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Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone sold out per Morad. Il giovane rapper spagnolo, di origini marocchine, è approdato nella Capitale per la prima volta per il “Roma Summer Fest”, dopo aver accumulato nel suo percorso professionale, oltre cento milioni di visualizzazioni con i singoli "Motorola", "Normal" e "Yo no voy". Il suo ultimo disco “Reisertado”, uscito a maggio 2023, ha segnato il quarto miglior debutto spagnolo nella storia di Spotify conquistando la seconda posizione della classifica globale. E’ considerato tra gli artisti più ascoltati al mondo. Alle 21e20 sale sul palco accolto da urla assordanti dei cinquemila giovanissimi in festa per il loro idolo. Apre il live con il brano “Normal” del 2020, a cui seguono “Aguantando” e “Contento”. Il suo flow è coinvolgente, attraversando la trap, la drill, il rap classico e il UK garage. Tutti cantano a gran voce con lui, la cavea è un unico coro. Il pubblico conosce ogni barra delle sue canzoni, l’atmosfera è carica di energia e divertimento. Alle spalle del palco un megaschermo proietta immagini e tutti i telefonini in su a catturare immagini dell’artista. Circa due ore di concerto, che Morad chiude con il brano “Pelele” del 2021. Urla e pubblico in delirio. Si replica questa sera, mercoledì 11, con un altro sold out. (Max Pucciariello)

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Trascrizione
00:00Il mio carino è stato un portazzo
00:02Recuerdo che a ceserino lo amo
00:04Al tempo non sei che il basso
00:06Que la buzione se bussò
00:07De la calle por eso soy glorioso
00:10Aquí juega lo tazzo, lo boteo por lazo
00:13Con corrente azules me lleva la eteazzo
00:15Si tengo que lo brazo, acabo un calabuzo
00:18Conozco persone che por un meteo prisione
00:21Se creían glorioso
00:23Y entonces tu n'y lo sai
00:25No st' pagando que el dinero
00:27No somos mafiosos
00:29Habla y te que soy si veas te reza
00:31La cara te va, lo te festeza
00:34Aquí no va a quitar, son para darse
00:36Pequeñito en la calle te da tuve
00:39Pequeñito le daba, le si andai sang
00:42Es un lugar y también la familia fuerte, fuerte, fuerte
00:51No son palos de lo que cuentan pero te llevan toda la cuenta
01:02Mi colega es que le bromo al hijo de un comité
01:06Y se tuvo que jugar del barrio
01:09Dice, dice, dice, por abuso
01:11Porque aquí su palabra ya no vale
01:16Que el yoga salió del guero, el viejo tampoco salió de mí
01:20Amén pero solo soy el putero
01:22Y se viene y lo va, dice, todo lo que sigo para soñar
01:28Y se va, dice, va
01:31Y se va, diré, voglio sembrare
01:33Lo de la L, lo de la L, lo de la L
01:39Fuerte, fuerte, fuerte, disto de lo que sigo para soñar
01:43No se salen, no se salen
01:48No se salen, no se salen
01:51¡Fuerte, fuerte, fuerte, disto de lo que sigo para soñar!

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