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  • 06/06/2025
La Riviera romagnola «casa» dei delfini. Non ci sono solo gli avvistamenti sotto costa che emozionano chi – spesso di prima mattina – passeggia in battigia o vicino alle foci ma anche una ricerca, condotta da «Delfini Metropolitani Adriatico» l’unità romagnola del progetto di monitoraggio a lungo termine Delfini Metropolitani. Gli esemplari riconosciuti dai ricercatori lungo la costa romagnola sono poco meno di una trentina, ventotto, per la precisione. Lo ha dichiarato Stefano Furlati, Responsabile Didattico-Scientifico Costa Edutainment Romagna e referente del progetto Delfini Metropolitani Adriatico. Sulla costa Adriatica da aprile a ottobre 2024 (per una media di due uscite settimanali, in base alle condizioni meteo) il team di ricerca ha monitorato un'area compresa entro un raggio di 25 miglia nautiche dalla Marina di Cattolica, tra Cervia e Senigallia (nelle Marche), confermando la presenza del tursiope (Tursiops truncatus), specie di delfino che sembra prediligere le acque di piattaforma, entro i 200 metri di profondità. I delfini sono stati identificati a circa 8-10 miglia dalla costa. Piccola curiosità: sulle prime tre uscite svolte nel 2025, un tursiope soprannominato «Pinnabianca» era già stato fotoidentificato nel 2024, facendo supporre che si tratti di un animale residente, che trova in quest’area una zona consona alle sue esigenze. Delfini Metropolitani Adriatico coinvolge le strutture Acquario di Cattolica e Oltremare 2.0 del gruppo Costa Edutainment (di cui fa parte anche l’Acquario di Genova). Il coordinatore è Guido Gnone per Acquario di Genova e Fondazione Acquario di Genova. Con il supporto di PROMED (www.promedproject.org) e della Marina di Cattolica.

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Novità
Trascrizione
00:00Un'occasione importante per presentare i risultati preliminari della prima stagione del progetto
00:06delfini metropolitani adriatico, finalizzato a realizzare una mappatura di quelle che sono
00:12le presenze e la distribuzione dei cetacei nel mare antistante le coste romagnole e marchigiane.
00:18In 15 uscite siamo riusciti a effettuare 9 avvistamenti di cetacei della specie Turse
00:24obtruncatus, quindi il delfino più comune, normalmente avvistato dai riportisti e da
00:30chi va per mare e ha fatto identificare e creare un vero e proprio book di circa 28 individui,
00:36book che sarà utile nelle prossime stagioni per cercare di capire se gli esemplari che
00:42abbiamo fino ad ora avvistato sono residenti, quindi sono stanziali delle acque fra Emilia
00:47e Romagna e Marche oppure sono di passaggio e quindi ci capita di osservarli in determinati
00:52momenti dell'anno. Alcune indicazioni di questa prima raccolta preliminare sembrano
01:01in parte confermare le ipotesi che ci hanno spinto ad attivare questo progetto, questa unità
01:05di ricerca in Adriatico, ovvero la presenza della specie Tursiope nelle acque dell'Adriatico
01:11centro-estentrionale e l'associazione di questi animali con le attività antropiche, nello specifico
01:19dell'attività di pesca. Il nome del progetto non è casuale, delfini metropolitani sta
01:23a indicare delfini che interagiscono con l'uomo e con l'uomo che in mare va per diversi motivi.
01:29Le uscite che abbiamo fatto per il momento indicano che quando sono associati ai pescherecci
01:36i delfini li osserviamo a una certa distanza dalla costa, più o meno fra le 8 e le 10 miglia.
01:42Un altro interessante interrogativo potrebbe essere quello che però richiederà un pochino
01:47più di tempo a cui rispondere, i delfini che vediamo qua, sono quelli che si spostano
01:53e che sono foto identificati anche dei gruppi di ricerca del lato orientale, dell'Adriatico,
01:58sappiamo che sono attivi i gruppi di ricerca sui cetacei in Serbia, in Croazia e in Montenegro
02:03e quando avremo una massa critica di dati più importante provvederemo anche a mecciare
02:07i dati con loro per capire se gli esemplari che foto identifichiamo, riconosciamo nelle
02:12acque vicino a noi, sono gli stessi che vedono anche loro, quindi se c'è una dinamica
02:17di spostamento o invece se sono delfini completamente diversi.
02:21Per la stagione 2025 abbiamo attivato anche un altro tipo di raccolta dati, che è quello
02:28ancora più sfidante, che è quello bioacustico, che prevede tramite un idrofono, che è un
02:33microfono particolare che si cala sotto la superficie dell'acqua, di provare a campionare
02:37registrare le voci dei delfini, sicuramente i delfini quando pescano o quando sfruttano
02:42l'occasione della pesca umana per procacciarsi il cibo, comunicano, si organizzano, emettendo
02:47suoni. Questo è ancora più sfidante perché mentre il riconoscimento avviene tramite le
02:52fotografie e di una fotografia bene o male in tempo reale si ha percezione e comunque se
02:58ne riescono a scattare davvero un numero interessante, dei suoni si va un po' alla cieca, si fa questa
03:03calata, invece che un amo e una lenza si mette questo microfono particolare e poi si vede
03:08soltanto una volta tornati in studio se si è pescato qualcosa a livello acustico. Questo
03:14sarà interessante ed è anche oggetto di una tesi di laurea che richiederà però un tempo
03:19sicuramente un pochino più lungo con in post analisi anche per vedere se ci sarà una
03:24differenza per quanto riguarda i linguaggi. Parleranno romagnolo, parleranno marchigiano
03:28o parleranno una lingua universale, battute a parte sarà interessante capire se ci sono
03:33differenze nei linguaggi utilizzati dai diversi branchi di Tursiope.

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