non cerca guarigione ma profondità. Il ciclo mestruale può diventare una via di fare anima se lo si abita con immaginazione e ascolto. Per fare ciò è utile vivere ogni emozione ciclica, anche la più scomoda, come un daimon, uno spirito guida che porta un messaggio. Anche scrivere i sogni durante ogni fase, o creare immagini (disegni, collage, mandala), può aiutare a integrare le forze archetipiche che emergono. Il ciclo, se vissuto poeticamente, è il cammino iniziatico della donna moderna.