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  • 06/06/2025
Questa mattina, migliaia di fedeli musulmani provenienti da Milano e provincia si sono ritrovati a Famagosta per celebrare l'Eid al-Adha, la Festa del Sacrificio. Il momento di preghiera collettiva, scandito dai canti e rituali, è stato partecipato da molte famiglie con i propri bambini al seguito. «Oggi siamo qui per festeggiare la Festa del Sacrificio, una delle due feste che abbiamo noi musulmani. Abbiamo ottenuto tutti i permessi necessari per applicare un diritto che ci garantisce la Costituzione italiana cioè la possibilità di praticare la nostra fede» ha affermato Ibrahim Gewili, membro del direttivo della Fondazione Giovani per il Bene. Diverse le bandiere palestinesi presenti alla celebrazione. «Vista la situazione attuale in Palestina ne approfittiamo per lanciare un messaggio di pace perché nel momento in cui noi siamo qua a festeggiare con i nostri bambini, ce ne sono altri che si trovano a Gaza sotto i bombardamenti» ha spiegato Gewili. (agtw)

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Trascrizione
00:00Oggi siamo qui per festeggiare quella che è la festa del sacrificio, una delle due feste
00:24che abbiamo noi musulmani, ci troviamo qua in Lombardia 1, zona Famagosta, in presenza di un buon numero di persone
00:33abbiamo ottenuto tutti i permessi necessari per fare questa festa, per applicare quello che è il nostro diritto
00:41che ci dà la Costituzione italiana, siamo uno Stato libero che ci dà la possibilità di praticare la nostra fede
00:48per cui siamo presenti qua oggi.
00:54Le 8 c'è l'arrivo delle persone qua al centro e dopodiché ci sarà una preghiera
01:12della durata circa di 10 minuti, c'è una piccola messa e poi ci sono qua i giochi e c'è anche
01:18la remazione per i bambini e poi ogni tanto ci troviamo qua con le famiglie che portano
01:25magari anche da mangiare, i dolcetti e ci scambiamo i saluti e poi è finita la festa.
01:30Vista la situazione attuale in Palestina ne approfittiamo per lanciare comunque un messaggio, un messaggio
01:53di pace perché nel momento che siamo qua a festeggiare con i nostri bambini, a farli giocare
02:00con i vestiti nuovi, ci sono altri bambini che si trovano a Gaza sotto i bombardamenti, ci sono anche mamme
02:07che magari tuttora che siamo qua tutti contenti, sono ricerche ai loro figli, ospedali, scuole che sono ormai
02:15nel cuore uso gente che letteralmente muore di fame.
02:19Nel cuore di ogni musulmano, anzi di ogni essere umano risulta o risuona un'unica domanda a tutte le persone
02:29che rappresentano noi, a tutti i politici, dove siete? Dove sono le vostre parole, le vostre condanne, i vostri gesti di umanità?
02:39Gaza è una ferita aperta nel corpo delle umanità.
02:43Ogni anno opero per loro e, diciamo, sono cristiano e non sono musulmano, però ho imparato a conoscerli
02:52e io mi trovo bene nel senso che mi rispettano.
02:57Poi al presidente della comunità gli sono entrato nel cuore, al Mullah, Ibra pure, quindi...
03:08rispettare la cultura di ogni paese, perché noi italiani siamo i primi a andare all'estero a fare le vacanze,
03:16siamo i primi a portare avanti la parola rispetto, incominciamo a rispettare le altre culture
03:22ma anche gli altri dovrebbero rispettare noi e non è facile.
03:27Speriamo avere pace nel mondo e stringersi la mano tutti quanti insieme, bianco, nero, giallo, rosso, siamo tutti uguali.
03:38Grazie a tutti.
03:40Grazie a tutti.
03:41Grazie a tutti.
03:42Grazie a tutti.

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