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  • 20/06/2025
«Ogni parola è un filo. Ogni gesto un nodo. Ogni persona un pezzo di tessuto». Così Rosaria Corcione introduce l'anima del progetto Tessuti Umani, un'opera collettiva che intreccia arte, ecologia e partecipazione.Il progetto presentato all’Acquedotto Augusteo del Serino coinvolge infatti cittadini e associazioni nella raccolta di materiali di scarto per un’installazione che sarà presentata in ottobre nell'ambito della rassegna Visioni Contemporanee promossa dal Comune di Napoli.​​Tessuti Umani, spiega l'artista insieme alla direttrice del progetto, la regista Luisa Corcione e la curatrice Valentina Rippa, «nasce con l’intento di mettere a confronto due aspetti attuali e urgenti: la crisi ecologica, con il focus sull’inquinamento da microplastiche, e il ruolo critico e trasformativo dell’arte contemporanea. L’iniziativa si presenta come una call to action che coinvolge direttamente il pubblico. Attraverso laboratori artistici, le etichette raccolte verranno lavorate e trasformate per diventare parte integrante dell’opera finale. Questa trasformazione offre un messaggio concreto: partendo da un materiale apparentemente inutile, si può generare qualcosa di nuovo contribuendo a restituire valore e bellezza a ciò che comunemente consideriamo scarto. Il progetto mira anche a rafforzare il senso di comunità attorno a un tema che riguarda tutti».Per facilitare la partecipazione cittadina, sono stati individuati diversi punti di raccolta nella città di Napoli. Questi spazi includono sedi comunali, il Teatro Bellini e il Mercadante, sale culturali, ristoranti, boutique e studi professionali. Il progetto Tessuti Umani ha il patrocinio dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e si avvale della collaborazione di Marevivo.Rosaria Corcione vive e lavora a Napoli. Laureata con lode in Pittura alla Accademia di Belle Arti ha approfondito il proprio percorso al Taller di Valencia dove ha studiato scultura, incisione e performance sotto la guida di José Sabot, Ana Tomás e Bartolomè Ferraro. La sua formazione eterogenea e la particolare capacità di lavorare in scultura ogni sorta di materiale le hanno permesso di costruire un linguaggio ampio e articolato, che comprende la pittura, la scultura, l’installazione e la performance. Mantenendo sempre uno sguardo lucido, intimo e politico sul mondo, la sua poetica si nutre di fragilità che diventano materia per riflettere sulle urgenze del nostro tempo. Il suo lavoro si concentra da anni sui temi dell’ecologia, dell’ambiente e della cura della persona, declinati come elementi profondamente legati alla dimensione umana, sociale e spirituale. Ha esposto al Macro, Madre, Pan, Mac3, al Forum mondiale delle Culture a Monterey e per i Bocs Art di Cosenza ha realizzato l’opera Salvagente in Natura, una riflessione intensa sull’emigrazione e le politiche internazionali dell'accoglienza.

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Trascrizione
00:00Ciao, sono Rosaria Porcione, sono un'artista visiva, vi voglio parlare di tessuti umani.
00:05È un progetto di arte contemporanea, nasce con l'idea di recuperare materiali di scarto del packaging alimentare.
00:11È un modo per poter occuparsi di noi stessi attraverso un gesto quotidiano
00:18e racconta in qualche modo che le plastiche che utilizziamo tutti i giorni vanno a finire nei mari
00:26e poi ritornano comunque in qualche modo nel nostro corpo.
00:29È un'idea che mi è venuta facendo la raccolta differenziata.
00:34L'idea di utilizzare un materiale che parte da un tempo così rapido,
00:41poterlo far diventare eterno attraverso l'arte, mi ha spinto a fare questa ricerca.
00:49Il problema è la riflessione che c'è attraverso il contenitore di un packaging alimentare
00:55che in qualche modo dovrebbe contenere la vita, ma poi facendo un giro incredibile ritorna all'interno del nostro corpo
01:02e in pratica si contrappone come un concetto di morte.
01:07Ho incominciato a ritagliare queste piccole strisce di plastica e a cucirle intorno alle mie opere.
01:17Invito la città a un gesto molto semplice.
01:19Dal 16 giugno in poi le persone potranno portare le etichette delle bottiglie di plastica.
01:24Nei luoghi disegnati verranno esposte dei contenitori che saranno utilizzati per la raccolta.
01:30Una volta che saranno raccolte queste etichette, io farò un laboratorio con la città
01:36e inserirò all'interno di questo laboratorio le etichette che saranno raccolte
01:43per realizzare un'installazione che sarà poi inserita nel progetto Tessuti Umani.

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