Skip to playerSkip to main contentSkip to footer
  • yesterday
Grazie alla ricerca scientifica ci sono nuove opportunità di trattamento per i pazienti con linfoma mantellare - una rara forma di linfoma non-Hodgkin che agisce di nascosto, mescolandosi con la vita quotidiana fino a che i sintomi non diventano impossibili da ignorare - e con leucemia linfatica cronica, una forma di tumore del sangue che colpisce soprattutto gli anziani e che, in molti casi, accompagna il paziente per anni prima di farsi davvero sentire. Le novità terapuetiche sono al centro del congresso europeo Eha - European Hematology Association 2025 fino al 15 giugno a Milano. Nel caso del linfoma mantellare, nello studio Echo si è osservata una miglior sopravvivenza libera da progressione grazie all’impiego in prima linea dell’immunochemioterapia, basata sull’associazione di rituximab e bendamustina con aclabrutinib, un inibitore selettivo della tirosin-chinasi di Bruton, mentre nella leucemia linfatica cronica lo studio Amplify ha dimostrato che la combinazione di acalabrutinib e venetoclax è molto più efficace dell’immunochemioterapia.

Category

🗞
News
Transcript
00:00Grazie alla ricerca scientifica ci sono nuove opportunità di trattamento per i pazienti con
00:08linfoma mantellare, una rara forma di linfoma non-hatching e con leucemia linfatica cronica,
00:14una forma di tumore del sangue che colpisce soprattutto gli anziani. Le novità terapeutiche
00:18sono al centro del congresso dell'European Tematology Association 2025, in svolgimento
00:23fino al 15 giugno a Milano. È in questa occasione che sono stati presentati i risultati dello
00:28studio ECO sul linfoma mantellare. In questo congresso sono stati portati i risultati aggiornati
00:32dello studio ECO, che è uno studio randomizzato che ha studiato una nuova combinazione nella
00:39terapia di prima linea dei pazienti con linfoma mantellare da 65 anni in su, è una combinazione
00:45di una chemimmonoterapia, rituxima e vendamustina, associata a un inibitore di una kinasi che si
00:52chiama Bruton Tyrosine Kinase e questo inibitore è Acala Bruton. In breve la combinazione ha
00:58mostrato un vantaggio significativo in termini di progression free survival anche nei pazienti
01:03ad alto rischio, che sono pazienti con istologia pleomorfa, blastoide, con mutazioni del gene
01:09P53, che classicamente si associa a cattiva proniosi, con quasi tutte le patologie ematologiche
01:14o con frazione di crescita elevata.
01:16Nella leucemia linfatica cronica ad offrire importanti risultati è lo studio Amplify.
01:21Lo studio Amplify ha paragonato proprio la combinazione di due farmaci che conosciamo
01:25ormai fortunatamente da qualche anno, che usiamo anche con i nostri pazienti come singole
01:32terapie, quindi stiamo parlando Acala Bruton e Venetoclax e le abbiamo messe insieme. Soprattutto
01:37il grosso vantaggio è che finalmente le terapie sono date per un periodo limitato, 14 mesi
01:43e poi il paziente smette. Abbiamo dimostrato che questa combinazione è molto più efficace
01:48che non l'immunochimioterapia. Abbiamo anche fatto un passo ulteriore, oltre a Calabruti
01:53e Venetoclax abbiamo aggiunto un terzo farmaco che è l'obinotuzumab, un anticorpo monoclonale,
01:58anche questo usato da molti anni alla leucemia linfatica cronica e la tripletta, come la chiamiamo,
02:04il risultato è detto ad essere ancora meglio nel controllo della malattia. Ovviamente come sempre
02:09incrementando il numero, la quantità di farmaci possiamo avere anche più difficoltà a somministrare
02:16la terapia, per cui è velocemente una terapia più per i nostri pazienti giovani con meno anni.

Recommended