Roma, 29 mag. (askanews) - L'Afghanistan e i giorni terribili del ritiro occidentale e del ritorno dei talebani al potere nel 2021 sono al centro del nuovo romanzo di Tonino Bettanini, una spy story che segue l'operato dell'unità di crisi della Farnesina; ma protagonista è il paese in tutte le sue complessità, i suoi panorami, la missione fallita degli Stati occidentali."E' una storia che si è chiusa molto male e rappresenta ancora oggi per il cosiddetto Occidente uno scacco e anche una vergogna, soprattutto per le speranze di modernizzazione che aveva avviato, in un processo peraltro pieno di contraddizioni e certamente criticabile, soprattutto pensando all'universo femminile".Consulente lui stesso del ministero degli Esteri per diversi anni, Bettanini ritrova il suo eroe Brando Costa, l'esperto di relazioni internazionali inviato dalla Farnesina, ma accanto a lui la coprotagonista è una donna afgana, coraggiosa figlia di un archeologo; insieme vanno alla ricerca di un operatore umanitario, sospettato di traffico di lapislazzuli. E' suo "l'impermeabile di Kabul" (Magog 2025) del titolo. La storia si snoda così fra Kabul e i sontuosi paesaggi delle montagne del paese, e c'è un'altra donna a reggere le fila."Convergono in questo libro delle suggestioni anche di personaggi reali, in carne ed ossa. Oggi l'unità di crisi della Farnesina è retta da Nicola Minasi che fra l'altro ha scritto anche un libro bellissimo sull'Afghanistan ma nel libro è retta da una donna, e a me è capitato di vedere nominata una donna che si chiama Elisabetta Belloni, una figura istituzionale molto nota nel nostro paese che oggi lavora a Bruxelles presso la Commissione europea" spiega Bettanini.E' una morsa sempre più stretta quella che si è richiusa sulle donne afgane lungo il filo dei mesi, prima escluse dalle università poi dalle scuole poi costrette in casa, con il pieno ritorno del burqa, nonostante i molti tentativi di proteste tutti repressi con la violenza, e sempre meno ricordate. Anche per loro, dice Bettanini, è "L'impermeabile di Kabul": "Questa dell'Afghanistan è una realtà troppo dimenticata e non da dimenticare, proprio perché la speranza di cambiamento era e rimane al mondo delle donne; veramente là la sete di cultura, di sapere, di cambiamento aveva preso la strada giusta ed è molto ingiusto che questo rimanga fra di noi come una lettera morta".
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00:00L'Afghanistan e i giorni terribili del ritiro occidentale e del ritorno dei talebani al potere
00:06sono al centro del nuovo romanzo Littonino Bettanini, una spy story che segue l'operato
00:11dell'unità di crisi della Farnesina, ma il protagonista è il paese in tutte le sue complessità,
00:18i suoi panorami, la missione fallita degli stati occidentali.
00:21È una storia che si è chiusa molto male, troppo male, che rappresenta ancora oggi secondo me
00:32per il cosiddetto occidente uno scacco e anche una vergogna, soprattutto per le speranze di
00:41modernizzazione che aveva avviato questo processo pieno peraltro di contraddizioni e certamente
00:49anche criticabile e soprattutto pensando all'universo femminile.
00:56Consulente lui stesso del Ministero degli Esteri per diversi anni, Bettanini ritrova il suo eroe
01:01Brando Costa, l'esperto di relazioni internazionali inviato dalla Farnesina.
01:06Accanto a lui la coprotagonista è una donna afghana, coraggiosa figlia di un archeologo.
01:11Insieme vanno alla ricerca di un operatore umanitario sospettato di traffico di lapislazzuli.
01:16È suo l'impermeabile del titolo. La storia si snoda così fra Kabul e i sontuosi paesaggi
01:22delle montagne del paese e c'è un'altra donna a reggere le fila.
01:26Convergono in questo libro delle suggestioni e delle ispirazioni anche di personaggi e personalità
01:33reali e vive in carne ed ossa. Oggi l'unità di crisi è retta da Nicola Minasi che tra le altre cose,
01:44c'è un giovane diplomatico che tra le altre cose anni fa scrisse un bellissimo libro proprio
01:48sull'Afghanistan. Ma nel libro a capo dell'unità di crisi c'è una donna e a me è capitato nella
01:57mia prima esperienza agli esteri di vedere nominata una donna a capo dell'unità di crisi.
02:05Questa donna si chiama Elisabetta Belloni ed è una figura istituzionale molto nota nel
02:11nostro paese. Oggi lavora Bruxelles presso la Commissione europea.
02:16È una morsa sempre più stretta quella che si è richiusa sulle donne afghane lungo il
02:20filo dei mesi. Prima escluse dalle università, poi dalle scuole, poi costrette in casa con
02:25il pieno ritorno del Burka. Nonostante i molti tentativi di proteste, tutti repressi con la
02:30violenza e sempre meno ricordate. Anche per loro, dice Bettanini, è l'impermeabile di Kabul.
02:36La speranza di cambiamento era e rimane legata al mondo delle donne, perché veramente là
02:46la sete di cultura, la sete di sapere, la sete di cambiamento aveva preso la strada giusta
02:53ed è molto ingiusto che tutto questo rimanga ancora tra di noi come una lettera morta.