Milano, 27 mag. (askanews) -Un seminario teorico e pratico di difesa personale femminile; a Milano, sono arrivate oltre 150 donne da tutta Italia, a lavorare con lo judoka Emanuele Bruno e il karateka Stefano Maniscalco. E' la quarta tappa dell'iniziativa "JK Self Defense", assieme alla sociologa Lorena Rutigliano e al suo progetto "Campioni per la Salute":"Per combattere la violenza, insegnare l'autodifesa e soprattutto l'autocontrollo che è fondamentale nei momenti di pericolo".Bruno e Maniscalco hanno ideato il metodo JK Self-Defense Donna Forte, un mix di sport, prevenzione, educazione e cultura del rispetto, come spiega lo judoka che da tempo è impegnato su questo tema:"Nasce come metodo di difesa derivante dal Judo, J, e dal karate, K. Io e Stefano abbiamo attuato questo metodo per aiutare tutte le donne in difficoltà e non, gli insegniamo a difendersi fisicamente e mentalmente".Anche di fronte a uomini molto più forti, spiega il pluricampione del mondo di karaté: "ogni metodo va bene l'importante è che sia efficace. Quello che vogliamo infondere io ed Emanuele è la sicurezza, lo sport, l'inclusione per tutte le donne. L'uomo è più forte della donna ma la difensa personale nasce per evitare: se non si può evitare bisogna agire. Dal momento in cui si arriva a una distanza ravvicinata bisogna attaccare con tecniche di percussione, attaccare e scappare".Il pericolo però molto spesso non è per strada ma fra le mura di casa; il seminario insegna anche a riconoscerlo fin dai primi segnali: "Ad esempio anche un solo 'come sei vestita? Non sei bella. Dimmi dove vai, mandami la posizione': questi sono tutti segnali di violenza psicologica. Ecco cosa fa la difesa personale: prevenzione, sicurezza, crea vie di fuga, insegna a parlare, ad avere coraggio, a fuggire da situazioni di stress e di pericolo per la vita e per la mente di ogni donna."
00:00Un seminario teorico e pratico di difesa personale femminile.
00:04A Milano sono arrivate oltre 150 donne da tutta Italia a lavorare con lo giudoca Emanuele Bruno e il karateka Stefano Maniscalco.
00:12È la quarta tappa dell'iniziativa JK Self-Defense, assieme alla sociologa Lorena Rutigliano e al suo progetto Campioni per la Salute.
00:20Per combattere la violenza, per insegnare l'autodifesa e per far sentire le donne fisicamente ma soprattutto psicologicamente molto più forti.
00:31E soprattutto con l'autodifesa si insegna l'autocontrollo che è fondamentale nei momenti di pericolo.
00:38Bruno e Maniscalco hanno ideato il metodo JK Self-Defense Donna Forte, un mix di sport, prevenzione, educazione e cultura del rispetto.
00:46Come spiega lo giudoca che da tempo è impegnato su questo tema?
00:49Nasce JK Self-Defense come metodo di difesa derivante dal judo, J e dal karate.
00:57Io e Stefano Maniscalco abbiamo attuato questo metodo per aiutare tutte le donne in difficoltà e non.
01:05Le insegniamo a difendersi sia mentalmente che fisicamente.
01:09Anche a fronte di uomini molto più forti spiega il pluricampione del mondo di karate.
01:14Ogni metodo va bene, non esiste un metodo migliore di un altro, esiste l'efficacia.
01:19Ciò che è efficace è giusto.
01:22Quello che vogliamo in fondo, Riede Emanuele, è la sicurezza, lo sport e l'inclusione per tutte le donne.
01:28L'uomo è più forte di una donna nella maggior parte dei casi, è chiaro.
01:33Ma la difesa personale nasce appunto nel cercare di evitare.
01:38Ma dal momento in cui non si può più evitare, allora bisogna agire.
01:41Dal momento in cui si arriva a una distanza ravvicinata, allora bisogna attaccare con tecniche di percussione.
01:47Attaccare e scappare.
01:49Il pericolo però molto stesso non è per strada ma fra le mura di casa.
01:53Il seminario insegna anche a riconoscerlo fin dai primi segnali.
01:56Ad esempio anche un solo come sei vestita, non sei bella, oggi non sei bella, dammi dove vai, dimmi dove vai, mandami la posizione.
02:04Questi sono tutti segnali di violenza psicologica.
02:08Ecco cosa fa la difesa personale.
02:09Prevenzione, sicurezza, crea via di fuga e insegna a parlare, ad avere coraggio nel parlare, nel fuggire da situazioni di stress, di pericolo, pericolose per la vita e per la mente di ogni donna.