A guardarlo sembra impossibile, che un essere umano possa gettarsi nelle acqua giacchiate dell'antartico, nuotare per due chilometri senza protezioni, e uscirne vivo. Eppure l'atleta Barbara Hernandez ci riesce. Da anni.
E lo fa per portare attenzione sul cambiamento climatico: «Le correnti calde e salate che stanno sciogliendo le calotte polari sono uno degli effetti più gravi del cambiamento climatico e stanno causando squilibri inimmaginabili sull'intero pianeta. Vedere la Penisola Antartica senza neve è stato un vero shock per me. Anche se non riceviamo molte foto dall'Antartide, tutta la nostra plastica, i rifiuti e la CO2 stanno distruggendo questo continente» ha raccontato a Lifegate.
Barbara Hernandez, testimonial del brand di swimwear Arena, nota come "Sirena dei ghiacci" e sul suo account Instagram spiega: «Questo è il mio sogno, a cui ho dato un nome da oltre 10 anni, e gli ultimi 3 sono stati pieni di sangue, sudore, lacrime e tanti cambiamenti! Eppure ne vale la pena, e anche di più!» e chiude in uno dei suoi ultimi post: «E ricordo che nuoto non solo per me stessa, ma anche per una gigantesca comunità di persone meravigliose che ancora sognano e desiderano, che CREDONO e mi danno il loro amore in mille modi diversi e, per questo, PERSISTONO, DONO UN NOME AL SOGNO E COMBATTO CONTRO LO SCOPO!».
[idarticle id="2374632" title="La nuotatrice Sara Curtis: «La mia prima Olimpiade. Nonno Paride l'aveva previsto»"] Barbara Hernandez, la sirena dei ghiacci Laureata in psicologia presso l'Università del Cile nel 2012 con Master nella stessa materia conseguito nel 2017, è una delle più note nuotatrici estreme in acque fredde, in acque aperte e di nuoto di ultra-distanza. Nel corso della sua carriera ha conquistato due Guinness record, consolidandosi come una delle figure più importanti del nuoto cileno.
Numero uno nella classifica mondiale delle acque ghiacciate gelide nel 2017-2018 e nel 2018-2019, dal 2016 è stata Campionessa del Mondo IWSA ininterrottamente. Nel 2024, Bárbara Hernández ha attraversato lo stretto di Tsugaru in Giappone, diventando la prima sudamericana a completare la sfida Ocean's Seven, una sfida che consiste nel percorrere a nuoto i sette mari più complessi e distanti del mondo. Ci è riuscita un piano durato otto anni, durante i quali ha viaggiato nelle gelide acque dello Stretto di Gibilterra, della Manica, del Canale di Catalina, del Canale del Nord, dello Stretto di Cook, e di Molokai.