Napoli, 1932. Ricciardi è un commissario della Mobile, dotato di un intuito e un dono straordinario: vede il fantasma d | dHNzX1Z0V1lXa1l6cW5j
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00:00Sono il commissario Ricciardi, lui è il brigadiere maione.
00:21Io vedo i morti di morte violenta e sento le loro voci.
00:25E sono queste voci che mi tormentano costantemente, almeno fino a quando non rendo loro giustizia.
00:31Mi chiedete scusa? Di che cosa vi scusate? Di avermi guardata per tanto tempo e poi di non avermi cercata più?
00:36Ti ammirano tutti.
00:38Solo perché siamo insieme.
00:40Dovrei solo aspettare un'altra lemosina della tua attenzione. Prima o poi capiterà?
00:43Facciamo che non capiterà, così siamo qui tranquilli tutti e due.
00:46Ma Luigi Alfredo è diventato freddo, distaccato. Non si affaccia più nemmeno alla finestra.
00:51Vorrei soltanto sapere se c'è qualcuno che lo tiene lontano da me.
00:54E io spero che ci rivedremo ancora.
00:56Ricciardi, certo che ci rivedremo.
00:58Ma perché non mi permetti di volerti bene?
01:00Perché quello che tu mi chiedi io non posso dartelo.
01:04Io ho bisogno di sapere. Ho bisogno di sapere se posso continuare a crederci.