Un vasto incendio ha colpito l’Università della Tuscia di Viterbo nella tarda mattinata, causando momenti di forte apprensione tra studenti e cittadini. Le fiamme si sono sprigionate dalla copertura della palazzina C, dove erano in corso lavori di impermeabilizzazione. Secondo i vigili del fuoco, il rogo sarebbe partito dalla guaina bituminosa posata sul tetto, propagandosi rapidamente al laboratorio sottostante. L’edificio ospitava materiali altamente infiammabili, tra cui 500 litri di etanolo e bombole di protossido di azoto. Nessun ferito grave, ma diverse persone hanno riportato lievi intossicazioni. Per precauzione è stato evacuato un albergo nelle vicinanze e la sindaca Chiara Frontini ha raccomandato di tenere chiuse le finestre nel raggio di un chilometro. È attesa un’ordinanza formale. La Procura ha aperto un’indagine: si attende l'informativa dei vigili del fuoco per chiarire l'origine esatta del rogo. Solidarietà da Regione Lazio e mondo accademico. L’obiettivo ora è ricostruire rapidamente quanto distrutto.