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  • 11/06/2025
Prosegue la crisi idrica nella zona centro nord della città. Oggi a soffrire è soprattutto l'area che va da Sant'Agata a Torre Faro e quella più vicina a piazza Castronovo. Oltre 100 interventi delle autobotti in due giorni. Il partito democratico chiede le dimissioni del cda dell'Amam e del direttore generale

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Trascrizione
00:00Non è di semplice né di immediata soluzione la crisi idrica di questi giorni. Una parte
00:05della città è in sofferenza dallo scorso fine settimana per via delle difficoltà di
00:08tenuta delle reti elettriche della zona del Catanese, da dove arriva l'acqua che utilizzano
00:12i messinesi. Una sofferenza esplosa con fragore appena le temperature si sono innalzate e
00:17gli ammanchi della fornitura elettrica si sono moltiplicati nell'impianto di Torre Rossa
00:21che spinge l'acqua nella tubazione del fiume freddo a 70 km dalla città. Ma la vera sofferenza
00:27è quella dei cittadini, ultimo e più debole anello della catena. La rete di distribuzione
00:32cittadina continua dopo decenni a soffrire la sua inadeguatezza nella zona nord della città.
00:37E allora appena viene a mancare un po' di quantità d'acqua, i primi a soffrire sono gli abitanti
00:42di quell'area che giustamente si sentono dei perseguitati. Di fatto a turno l'AMAM deve
00:47escludere dall'erogazione questo o quel rione per poter garantire acqua al resto dell'area
00:52centro-nord. Quasi nessun disagio invece nelle altre zone di Messina. Oggi la sorte avversa
00:57è toccata a Sant'Agata, Ganzirre e Torrefaro, oltre che in alcune aree un po' più centrale
01:01della città a partire da quella di Piazza Castronovo e Via Garibaldi. Le tre zone riverasche
01:07sono fra quelle che più di altre hanno avuto i rubinetti a secco negli ultimi quattro giorni,
01:11ma è toccato anche all'Annunziata, alla Via Palermo e al Viale Regina Elena. Non meno
01:15di 15.000 persone che hanno potuto fare affidamento solo sulle scorte condominali o su quelle familiari
01:20per potersi lavare con i termometri, per ora, a cavallo, dei 30 gradi. Negli ultimi due giorni
01:26si sono contati oltre 100 interventi con le autobotti per rifornire soprattutto i serbatoi
01:30dei grandi palazzi, un numero che è la fotografia di una criticità tutt'altro che da sottovalutare.
01:36E sulla vicenda il Partito Democratico va all'attacco. I tre consiglieri comunali si chiedono
01:41se i due gruppi elettrogini che già nel 2023 l'amministrazione comunale aveva dichiarato
01:45di aver acquistato per un costo di 430.000 euro per far fronte a precedenti danneggiamenti
01:50degli impianti di distribuzione dell'acqua siano stati davvero comprati, visto che non sono stati
01:54utilizzati. E a valle della situazione e dello scarso preavviso alla popolazione chiedono
01:59le dimissioni del CDA, dell'AMAM e del Direttore Generale, scrivono per manifesta incapacità
02:03amministrativa e gestionale.

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