https://www.pupia.tv - Napoli, 17 giu. - Terzo anno consecutivo per Continuum Bellum, l'operazione che i carabinieri stanno svolgendo dal 14 maggio a ridosso delle pendici dei Monti Lattari, promontori verdi che sovrastano la costiera sorrentina e anticipano l'agro nocerino-sarnese. Uno spartiacque naturale la cui posizione favorisce terreno fertile per le coltivazioni più esigenti in termini di luce ed esposizione. Su tutte quelle di cannabis indica. E se le condizioni climatiche garantiscono alla marijuana di germogliare più facilmente, la conformazione geografica offre alla criminalità rifugi per droga e armi quasi impossibili da scovare e raggiungere. La risposta al vantaggio ambientale è il monitoraggio continuo che i militari della compagnia di Castellammare di Stabia svolgono lungo quei declivi. A supportare i carabinieri locali anche lo squadrone eliportato Cacciatori Calabria, l'occhio elettronico del drone a guida remota dei militari del nucleo investigativo del Gruppo di Torre Annunziata e gli elicotteri del VII nucleo carabinieri di Pontecagnano. Una scansione terra-aria funzionale che quasi ogni giorno porta risultati operativi e una constatazione oggettiva: sui Monti Lattari le piantagioni di droga sono tantissime. Ventiquattro ore dopo l'ultimo rinvenimento i carabinieri hanno scoperto un'altra consistente piantagione. Siamo nella località Pozzano di Castellammare di Stabia e nel bosco i militari trovano 3 piazzole con 120 piante di cannabis indica alte 120 centimetri. La droga è stata distrutta e i rastrellamenti continuano. Una sintesi di quanto fatto dal 14 maggio ad oggi dai Carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, affiancati dallo squadrone eliportato Cacciatori Calabria, nei territori montuosi e impervi dei Monti Lattari, noti per essere diventati, negli anni, un crocevia per la coltivazione e lo smercio di droga. I risultati dell'operazione - che continuerà per tutta l'estate - tracciano un bilancio già significativo: oltre 670 piante di cannabis individuate e distrutte, distribuite in almeno 17 piazzole tra Gragnano, Castellammare e Lettere. Le piante, in varie fasi di crescita, hanno raggiunto anche altezze superiori a un metro e mezzo, segno di una coltivazione ben avviata e curata. In più punti del territorio - tra grotte, anfratti e insenature - i militari hanno rinvenuto due chili di marijuana già essiccata e pronta per lo spaccio, accompagnata da bilancini di precisione, segno della preparazione alla vendita. Sono state sequestrate diverse armi da fuoco nascoste sotto terra: due pistole con matricola abrasa, tre fucili tra cui uno semiautomatico, 107 munizioni, caricatori e persino materiale per la manutenzione delle armi. L'area più colpita è quella tra Gragnano, Vallone Fondica e il Monte Muto, ma operazioni rilevanti sono state condotte anche nei boschi di Castellammare e tra le zone di confine con Lettere. I rastrellamenti, guidati anche dall'occhio aereo dell'elicottero, stanno consentendo ai milit