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  • 03/06/2025
Questa mattina - martedì 3 giugno - alcuni colleghi della maschera della Teatro alla Scala licenziata per aver gridato «Palestina libera» lo scorso 4 maggio ad un evento in presenza della presidente Meloni hanno organizzato un flash mob di solidarietà. «Abbiamo raccolto le firme per il suo reintegro, ma l'azienda oggi lo sta rifiutando. Siamo qui in presidio in solidarietà con la maschera licenziata» ha dichiarato Jessica Todaro del sindacato 'Cub'. «Vogliamo che questo genocidio si fermi oggi e vogliamo che il sindaco che è il presidente della fondazione dica al sovrintendente Ortombrina di ritirare questo licenziamento» ha aggiunto Roberto D'Ambrosio, anch'egli del sindacato. Presente anche il consigliere Carlo Monguzzi che così ha commentato la vicenda: «Siamo tornati al Medioevo, un licenziamento per motivi politici non si vedeva da decine di anni».

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Trascrizione
00:00...
00:00Questa ragazza il 4 maggio, quando c'era un concerto chiuso con membri dei ministeri e la Presidente del Consiglio,
00:15ha gridato Palestina Libera e ha provato a sventolare una bandiera ma poi è stata fermata.
00:21Il procedimento è andato avanti con un licenziamento, la ragazza la stiamo assistendo noi
00:26e in questo momento noi chiediamo il reintegro insieme a altri 700 lavoratori della Scala.
00:32La Scala è un organico di circa 1000 persone, abbiamo raccolto le firme per il reintegro,
00:36700 persone chiedono il reintegro, l'azienda oggi lo sta rifiutando.
00:40Noi siamo qui oggi in presidio in solidarietà con la maschera licenziata.
00:50Dove ce l'aveva?
00:51Dove ce l'aveva?
00:52Quello è quello che noi vogliamo esporre in teatro?
00:55Questa striscione è quello che noi vogliamo esporre venerdì alla prima di Siegfriedo
01:01che è quella che appunto condividiamo con la nostra maschera,
01:07condividiamo con tutte le persone di coscienza di questa città, di questo paese
01:13e dunque vogliamo far sapere a tutto il mondo che noi siamo intanto con la nostra collega,
01:21soprattutto con il popolo palestinese, vogliamo che questo genocidio si ferma oggi
01:27e vogliamo che il sindaco, che è il presidente della fondazione, dica al suo sottoposto,
01:36sovrintendente Ortombina, di ritirare questo licenziamento, di restituire i soldi, delle prestazioni
01:43che non ha fatto fare a questa lavoratrice.
01:47Palestina libera, Palestina libera, Palestina libera, Palestina libera, Palestina libera.
01:58Siamo tornati al Medioevo, io un licenziamento per motivi politici non lo vedo da decine di anni,
02:07c'è lo statuto dei lavoratori, diritti, ma ci mancherebbe altro.
02:11Quello che io chiedo è che il sindaco, che so essere sensibile, intervenga presso la scala
02:18per il ritiro del licenziamento e poi basta, cose d'immagine, i lenzuoli van benissimo,
02:24ma adesso bisogna fare come ha fatto Bologna, interrompere le relazioni con Israele.
02:30In questo momento Netanyahu è un criminale che va combattuto.

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