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(Video Ansa, testo redazione online). Ha letto quello che aveva da dire Armanda, nella paura che, parlando a braccio, la commozione potesse avere il sopravvento sul messaggio. E invece la sua voce doveva arrivare «fino in fondo». Suo figlio, Alberto Trentini, è stato arrestato in Venezuela il 15 novembre 2024. E lei da 7 mesi vive nell'attesa di sue notizie.


[caption id="attachment_2581844" align="aligncenter" width="2560"] Alberto Trentini, 45, operatore umanitario, è in carcere in Venezuela dal 15 novembre 2024 (Ansa)[/caption]
Chi è Alberto Trentini e perché è stato arrestato in Venezuela
Quarantacinque anni, di Venezia, Alberto è un cooperante e lavorava per la ong internazionale Humanity & Inclusion, che aiuta le persone con disabilità quando è stato fermato con accuse poco chiare. In quasi 7 mesi di carcere, ha parlato con la sua famiglia solo una volta, a maggio, per pochi minuti. Ha detto alla sua famiglia che sta bene, mangia e riceve le medicine di cui ha bisogno (soffre di ipertensione).
Quando è stato arrestato, stava andando per lavoro dalla capitale Caracas a Guasdualito, nel sudovest del paese. Insieme a lui è stato fermato anche l’autista della ong che lo accompagnava. Le notizie sul suo conto sono pochissime. Si sa solo che si trova in carcere a Caracas.
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L'appello della madre del cooperante in carcere da 7 mesi a Caracas
Durante la conferenza stampa convocata presso la sede dell'Ordine dei giornalisti a Roma, Armanda Trentini Colusso ha chiesto ai giornalisti di parlare di Alberto perché questo può aiutare a farlo liberare. «Si deve parlare di mio figlio come si è fatto per altri italiani che, grazie anche al clamore mediatico, hanno fatto ritorno a casa. Bisogna fare l'impossibile per riportare a casa questo figlio di cui l'Italia deve andare fiera».

L'appello, rivolto a tutti e soprattutto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è un invito a «Pronunciare il nome di Alberto». L'avvocata della famiglia, Alessandra Ballerini, ha spiegato che «le trattative sono delicate», ma ha detto anche che, per quanto Trentini sia «una moneta di scambio pregiata, penso che in sette mesi le trattative debbano arrivare a buon fine».

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Alberto Trentini come Cecilia Sala?
Di Trentini ha parlato diverse volte Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, assicurando che tutti i canali diplomatici e di intelligence sono stati attivati «e dire qualcosa di più ne pregiudicherebbe il ritorno».

Pure, il precedente a cui si pensa sempre è quello di Cecilia Sala, rilasciata a gennaio dopo 21 giorni di detenzione in Iran. Allora la premier si era spesa in prima persona. Per lei – che ha sostenuto la causa di Alberto, aderendo anche al digiuno a staffetta – Palazzo Chigi ruppe il silenzio nove giorni dopo l’arresto, dicendo che la premier era a lavoro per «riportare a casa» la giornalista. Si recò persino a Mar-à-Lago per chiedere a Trump il nulla osta sul rilascio su Abedini, l'ingegnere iraniano che fu moneta di scambio utile per il rilascio.

La premier fece tutto ciò che doveva fare. I Trentini sperano nello stesso trattamento per Alberto. E noi con loro.

 

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Trascrizione
00:00Leggo quello che ho da dire perché a parole temo di commuovermi e perciò il discorso si blocca
00:10e non voglio, voglio che la mia voce arrivi e arrivi fino in fondo.
00:18Allora, desidero dirvi che questa conferenza l'ho chiesta assieme all'avvocata Alessandra Ballerini
00:26perché ho la convinzione che questa volta sarete voi giornalisti ad aiutare a far liberare Alberto in prigione da quasi sette mesi.
00:38Si deve parlare di mio figlio come si è fatto per altri italiani che fortunatamente, grazie anche al clamore mediatico, hanno fatto il ritorno a casa.
00:49Vi prego, non stancatemi di parlare di Alberto finché non me lo porteranno a casa.
00:57Sono certa che chi ha il potere di far liberare mio figlio con una forte pressione mediatica si adopererà senza più tentennamenti.
01:08È vero che 25 giorni fa, dopo sei mesi di isolamento, Alberto ci ha telefonato e parlato per pochi minuti.
01:20Ora però è calato di nuovo il silenzio.
01:24La gente che ci è vicina è convinta che ormai Alberto sia in viaggio per tornare a casa.
01:31Pensano che sia solo questione di giorni, ma i giorni passano e Alberto non torna.
01:38Scrivete, parlate di Alberto perché quel qualcuno che non si è attivato a dovere fino ad ora dovrà sentirsi motivato senza più esitare a fare l'impossibile per riportare a casa questo figlio di cui l'Italia deve andare fiera.

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