"Next", Zhok: Politiche ambientali Ue? Interventi strumentali e fittizi. Tra gli ospiti di Next, Andrea Zhok, professore di Filosofia morale all’Università Statale di Milano che non solo ha definito gli interventi dell'Unione Europea per le politiche ambientali "palesemente strumentali e fittizi" ma ha chiarito che "la struttura ideologica e istituzionale europea è tecnicamente neoliberale. Lo Stato è interventista, a favore delle strutture organiche del capitale: lobby industriali e multinazionali".
00:00Next, Sguardo al futuro, con Davide Gianluca Porro.
00:06L'Unione Europea non è poi così centrale rispetto alle politiche ambientali, ma ha deciso di farsi da paladina, apripista di questo genere di interventi.
00:21Ovvero, abbiamo già affrontato in altre trasmissioni, qui a Next, per esempio tutto il problema della CO2,
00:27ma l'Unione Europea non è nulla in confronto, per esempio, alla Cina o agli Stati Uniti.
00:34Il punto è che, partendo da soli, restiamo sostanzialmente penalizzati.
00:42E allora voglio chiedere ad Andrea Zoc, secondo te, a chi fa comodo questo impianto, per esempio?
00:49Allora, qui c'è un problema di impostazione, cioè, provo a spiegarmi.
01:00Prima qualcuno ha fatto riferimento, ha parlato di, come si è spesso, nazicomunismo dell'Unione Europea.
01:07E qui c'è un fraintendimento ideologico, anche se capisco cosa si intende, ma c'è un problema proprio di decodificazione di quello che sta succedendo.
01:15Qual è il problema di tutti questi interventi?
01:19Tutti questi interventi sono interventi palesemente strumentali e fittizi.
01:23Cioè, non sono sostituibili dopo cinque minuti con un altro intervento altrettanto inderogabile,
01:30altrettanto urgentissimo, altrettanto in cui tutto il mondo lo vuole.
01:34E il fatto che siano motivati è l'ultimo dei problemi.
01:40Cioè, il problema di fondo è che questi sono interventi, così come, pensiamo alla sostituzione,
01:47il cambiamento di fronte rapidissimo avvenuto tra politiche green e politiche di industrializzazione militare.
01:52Sono in diretta contrapposizione, tutta l'industria militare è la più, la maggiore produttrice di scarti di carbonio al mondo,
02:05e notoriamente sia nella fase di costruzione che nella fase di consumo.
02:09È una follia, ovviamente, razionalmente, ma il problema non è questo.
02:12Cioè, il problema è che noi andiamo dietro agli argomenti, come se fossero quelli decisivi.
02:17Ma quella è lo show di fronte.
02:20La sostanza è che la struttura ideologica e istituzionale europea è tecnicamente neoliberale.
02:28Ed il concetto di neoliberale è un concetto che ancora spesso non si intende,
02:33perché lo si immagina come il vecchio modello del liberalismo, come la Sefer.
02:39Non c'entra niente.
02:40Il neoliberalismo è una teoria politica specifica che nasce, o quantomeno nella sua versione ultima, negli anni 70,
02:50e si distingue da tutti i precedenti liberalismi per una questione fondamentale.
02:56Lo Stato diviene centrale nell'intervento, cioè lo Stato è uno Stato interventista,
03:02ma diversamente dagli Stati, tra l'altro, sia degli Stati nazi, di destra,
03:10sia degli Stati comunisti o di sinistra,
03:13non è uno Stato che assume il compito, magari con ragioni sbagliate,
03:19ma di fare gli interessi del popolo.
03:21D'accordo?
03:22No.
03:23Ideologicamente lo Stato è interventista a favore delle strutture organiche del capitale,
03:29come si dice, cioè in buona sostanza delle lobby industriali multinazionali,
03:33che sono il core business.
03:35Tutto questo è teorizzato, si dice, questi sono i campioni nazionali,
03:41sono i soggetti che fanno la prosperità dei paesi,
03:45quindi noi dobbiamo, lo Stato deve aiutare queste strutture a arricchirsi,
03:51perché se si arricchiscono loro, magicamente ci arricchiremo tutti,
03:54la teoria del trickle down.
03:56Ecco, questa è l'impostazione teorica,
03:58se non si capisce che questo è il modello,
04:00poi si fraintende tutto e quando si capisce che questo è il modo in cui procedono,
04:05si comprende anche come questa modalità di presentare,
04:12da un lato, esclude che le argomentazioni utilizzate siano altro che travestimenti.
04:21Pensiamo ai contratti vaccinali.
04:26Il punto di fondo lì era molto semplice,
04:28è arrivata una commessa e bisognava spendere dei soldi pubblici,
04:32c'erano delle pressioni sufficienti
04:36e con tipica iniziativa di carattere privatistico
04:40sono stati gestiti i soldi pubblici
04:43sulla base di interessi privatistici,
04:45ma privatistici non naturalmente diffusi,
04:47almeno sarebbe privatistici ma diffusi sul territorio,
04:50ma concentrati in determinati settori.
04:54Qual è il problema di lungo periodo di questa cosa?
04:58Allora, c'è un problema, il primo problema è economico,
05:02cioè questa cosa non fa il bene,
05:03non è che la politica sia guidata dall'economia,
05:06perché questo sarebbe già qualcosa,
05:08sarebbe impoverimento, ma insomma sarebbe qualcosa.
05:11No, qui il sistema è guidato dai benefit
05:16per limitati gruppi multinazionali,
05:20cioè per chi fa lobbying in maniera specifica.
05:23Quindi non è l'economia che deve andare bene,
05:26non interessa a nessuno che l'economia nel suo complesso vada bene.
05:29Quello che interessa è che i gruppi che sono in qualche modo
05:32in una posizione di potere economico,
05:35che è anche potere politico naturalmente,
05:37dominante, rimangano tali
05:38o migliorino la propria collocazione relativa.
05:42Se anche l'economia nel complesso arretra,
05:44basta che quei gruppi rimangano in posizione di eminenza,
05:47questo è fondamentale.
05:47E aggiungo solo una cosa,
05:51il secondo problema e ultimo
05:53è che questa cosa crea una drammatica sfiducia,
05:58ovviamente giustificatissima,
06:00nella capacità di intervento delle strutture statali e politiche in generale.
06:04Ma questa cosa non è una bella cosa,
06:07perché il problema è che tutti gli altri paesi,
06:09quelli che ci superano a vario livello,
06:12sono paesi che utilizzano in maniera proficua
06:15la capacità di intervento statale,
06:17perché la capacità di intervento statale
06:18per certe cose è indispensabile
06:19e lì stiamo perdendo tutte le competizioni,
06:26quindi lì c'è un problema enorme.
06:28Noi stiamo perdendo la fiducia nell'intervento politico,