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  • 05/06/2025
Prato, 5 giu. (askanews) - Il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta fino al 14 settembre 2025 a cura di Elena Magini l'opera video La marcia dell'uomo di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucci.La videoinstallazione entra a far parte della collezione del centro grazie alla vincita del bando ministeriale PAC 2024. Ne ha parlato ad Askanews il direttore del Centro Pecci Stefano Collicelli Cagol: "La videoinstallazione di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucci, un duo pioneristico dell'arte italiana, è un importante elemento che si viene ad aggiungere e ad arricchire la collezione del Centro Pecci e che sottolinea l'interdisciplinarietà di questo luogo ma anche la grande capacità dell'arte contemporanea di utilizzare linguaggi differenti e media differenti come per esempio appunto l'immagine in movimento nel caso di Gianikian e Ricci Lucci. Sono pionieri perché dagli anni Settanta questo duo, riutilizzando filmati d'epoca che quasi senza il loro prezioso aiuto sarebbero andati distrutti, attraverso una macchina che hanno inventato per fotografare e riprodurre questi fotogrammi e che poi riassemblano in questa videoinstallazione (che venne presentata per la prima volta alla Biennale Platea dell'Umanità del 2001 di Harald Szeemann), raccontano come la marcia dell'uomo sia stata una marcia di violenze e anche di imposizioni. Rallentando, creando anche degli zoom, utilizzando il viraggio di colore, Gianikian e Ricci Lucci fanno emergere la violenza anche insita in riprese spesso totalmente ingenue da parte di chi le realizzava in contesti appunto dove una parte della popolazione era stata soggiogata dal colonialismo. Questa videoinstallazione è un viaggio anche per chi la visita che passerà i tre grandi schermi immersi in un suono anche melodioso ma che allo stesso tempo è molto conturbante rispetto alle immagini viste".Una rassegna video è organizzata contestualmente alla mostra presso il cinema del centro e permetterà un approfondimento dei temi delle opere di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucci: la violenza coloniale, la guerra, l'esilio, la migrazione dei popoli, temi che risuonano nel contesto socio-politico odierno.

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00:00La videoinstallazione di Yervan Giannichi e Angela Ricci Lucchi, un duo pioneristico dell'arte italiana,
00:05è un importante elemento che si viene ad aggiungere e ad arricchire alla collezione del Centro Peci
00:09e che sottolinea l'interdisciplinarietà di questo luogo, ma anche la grande capacità dell'arte contemporanea
00:15di utilizzare linguaggi differenti e medie differenti, come per esempio l'immagine e movimento,
00:20nel caso di Giannichi e Ricci Lucchi.
00:22Pionieri perché dagli anni 70 questo duo, riutilizzando filmati d'epoca
00:27che quasi senza il loro prezioso aiuto sarebbero andati distrutti,
00:31attraverso una macchina che hanno inventato per fotografare e riprodurre questi fotogrammi
00:37e che poi riassemblano in questa videoinstallazione che venne presentata per la prima volta
00:41alla Biennale Platea dell'Umanità del 2001 di Aral Zeman.
00:46Raccontano come la marcia dell'uomo sia stata una marcia di violenze e anche di imposizioni,
00:50rallentando, creando anche degli zoom, utilizzando il viraggio di colore.
00:55Giannichi e Nerici Lucchi fanno emergere la violenza anche insita in riprese,
01:01spesso totalmente ingenue da parte di chi le realizzava in contesti appunto
01:06dove una parte della popolazione era stata soggiogata dal colonialismo.
01:10Questa videoinstallazione è un viaggio anche per chi la visita,
01:14che passerà i tre grandi schermi immersi in un suono anche melodioso,
01:19ma che allo stesso tempo è molto conturbante rispetto alle immagini poi che saranno viste.

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