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  • 12/06/2025
Roma, 12 giu. (askanews) - I segnali di cambiamento a livello di istituzioni europee rispetto a un tema complesso come quello della transizione ci sono ma tuttavia manca "il coraggio di cambiare". A incalzare sul terreno della neutralità tecnologica e su un approccio non ideologico è stato il presidente di Unem, Gianni Murano, che ha individuato spazi di espansione per la filiera dei biocarburanti sulla quale occorre investire. Il rischio è che l'Europa ceda ad altri la propria leadership come gli Stati Uniti. L'Assemblea nazionale dell'associazione è stata l'occasione per fare il punto con attori istituzionali e di settore."Ormai ci si è resi conto che la strada della decarbonizzazione così come disegnata non sta andando come ci sia aspettava. Ci sono evidenti fenomeni di crisi industriale. È necessario il cambio di ritta e in questo i biocarburanti possono giocare un ruolo essenziale anche con una filiera non solo nazionale ma europea. La stessa Commissione europea ha evidenziato come ci sia un potenziale di circa 150 milioni di tonnellate, per i biocarburanti a livello europeo. Quindi cercare di creare quelle che sono le condizioni normative che significa evitare il ban del motore endotermico al 2035, considerare per il calcolo delle emissioni tutto il ciclo di vita e non solo dal serbatoio al tubo di scappamento ma creare le condizioni perché i biocarburanti possano avere la dignità di essere vettori energetici per la decarbonizzazione".Una richiesta che ha trovato sintonia da parte del governo che da tempo porta avanti a livello europeo un sostegno alla neutralità tecnologica come sottolineato da Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy: "Noi siamo assolutamente convinti che nell'Unione europea debba essere rispristinato il principio della neutralità tecnologica che in questo campo, nel settore dei trasporti, significa biocarburanti, cioè il carburante che viene dalla natura e per questo ne facciamo argomento centrale dei nostri dossier e certamente quello del settore auto è strategico, non soltanto per l'industria dell'auto e quindi per i lavoratori del settore ma per tutte le altre industrie collegate alla produzione automobilistica, mi riferisco all'acciaio e alla microelettronica che compongono un auto".Uno degli attori direttamente coinvolti proprio nel processo di riconversione delle bioraffinerie è il Gse, come sottolineato dal presidente Paolo Arrigoni, impegnato in una serie di iniziative nel comparto."Siamo chiamati a breve a gestire il bando bioraffinerie cioè 200 milioni per sostenere la riconversione delle raffinerie per produrre biocarburanti sostenibili da utilizzare in purezza. Tante altre cose facciamo sulla mobilità sostenibile ma a breve stiamo finalizzando un accordo di collaborazione Gse-Unem per il supporto della filiera nel percorso di decarbonizzazione".A sottolineare la necessità di andare nella direzione della neutralità tecnologica, pena la perdita di competitività, anche i rappresentanti del sistema produttivo. In particolare Coldiretti presente all'Assemblea di Unem con il presidente, Ettore Prandini. "Tante volte purtroppo l'Europa è lenta a decidere rispetto a uno scenario di carattere globale dove vediamo paesi come gli Stati uniti sulle energie rinnovabili, sui biocarburanti, gli investimenti che stanno realizzando e che noi non possiamo non fare, sarebbe una perdita di mercato, di opportunità per quanto riguarda l'intera filiera produttiva. Nello stesso tempo dobbiamo recuperare quella che è una visione sbagliata in una ottica per la quale si è incentivato solo l'e-fuel a livello europeo e non il biofuel a livello europeo".Aurelio Regina, delegato del presidente di Confindustria per l'Energia ha sottolineato l'importanza dell'alleanza a livello europeo delle organizzazioni degli industriali per fare fronte comune nei confronti della Commissione europea: "Su questo, peraltro abbiamo stretto un'alleanza molto importante con tutte le Confindustrie europee, in particolare con quelle dei paesi più industrializzati alle quali anche quelle di Polonia e Spagna, si aggiungono, in un processo per sollecitare la Commissione a una rivisitazione, diciamo delle normative che ha messo in piedi in questi anni e per assicurare diciamo che ci sia un bilancio tra quello che è il tema della competitività industriale ed economica del nostro continente con il criteri di transizione energetica e di decarbonizzazione che comunque deve andare avanti e che è un percorso ineluttabile".

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00:00I segnali di cambiamento a livello di istituzioni europee rispetto ad un tema complesso come quello della transizione ci sono, ma tuttavia manca il coraggio di cambiare.
00:10Ad incalzare sul terreno della neutralità tecnologica e su un approccio non ideologico è stato il presidente di UNEM, Gianni Murano, che ha individuato spazi di espansione per la filiera dei biocarburanti sulla quale occorre investire.
00:25Il rischio è che l'Europa ceda ad altri la propria leadership, come ad esempio gli Stati Uniti.
00:31Per questo l'Assemblea Nazionale dell'Associazione è stata l'occasione per fare il punto con attori istituzionali e di settore.
00:39Ormai ci si è resi conto che la strada della decarbonizzazione, così come è disegnata, non sta andando come ci si aspettava.
00:45Ci sono evidenti fenomeni di crisi industriali, evidenti fenomeni in cui alcuni vettori energetici non stanno trainando come ci si aspettava.
00:53Quindi è necessario un cambio di rotta.
00:56In questo i biocarburanti possono giocare un ruolo essenziale, anche con una filiera non solo nazionale ma europea.
01:01E cioè la stessa Commissione europea ha evidenziato come c'è un potenziale di circa 150 milioni di tonnellate per i biocarburanti a livello europeo.
01:09Quindi cercare di creare quelle che sono le condizioni normative, che significa sostanzialmente evitare il ban del motore endotermico al 2035,
01:18considerare per il calco delle emissioni tutto il ciclo di vita e non solo dal serbatoio al tubo di scappamento,
01:24creare quindi le condizioni perché i biocarburanti possono avere la dignità di essere i vettori energetici per la decarbonizzazione.
01:33Una richiesta che ha trovato sintonia da parte del Governo, che da tempo porta avanti a livello europeo un sostegno alla neutralità tecnologica,
01:41come sottolineato da Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy.
01:46Noi siamo assolutamente convinti che nell'Unione Europea debba essere ripristinato il principio della neutralità tecnologica,
01:59che in questo campo, nel settore dei trasporti, significa innanzitutto biocarburanti, cioè il carburante che viene dalla natura.
02:08Ed è per questo che ne facciamo argomento centrale nei nostri dossier, certamente in quello del settore auto,
02:19che è strategico non soltanto per l'industria dell'auto e quindi per i lavoratori del settore,
02:26ma per tutte le altre industrie collegate alla produzione automobilistica,
02:31mi riferisco ovviamente all'acciaio, alla chimica e alla microelettronica, che poi compongono un'auto.
02:40Uno degli attori direttamente coinvolti proprio nel processo di riconversione delle bioraffinerie è il GSE,
02:46come sottolineato dal Presidente Paolo Arrigoni, impegnato in una serie di iniziative nel comparto.
02:53Siamo chiamati a breve a gestire per esempio il bando bioraffinerie, cioè 200 milioni per sostenere la riconversione delle raffinerie
03:04per produrre biocarburanti sostenibili da utilizzare in purezza.
03:10Tante altre cose facciamo sulla mobilità sostenibile, ma una che in particolare ci tenevo a comunicare
03:18è il fatto che a breve stiamo finalizzando un accordo di collaborazione proprio tra GSE e UNEM
03:24per il supporto della filiera nel percorso di decarbonizzazione.
03:29A sottolineare la necessità di andare nella direzione della neutralità tecnologica
03:34appena la perdita di competitività, anche i rappresentanti del sistema produttivo,
03:40in particolare col diretti presenti all'Assemblea con il Presidente Ettore Prandini.
03:46Tante volte purtroppo l'Europa è lenta nel decidere rispetto a uno scenario di carattere globale
03:51dove vediamo paesi come gli Stati Uniti sulle energie rinnovabili, sui biocarburanti,
03:58l'investimento che stanno realizzando e che noi non possiamo non fare
04:03perché sarebbe ovviamente una perdita in termini di mercato, di opportunità
04:07per quanto riguarda intere filiere produttive.
04:10Nello stesso tempo dobbiamo recuperare quella che era una visione, secondo noi sbagliata,
04:15in una ottica per la quale si è incentivato solo l'E-Fuel a livello europeo
04:20e non il Bio-Fuel a livello europeo.
04:23Aurelio Regina, delegato del Presidente di Confindustria per l'Energia,
04:27ha sottolineato l'importanza dell'alleanza a livello europeo delle organizzazioni degli industriali
04:32per fare fronte comune nei confronti della Commissione europea.
04:36Su questo, peraltro, abbiamo stretto un'alleanza molto importante con tutte le confindustrie europee,
04:43in particolare con quelle dei paesi più industrializzati,
04:46alle quali anche quelle invece come Polonia e Spagna si aggiungono a questo tipo di processo
04:52per sollecitare la Commissione a una rivisitazione delle normative che ha messo in piedi in questi anni
05:00e per assicurare che ci sia un bilancio tra quello che è il tema della competitività industriale e economica
05:08del nostro continente con i criteri di transizione energetica e di decarbonizzazione
05:13che comunque deve andare avanti e che è un percorso ineluttabile.

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