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  • 6/16/2025
“Oggi ci troviamo in una sorta di paradosso. Da un lato, la tecnologia ha reso disponibili strumenti straordinari: dispositivi medici avanzati, apparecchiature sofisticate e farmaci innovativi. Dall’altro lato, però, non riusciamo a garantire prestazioni essenziali come i più di un milione di ecocardiogramma a tutti i cittadini che ne hanno bisogno, su tutto il territorio nazionale. Questo accade per una serie di motivi: definanziamento del sistema sanitario, problemi organizzativi e, soprattutto, una progressiva perdita di equità, che è uno dei principi fondanti del nostro Servizio sanitario nazionale. Ed è proprio questa mancanza di equità che rappresenta la criticità principale oggi”. Lo ha detto Nino Cartabellotta, presidente Fondazione Gimbe all’Adnkronos Salute intervenendo al Convegno nazionale dell’Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic) di Napoli.

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Transcript
00:00Oggi ci troviamo in una sorta di paradosso, da un lato la tecnologia, l'innovazione tecnologica
00:10mette a disposizione per i pazienti straordinarie apparecchiature, straordinari dispositivi,
00:15anche farmaci particolarmente innovativi, però noi non riusciamo a garantirli in maniera
00:20equa su tutto il territorio nazionale a tutte le persone che ne hanno bisogno.
00:23Questo un po' per ragioni legate al definanziamento, un po' per problemi organizzativi,
00:27proprio perché il concetto dell'equità, che è uno dei principi fondanti del Servizio Sanitario Nazionale,
00:32purtroppo non riusciamo a garantirlo, che rappresenta un po' l'elemento principale.
00:37Sicuramente l'intelligenza artificiale ha la capacità di poter rivoluzionare oggi l'assistenza sanitaria,
00:41ma anche la ricerca. È ovvio che però nella generazione delle evidenze, su cui oggi ne abbiamo solo dati
00:47per esempio di accuratezza diagnostica e non sul miglioramento dello stato di salute dei pazienti,
00:51bisogna produrre evidenze consistenti. Poi c'è il tema dell'equità, perché tutti gli strumenti
00:55di addestramento dell'intelligenza artificiale offrono, oggi soffrono di bias, di distorsioni
01:02legati al genere, legati all'etnia, legati allo status socio-economico.
01:07Quindi è uno strumento potente, ma che sicuramente ha sempre bisogno dell'uomo per poterlo gestire
01:12in maniera adeguata. Le competenze sono diverse, sicuramente serve un coinvolgimento
01:16sia dei professionisti sia degli utenti, che non possono essere solo dei semplici utilizzatori,
01:22ma devono essere coinvolti anche nelle fasi di addestramento, perché questi modelli imparano
01:27sostanzialmente a restituirci delle risposte anche in relazione a come noi le addestriamo.
01:31Su questa parte ancora noi siamo molto indietro, perché si sta cominciando a utilizzare anche
01:36tra i giovani professionisti l'intelligenza artificiale, ma lo facciamo più come semplici utenti
01:40e non come addestratori di un sistema molto complesso.
01:42Quindi l'altro elemento importante è che sia accessibile non soltanto nei centri di eccellenza,
01:47nelle strutture particolarmente, diciamo, le punte di diamante del Paese, ma che diventa
01:51uno strumento accessibile a tutti, così come a tutti gli strumenti dell'innovazione tecnologica.

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